“Tutta questa felicità” di Roberto Emanuelli

Titolo: Tutta questa felicità 
Autore: Roberto Emanuelli 
Casa Editrice: Feltrinelli Editore 
Collana: Fluo 
Data uscita: 4 Giugno 2025 
Pagine: 288 
Genere: Narrativa contemporanea 

Osservo i loro visi, i loro occhi, i loro sguardi. Quindi mi alzo, mi volto, vado alla lavagna e scrivo: SIETE FELICI? 
Poso il gessetto e mi giro di nuovo verso i ragazzi. Nei loro occhi leggo incredulità, dubbio…
“Oggi non ci sarà l’esercitazione per la maturità, potete rilassarvi…” Sorrido, ma i loro volti, invece di essere più distesi per la notizia, sembrano, se possibile, più confusi. Si guardano fra di loro perplessi. “Oggi io vi chiedo scusa!” e mentre lo dico indico la scritta sulla lavagna dietro di me. “In questi anni abbiamo studiato tanto, abbiamo studiato i poeti, la letteratura, la storia. Vi ho chiesto di imparare tantissime date, guerre, armistizi… Di imparare a memoria moltissime nozioni. Abbiamo analizzato poesie, romanzi… Vi ho chiesto di rispettare una gerarchia. Di essere composti, educati. Vi ho imposto delle regole. Vi ho obbligato a rispondere a determinate domande durante le interrogazioni. Vi ho sottoposto test più o meno complessi. Vi ho ricordato che con lo studio e l’impegno di oggi potrete costruire e ipotecare un pezzo del vostro futuro. Vi ho giudicato con dei voti, con dei numeri che raccontavano solo una parte, una piccolissima parte, di voi e della vostra vita. Numeri che avranno un peso nelle vostre esistenze. Vi ho chiesto di credere nel potere della cultura, dei libri, della disciplina, così, a scatola chiusa. 
Ecco, ragazzi, però… Scusatemi! Perchè in tutti questi anni non vi ho mai parlato della felicità. Ho dimenticato di chiedervi se siete felici! E credetemi, non c’è niente che sia più importante di questo. Non la scuola, non la disciplina, non le regole, gli schemi, le gerarchie, le date, la storia e i poeti. Nulla di tutto ciò conta più della vostra felicità. Alcune di queste cose, sì, potrebbero aiutarvi a raggiungerla. Ma prima di tutto dovete chiedervelo: sono felice? […] Fatevela tutti i giorni, anche più volte al giorno, chiedetevi: sono felice? E tutte le volte che la risposta è no, fate qualcosa per migliorare la situazione, urlate, scappate, correte al mare, di notte, all’alba, buttate l’ombrello e sfidate la pioggia, fate qualunque cosa vi regali un brivido. Qualunque cosa vi faccia sentire vivi. E se non ce la fate da soli chiedete aiuto, chiamate un amico, un cugino, un passante. E poi… Buttatevi nelle cose in cui credete! Proteggete i vostri sogni! Custoditeli segretamente, Difendeteli! Buttatevi nell’amore! E amate! Amate tanto, e forte, senza paura!

I protagonisti del libro sono Gabriele e Noemi Monteleone, vivono in due quartieri diversi di Roma e hanno due vite apparentemente distinte… eppure, c’è un filo rosso invisibile che li unisce e che nel corso della narrazione li farà incontrare. 
Gabriele ha quarant’anni, è un insegnante di lettere e ha una figlia piccola di nome Alba che vive con lui, da quanto il protagonista ha scoperto che la sua ex moglie Ginevra lo tradiva a casa sua. 
Da quel momento, Gabriele, ha cercato di essere per sua figlia Alba, una presenza certa, stabile (a differenza della madre, che vede raramente), ma isolandosi dal resto del mondo. 

Non è stato affatto facile in questi anni affrontare tutto sostanzialmente da solo, e non soltanto per le difficoltà pratiche. Mille volte ho temuto di non essere all’altezza sotto il profilo emotivo. Di non saperle dare l’amore e le attenzioni di cui ha bisogno. Ho avuto avuto paura mi potesse sfuggire qualcosa. Che potessi non vedere segnali importanti. O di non essere abbastanza. Abbastanza come padre, come madre, e perchè no, come amico. Nei momenti delicati, in alcuni passaggi critici. In quei frangenti nei quali bisogna tenersi al riparo da ogni cosa. Ci sono stati giorni in cui ho avuto la sensazione di non riuscire a essere tutto. Eppure, non sarei capace di immaginare un sentimento più grande, immenso e potente di quello che provo per mia figlia.


