
Titolo: Paolina Leopardi. All’ombra del Poeta
Autore: Francesca Monaco
Casa Editrice: Morellini Editore
Collana: Femminile singolare
Data uscita: 31 Gennaio 2025
Pagine: 224
Genere: Romanzo storico
Nel silenzio della mia camera il nodo del pianto, trattenuto in gola troppo a lungo, inizia a sciogliersi. Il vuoto è già incolmabile e il cuore mi pesa di parole non dette e di gesti non compiuti. […]
Mi sento confusa, come se un estraneo fosse venuto ad abitare nella mia testa senza chiedermi il permesso. Devo tenermi occupata, devo provare a fare altro per non rischiare di impazzire.
E allora scelgo l’unica cosa in grado di curarmi.
La scrittura dà voce a ciò che voce non ha e attutisce il vuoto che sentiamo dentro. Me lo ha insegnato Giacomo. La scrittura rende accettabile anche l’aspetto tragico delle cose e io, mai come adesso, ho bisogno di crederlo.
Tutti conosciamo Giacomo Leopardi, ma cosa sappiamo di sua sorella Paolina Leopardi?
E’ arrivato il momento di conoscere Paolina Leopardi, e per farlo dobbiamo entrare all’interno dell’austero Palazzo Leopardi a Recanati e tuffarci nel passato!!
Siete pronti?
Renati è il borgo in cui ogni vicolo, ogni edificio, ogni porta, celebra l’immortalità artistica del grande poeta Giacomo Leopardi. Ed è proprio a Recanati che sono nati Giacomo Leopardi, Carlo Orazio, Luigi e Paolina Leopardi, la protagonista del libro.
Paolina è l’unica figlia femmina in casa Leopardi, ha avuto la fortuna di ricevere la stessa istruzione ed educazione dei suoi fratelli, grazie al volere del padre Monaldo.
Il padre Monaldo è un uomo di animo buono, molto severo, che ha sempre posto dinnanzi a tutto, l’istruzione dei suoi figli. In questo libro, viene data a Monaldo una nuova veste, un aspetto più umano, severo e rigoroso, ma che desidera il meglio per i suoi figli.
La madre Adelaide, è una donna completamente ossessionata dalla religione e dal benessere economico, a discapito dell’amore per i propri figli. Adelaide è colei che comanda e guida Palazzo Leopardi, amministra il patrimonio di famiglia e “comanda” suo marito, e forse, è proprio per questo che Monaldo si comporta così con i suoi figli.
<<Ho sempre temuto che la quantità esorbitante di tempo che tu e i tuoi fratelli avete passato sui libri fin da piccoli avrebbe finito con il condizionarvi la vita, ma non pensavo che la tua tristezza fosse arrivata a simili livelli. Non esiste soltanto lo studio, non ho mai capito come abbiate fatto a sopportare tutte quelle ore in biblioteca imposte da Monaldo.>>
<<Nostro padre è di animo buono e ci ha sempre amati di un affetto profondo. Severo e dolce allo stesso tempo, è un uomo cocciuto e pieno di pregiudizi, difficile smuoverlo dalle proprie convinzioni. Ha una fiducia eccessiva nella sicurezza del suo pensare, ma è una persona integra moralmente e gli sono grata per averci trasmesso anche l’amore per l’arte, la cultura, il sapere…>>
Paolina è una ragazza molto intelligente, elegante e malinconica, che la rende unica e affascinante. Da sempre Paolina, ha un legame profondo, quasi morboso, con suo fratello Giacomo, che sin dall’infanzia dimostra di essere il genio della famiglia. Paolina ha la fortuna di studiare insieme a lui, di osservare i suoi gesti, ma anche di ricopiare le sue missive, i suoi componimenti.
Per Paolina, il legame con suo fratello Giacomo è molto simile all’amore, amore che non ha mai avuto la fortuna di provare e ricevere. I suoi genitori, avevano provato ad organizzare il suo matrimonio, ma Paolina desiderava semplicemente essere amata, e anche quando si innamora del suo futuro marito, Raniero Roccetti, Paolina, capisce che lui probabilmente non avrebbe mai ricambiato i suoi sentimenti e così manda a monte il matrimonio.
Paolina vivrà per sempre con il rammarico di non aver provato l’amore, l’amore da lei tanto sognato e venerato.
Giacomo è il mio Muccio, il mio tutto, ma da alcuni giorni non mi da tregua. Mi suggerisce continuamente di stare più calma e di non disperarmi se tutte le trattative matrimoniali degli ultimi anni sono naufragate. […]
<<Vi siete attivati per trovarmi un marito, e vi ringrazio per questo, ma la causa è disperata. Bisogna prenderne atto. Non voglio saperne più niente. Non voglio sposarmi e non voglio più essere portata a quella specie di mercato. Sono stanca di ingoiare umiliazioni e stufa anche di parlarne.>>
E’ così che Paolina si dedica alla scrittura, grazie al consiglio di suo fratello Giacomo, che la esorta a scrivere per esprimere i suoi sentimenti e per sentirsi meno sola.