Gabriele vive a Casetta Mattei, nel quartiere in cui è nato quarant’anni fa, una periferia immersa nel verde e nel degrado, il luogo in cui è cresciuta e vive anche Marta, una donna con cui esce di trentacinque anni. Marta è una donna molto bella e intelligente, ha un ottimo rapporto con Alba ma Gabriele non riesce a lasciarsi travolgere dall’amore. Dopo il tradimento di Ginevra, Gabriele ha costruito un’armatura che non gli permette di godersi le cose belle, di viverle fino in fondo senza aver paura, proprio come accade con Marta. A Gabriele piace Marta, ma non riesce a sbloccarsi, non riesce a cancellare le cicatrici più profonde che risiedono nel suo cuore. 

Nell’aria sento il profumo di Marta, come se l’assenza lo rendesse più potente, me lo sento addosso, sulla giacca, sulla pelle, sulle mani, lo sento dentro agli occhi, nel cuore, fra i pensieri, un vortice di pensieri a cui non riesco a dare né senso né ordine, e che mi parlano solo di lei. Anche se poi mi racconto che in fondo Marta non è così importante. Che le voglio bene, certo ma nulla di più. Che non siamo fatti l’uno per l’altra. Che non è lei quella giusta. Non è lei, mi ripeto, che saprà rimettere insieme quello che dentro di me è stato fatto a pezzi nove anni fa. 

E un giorno, mentre Gabriele e Marta sono seduti su una panchina, Marta lo mette davanti a un bivio: o il loro rapporto cambia e lui si mette veramente in gioco, o la loro relazione è finita. 
Gabriele non si era mai sentito pronto di rivelare a tutti la sua relazione con Marta, ad eccezione del suo più caro amico Flavio, e adesso, Marta non è più disposta a vivere nell’ombra. 
E’ così, che Gabriele si ritrova solo, a pensare alle sue cicatrici, al suo dolore e ai sentimenti che prova per Marta. 
Oltre a Gabriele, il lettore conoscerà anche l’altra protagonista, Noemi Monteleone, una ragazza di ventitré anni che crede ancora nell’amore. 
Noemi vive nella parte Nord della città, un contesto tutt’altro che umile, che la fa sentire a disagio, sottopressione per le aspettative dei suoi genitori, ma anche per l’atteggiamento giudicante di Rachele, la sua più cara amica. Noemi è fidanzata con Edoardo, un ragazzo bellissimo, che per a volte sembra riempirla di finte attenzioni senza mai davvero comprenderla davvero. 

La verità è che non ci riesco. Le mille donne che gli girano intorno. Lui così sicuro e un po’ pieno di sè… Ho paura di essere una delle tante, una di passaggio. Mi chiedo di continuo se faccia sul serio con me o stia solo giocando. In certi momenti ho come la sensazione di non inquadrarlo per bene, a volte non lo capisco. 
La verità è che sono tanto gelosa e insicura, e ho paura di farmi male e di soffrire ancora. 

Sin dalle medie, Noemi si è sempre rifugiata nella scrittura, la sua unica fonte di salvezza. Noemi ha un blog, dove pubblica i suoi pensieri, stati d’animo, con lo pseudonimo “Nasten”. 
Nessuno, nemmeno il suo ragazzo Edoardo, riesce a capire la sua passione, ad eccezione del suo amico Christian. Christian, vive in periferia a Casetta Mattei e condivide con Noemi, il fuoco, la passione per la scrittura. 

La verità è che scrivere mi ha salvata. Mi salva sempre. Ho una natura profondamente inquieta, sento qualcosa ribollirmi dentro da quando ero piccola, un fuoco, un magma, il veleno, l’ansia, la rabbia, la tristezza, qualcosa a cui non ho ancora saputo dare un nome, ma che mi corrode, e a volte mi fa sentire in trappola, e mi rende una bomba a orologeria, ma non è solo angoscia, non è solo malinconia, forse sono davvero folle, come dice Rachele. Anche perchè sulla carta non mi manca niente: la mia è una famiglia unita, che mi vizia da quando ero piccola. Forse il fuoco che sento dentro è la passione che metto in ogni cosa che faccio, ci metto sempre il cuore, vivo tutto fino in fondo, fino al midollo, senza freni, senza filtri o paracadute, e a volte sentire di aver superato il limite mi consuma. Ecco, spesso la mia vita è un gran casino.
E la scrittura è l’unica cosa che riesca a placarlo. La mia cura. L’ossigeno. Senza la scrittura non potrei vivere. Ed è così da quando ho memoria. 

All’apparenza, Noemi e Christian sono distanti anni luce, ma in realtà sono molto simili e si completano. Per Noemi, l’amicizia segreta con Christian è fondamentale per essere sé stessa, senza dover giustificare le sue scelte. 
Gabriele e Noemi, due vite che scorrono parallele, ma che il destino li farà incontrare. Un incontro che rappresenterà l’occasione di ritrovare sé stessi. 
Di tornare ad amare e di essere felici senza paura. 

Sai… ho sempre creduto nel fatto che esista qualcosa di molto più grande di noi, e che siamo un po’ tutti interconnessi, come dire, in sintonia. Non faccio che ripeterlo! 
I segnali sono ovunque, basta vederli. E credo che da un lato esista il destino, e dall’altra le nostre scelte, e sono convinta del fatto che tutto quello che ci accade sia il frutto del delicato equilibrio fra questi due pesi vitali! Ed è come se adesso riuscissi a visualizzare nella mia testa porte che si aprono, che si chiudono, dietro le quali sono nascosti universi infiniti, e penso che le nostre decisioni determinino quali porte apriamo e a quali mondi diamo vita. 
Ecco, Gabriele, grazie per aver scelto, quel giorno, di aprire quella porta, di creare quel mondo che mi ha salvata.

Lo scrittore Roberto Emanuelli torna in libreria con “Tutta questa felicità”, un romanzo intenso con personaggi realistici e racconti che arrivano direttamente al cuore del lettore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, emozionante, intenso con l’alternarsi della narrazione tra i due protagonisti (Gabriele e Noemi), che permette al lettore di conoscerli in profondità. 
Al termine di ogni capitolo, lo scrittore ha inserito delle note di Gabriele o Noemi, dei pensieri, riflessioni molto toccanti ed emozionanti, che permetteranno al lettore di riflettere sulla sua vita. 

Sai, quando ci penso mi vengono i brividi. 
Quando penso a noi due e a quanto potrebbe essere bello. 
Solo che poi arriva la paura. 
Solo che poi, improvvisamente, ho il terrore di perderti. 
Come se tutte le cose belle della mia vita fossero destinate a perdersi.
Come se le cose belle io non le meritassi.
Quando ci penso, però, mi vengono i brividi…

I temi trattati sono il tradimento, l’amicizia, l’insegnamento, la letteratura, la paura d’amare, il rapporto tra genitori e figli, il destino e il significato della parola “felicità”. 
A volte per essere felici basta poco, basta essere sé stessi, lasciarsi guidare dall’istinto, dall’irrazionalità senza paura. Ma si può essere felici e credere nell’amore, dopo che si è stati traditi e con il cuore a mille pezzi? 
Questa è la domanda che lo scrittore Roberto Emanuelli, pone ai suoi lettori, una riflessione profonda sull’amore, sulla felicità e sul destino che può cambiare completamente la nostra vita. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni inserite dallo scrittore, che permettono al lettore di vivere insieme ai protagonisti ogni emozione e stato d’animo, come la gioia, la tristezza, la rabbia, la speranza e molte riflessioni profonde. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che hanno bisogno di ritrovare fiducia nell’amore e nei sentimenti, a chi ha bisogno di una storia che arrivi dritta al cuore. 
E voi, quando è stata l’ultima volte che siete stati felici? 
Che peso date alla parola “felicità”? 
Buona lettura!!

“Tutti conoscono tutti” di Francesca Mautino

Titolo: Tutti conoscono tutti 
Autore: Francesca Mautino 
Casa Editrice: Longanesi 
Collana: La Gaja Scienza 
Data uscita: 8 Aprile 2025 
Genere: Romanzo giallo 
Pagine: 368 

Ma non a Torino. No, signori. Sembra che stiamo tutti qui a girare a vuoto. Tutti che conoscono tutti che conoscono tutti. Siamo intrappolati, ecco cosa siamo, e nemmeno ce ne rendiamo conto. 