Ma la vita di Paolina cambia nel 1830, l’anno in cui suo fratello Giacomo lascia Palazzo Leopardi, lascia Recanati per seguire il suo destino di scrittore e poeta. Paolina, a differenza dei suoi fratelli che progressivamente lasceranno Palazzo Leopardi, è costretta a vivere tra quelle mura, per lei, molto simili a una prigione.
E’ in questo periodo, che Paolina si sente molto sola ma perfortuna, grazie a suo fratello Giacomo, intrattiene una corrispondenza epistolare con Marianna Brighenti, una cantante lirica molto brava a quei tempi.
Paolina aspetta con ansia le lettere di Marianna, l’unica sua confidente, ad eccezione di suo fratello Giacomo.
Nonostante lei e Giacomo sono lontani, tra di loro c’è un legame molto forte, una sorta di filo rosso che li unisce e li accompagnerà per tutta la vita (e non solo).
Un giorno, arriva una lettera a Palazzo Leopardi e Monaldo, comunica a sua figlia Paolina, il decesso di Giacomo Leopardi avvenuto il 14 Giugno 1837, presso la città di Napoli.
Non sarà facile per Paolina, superare, elaborare il lutto, ma il loro legame è più forte di tutto, anche della morte, e lei è certa, che un giorno potrà di nuovo abbracciarlo.
<<Stavolta si tratta di Giacomo.>>
Soffoco un singhiozzo.
<<E’ sua quella lettera?>> Sento le forze venire meno.
<<Sta bene?>>
Continua a fare cenno di no con il capo.
<<Paolina, dovremo essere forti…>>
<<No…>> E’ l’unico suono che la mia voce strozzata riesce a emettere, la prima difesa allo strazio che sento arrivare. <<Giacomo no…>>
E’ ancora troppo il bisogno che ho di lui.
Di sapere che lui c’è.
Prima ancora che mio padre trovi il coraggio di dirmi il resto, mi accascio a terra ripiegandomi su me stessa come un vestito abbandonato.
Perchè è proprio così che mi sento. Abbandonata dall’unica persona da cui mi sia sentita realmente amata.
Questa consapevolezza permette al dolore di attraversarmi la pelle.
Alla morte dei suoi genitori, all’età di sessant’anni, Paolina decide di viaggiare e ripercorre tutte le città, i luoghi in cui il fratello ha vissuto: da Pisa (la città tanto amata da Giacomo) a Napoli, il luogo in cui è custodita la sua tomba.
Qui si chiude miseramente il romanzo di Paolina Leopardi, così splendente nella fantasia e nel cuore, così povero nella realtà.
Non è in mio potere lasciare dopo di me un nome degno di associarsi a quello del nostro Giacomo, né sarei capace di giudicare quelle opere di letteratura. Però ecciterà sempre la mia ammirazione e invidia, qualunque persona del nostro sesso sia in grado di mostrare che noi non siamo nate soltanto per quello cui ci credono destinate gli uomini.
La scrittrice Francesca Monaco ha pubblicato “Manuale di sopravvivenza agli uomini e ai dolci” (Trenta Editore), “Ormoni e limoni” (Ventura Edizioni), e dopo aver seguito i corsi di scrittura di Sara Rattaro ha pubblicato alcuni suoi racconti nelle antologie “Questione di scelte”, “Ritratti di donne”, “Le Spietate” e “Gli eroi della Shoah” (Morellini Editore).
La scrittrice Francesca Monaco con “Paolina Leopardi. All’ombra del Poeta”, vuole porre in risalto la figura di questa giovane donna, posta nell’ombra dal fratello Giacomo Leopardi.
La figura di Paolina è molto importante, è una donna intraprendente, che lotta per la libertà in un periodo molto difficile per le donne. In queste. pagine, Paolina si racconta con una nota di malinconia, ma anche piena di vita e di coraggio.
Il lettore imparerà a conoscere Paolina, il legame profondo con suo fratello Giacomo, ma anche il rapporto speciale con le donne, come l’amicizia con la cantante lirica Marianna Brighenti, con cui ha scambiato ben 35 anni di lettere.
I temi trattati sono l’educazione, il rapporto tra genitori, la religione, la morte, l’oppressione familiare, la letteratura e gli studi, l’amicizia e il sostegno tra donne, l’amore tra fratelli e la scrittura, l’unica medicina, l’unica arma in grado di salvarci dalla solitudine.
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, profondo, ricco, poetico e superbo, in cui all’inizio di ogni capitolo sono presenti delle missive, tratte dalle lettere tra Giacomo e Paolina, ma non solo.
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni inserite dalla scrittrice che permettono al lettore di affezionarsi alla protagonista.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano conoscere una donna straordinaria, molto sensibile ed intelligente, che non ha nulla da invidiare a suo fratello Giacomo Leopardi.
Ringrazio Sara Rattaro e la casa editrice Morellini Editore, per avermi inviato la copia cartacea del libro che mi ha permesso di conoscere meglio Paolina Leopardi, una grande donna intraprendente, una donna che merita di essere conosciuta e menzionata per le sue doti, per il suo carisma.
Buona lettura 📚📚!!