In “Qualcuno che conoscevo” (Longanesi, 2024), il romanzo d’esordio di Francesca Mautino, abbiamo conosciuto e ci siamo affezionati alla protagonista Valentina Bronti. 
Valentina Bronti ha trentasette anni, è torinese, podcaster e madre di tre bellissime gemelle: Anna, Carlotta ed Emilia. Il rapporto con suo marito, Marco Ferrentini, si è rivelato un vero fallimento e Valentina, deve cercare di stare bene per sé stessa e per le sue bambine. 
“Tutti conoscono tutti” è il secondo libro con protagonista Valentina Bronti, se non avete letto il primo capitolo “Qualcuno che non conoscevo”, non preoccupatevi, perchè la scrittrice Francesca Mautino, cerca di contestualizzare e riassumere gli avvenimenti precedenti. 

<<L’hai mai visto Titanic?>> 

Mi risponde con un’espressione di stupore, un po’ come se gli avessi domandato se ogni tanto gli capita di bere dell’acqua. 
<<Ecco. Pensa al finale> continuo. <<E’ notte. Jack e Rose sono naufragati nel gelido Oceano Atlantico. La nave è affondata, le scialuppe si sono allontanate. Intorno a loro galleggiano i cadaveri. Trovano un pezzo di legno. Era una porta? In ogni caso, lì sopra in due non ci stanno. Allora lui si sacrifica, morendo di ipotermia. 
Cosa ci insegna questa storia?
Jack passa tre ore di film a dire a Rose che deve mollare la sua vita fasulla, scoprire la gioia della spontaneità, essere davvero sé stessa. Lei prima rifiuta, ma poi capisce che lui ha ragione: deve liberarsi al più presto delle costruzioni di un’esistenza che ha sempre odiato, così manda a quel paese la madre bigotta e il fidanzato tossico. […]
Jack muore perchè ha esaurito la sua funzione. Rose ha capito cosa non vuole più essere e cosa vuole diventare. E a quel punto Jack non serve più.

Il titolo “Tutti conoscono tutti” non è casuale, perchè la storia si svolge a Torino, la città in cui tutti conoscono tutti. La protagonista Valentina Bronti, ha imparato a vivere nell’incertezza e, dopo il successo ottenuto con il suo podcast investigativo, deve trovare delle informazioni su una nota Contessa Alberta caselli, sparita nel nulla nel 1992. 
Valentina, sta cercando da mesi qualche informazione sulla sparizione della contessa, senza ottenere nessun risultato. Ad aiutare Valentina, c’è Giovanna, l’ex poliziotta che ha avuto una relazione con Marco, il marito di Valentina. Il rapporto tra Valentina e Giovanna è molto particolare, i loro dialoghi e comportamenti, nel corso della storia si alterneranno da quelli lavorativi a quelli personali, mettendo in evidenza, quanto sia importante aiutarsi e sostenersi tra donne, nonostante le incomprensioni. 
Ma Valentina, è una donna molto intelligente e aveva già capito da tempo, che il matrimonio con Marco, era in crisi prima ancora che Giovanna si inserisse nelle loro vite. 
Marco è un giornalista e aveva lavorato insieme a Giovanna, per scrivere un articolo su Gemma Ferrero, una ragazza ritrovata senza vita. Ma l’indagine su questa ragazza, porterà alla luce un “finto colpevole” ovvero Michele Andreoli, che non riuscendo a sopportare le calunnie mediatiche si ammazza. Da allora, Marco, vive con il senso di colpa e teme di commettere un altro errore. 

Io e Marco siamo stati separati per due anni perché lui stava affrontando un trauma che negava di dover affrontare: il senso di colpa per aver forse contribuito con i suoi articoli alla morte di un’innocente accusato di omicidio. In seguito ci siamo riavvicinati per poi decidere di lasciarci. In verità sono stata io a decidere e lui, che non ama le discussioni, ha semplicemente acconsentito, ammettendo anche di provare qualcosa per Giovanna. E io le ho chiesto di lavorare con me. Per avere la possibilità di punirla, come sostiene Antonio?
O forse ha ragione Nadia: in questa città è inevitabile imbattersi nelle stesse persone, come se fossimo tutte pedine dello stesso gioco in scatola condannate a incontrarsi per sempre tra una casella e l’altra. 
Allora tanto vale allearsi, avevo pensato. 

Valentina e Marco, insieme alle loro figlie, si dirigono alla festa di Capodanno, organizzata dalla mamma di Carla, soprannominata dalla protagonista “Principessa Leia”, per l’incapacità di ricordare tutti i nomi dei genitori dei compagni di scuola delle gemelle. 
E sarà, proprio durante la festa di Capodanno, che Valentina dovrà fare i conti con i ricordi dolorosi del suo passato. Alla festa di Capodanno incontra Cristiana Landorni, la sua ex compagna di stanza ai tempi dell’università. Valentina e Cristiana, non sono mai andate molto d’accordo… ma un giorno, Cristiana aveva lasciato la camera senza nemmeno pagare l’affitto. 
Cristiana era amica di Mattia, il ragazzo che nel Marzo del 2006, è stato ritrovato annegato in un lago artificiale, dopo essere andato a un concerto con i suoi amici. 
E’ così che Valentina, si ritrova a scavare in un passato fatto di insicurezze, inganni, giochi crudeli e amicizie tradite. 

Ognuno è convinto della propria personale verità, ma la luce, oltre il groviglio di vite, credo che sia raggiungibile. Non devo pensare complicato, ecco cosa devo fare. La soluzione forse è semplice e a portata di mano. 

Un giorno, Valentina incontra una vecchia conoscenza, ovvero Davide Callieri, il migliore amico di Mattia, adesso autore di una serie true crime chiamata “Misteri risolti”. 
Incontrare Davide, non sarà semplice per Valentina perchè dovrà fare i contri con le proprie scelte e le loro conseguenze. 
Valentina, grazie all’aiuto prezioso di Giovanna, cercherà di fare luce sulla strana morte di Mattia: è davvero annegato nel lago artificiale? O qualcuno lo ha spinto?
Riusciranno a scoprire che cosa è accaduto a Mattia, quella sera?

I nostri visi sono vicini. Ha gli occhi verdi e i suoi occhi sono la cosa che più mi ha colpito, quando ci siamo conosciuti. Erano come un mare mosso dal vento. Se non ti ci immergi non è pericoloso.
E adesso mi sembra che l’acqua stia ribollendo. 
Qualcosa si muove. 

La scrittrice Francesca Mautino, dopo il successo del primo volume “Qualcuno che conoscevo” (Longanesi, 2024), pubblica “Tutti conoscono tutti”, con le nuove avventure e indagini di Valentina Bronti. Il lettore si affezionerà facilmente a Valentina, una donna e madre che cerca sempre di scoprire la verità, anche su stessa. Molte lettrici si identificheranno in lei, perchè è una donna molto realistica, che mostra le sue paure, le sue fragilità, come il timore di essere una madre sbagliata. 
Ma Valentina, sfida la vita e le sue insicurezze, sempre con il sorriso e umorismo. 
I temi trattati sono il matrimonio, i tradimenti, la maternità, l’amicizia, il sostegno tra donne, il giornalismo, lo stupro, il senso di colpa e l’amore.

Quando ho scoperto di essere incinta ero felice, ma più passavano i mesi più la felicità scemava sostituita da qualcos’altro. Ammettere che non sei al massimo della gioia, quando aspetti un bambino è un tabù. Quando ne aspetti tre è ancora peggio, perchè tutti squittiscono frasi tipo <<Tre? Devi essere felice il triplo!>>, come se l’intensità di un sentimento fosse una formula matematica. 

Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, avvincente, ricco di misteri e contemporaneamente divertente. 
I personaggi sono strutturati molto bene, grazie alle abilità della scrittrice di rendere ogni personaggio coinvolgente ed estremamente realistico, ad iniziare dalla protagonista Valentina. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano perdersi tra le strade di Torino, a chi desidera indagare insieme alla protagonista, su una morte misteriosa avvenuta diciassette anni prima. 
E’ un romanzo che si legge tutto d’un fiato, grazie alla bravura della scrittrice di usare uno stile sempre empatico ed ironico. 
Spero di leggere presto il continuo perchè mi sono affezionata a Valentina e alle sue simpaticissime gemelle. 
E voi, avete letto il primo volume? 
Vi piacciono i libri gialli, ma con la giusta dose di ironia?
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

“Elettra” di Gian Carlo Fanori

Titolo: Elettra 
Autore: Gian Carlo Fanori
Casa Editrice: Giovane Holden Edizioni 
Collana: Battitore Libero 
Data uscita: 10 Aprile 2021 
Pagine: 200 
Genere: Romanzo contemporaneo

Ma non mi pesava; stavo facendo il lavoro dei miei sogni, con l’ulteriore soddisfazione di averlo ottenuto con le mie sole forze. Ed ero felice di farlo. 
Non potrebbe essere diversamente, mi dissi, pensando alla strada che avevo percorso per arrivare sino a lì. Una strada lunga e tutta in salita. A partire dal fatto che provenivo da una famiglia modesta, nonché da un minuscolo, anche se per me incantevole borgo ligure: San Rocco delle Fonti, un paesello popolato da meno di cinque mila anime situato nel comprensorio di Altea, la cui unica ricchezza era il mare. A San Rocco (che doveva il suo nome a un miracolo attribuito al Santo, il quale nel corso di un anno di feroce siccità pareva aver fatto sgorgare dal terreno decide di fonti di acqua purissima) le possibilità per un giovane di costruirsi un futuro erano pressoché inesistenti; specie per una visionaria come me, che da quando ero bambina desideravo diventare giornalista. 

La protagonista del libro si chiama Elettra Bonaccorsi, una ragazza molto bella e intelligente. Elettra è nata in un bellissimo borgo ligure, San Rocco delle Fonti, situato nel comprensorio di Altea. 
Sin da bambina, Elettra, aveva le idee chiare: sognava di diventare una giornalista. Infatti, ora che è una giovane donna, Elettra è determinata a diventare una giornalista e grazie alla sua ostinazione, determinazione e passione, viene assunta in una redazione locale ed inizia a scrivere per “Il giornale di Altea”. 
Ma ben presto, Elettra capisce che per essere una giornalista, non basta saper scrivere bene gli articoli o avere passione e serietà, perchè agli editori contano le conoscenze personali. Ed è così, che il posto di Elettra viene dato a una ragazza con meno capacità, ma che aveva delle conoscenze importanti, che avrebbero aiutato le sorti del giornale. 

Il posto disponibile mi fu sottratto da un’altra persona, che a detta dello stesso Magenes forniva al giornale un contributo di qualità inferiore al mio, ma che a differenza mia vantava relazioni influenti. 
“Dovrei tenerlo per me”, mi disse il capo quando mi chiamò per comunicarmi la decisione presa ai vertici del giornale, “e non sognarti di spifferare ciò che sto per dirti, negherei di averlo fatto: per il talento e la passione che hai, se potessi scegliere io chi assumere non avrei dubbi, Elettra, sceglierei te. Purtroppo, non sono nella condizione di farlo. Per tagliar corto: devo dare la precedenza a Fiorano.”

Elettra è triste per aver perso il lavoro ma continua a credere nel suo sogno, ed inizia a inviare il suo curriculum a tutte le redazioni.
Ogni volta che Elettra inviava il suo curriculum, continuava a ripetere a sé stessa: ” Non mollare mai, credi in te stessa. Tutte le strade che portano dove il cuore desidera sono lunghe.” 
E dopo aver inviato l’ennesimo curriculum, ed essersi presentata a molti colloqui, Elettra viene contattata da una redazione di Milano, che si occupa di moda dal nome “Stile & Società” per sostenere un colloquio conoscitivo e appurare le sue competenze. 
Elettra per seguire il suo sogno e la sua passione, dopo essere stata assunta da “Stile & Società”, decide di trasferirsi nella città di Milano. Non è facile per lei abbandonare gli affetti, come la dolce madre che ha dovuto crescerla da sola, a causa della morte prematura del padre. Ma Elettra vuole inseguire i suoi sogni e decide di trasferirsi a Milano per fare la giornalista. 
Elettra vuole dimostrare a tutti la sua bravura, si reca a lavoro con vestiti modesti, fin quando il suo direttore Luciano Schiavo, un uomo ambiguo, non inizia a “pretendere” dei vestiti più femminili. 
E’ così che Elettra si ritrova a cambiare il proprio look per inseguire il suo sogno…

Sto solo dicendo che si tratta di un’occasione promozionale molto importante. E se per una volta rinunciassi al tuo abituale abbigliamento casual…” disse, facendomi vergognare all’istante dei jeans e delle scarpe da tennis che portavo, abbinati a un golf di media qualità.
Sgranai gli occhi, “Cosa vuol dire, dottor Schiavo: che giudica il mio modo di vestire inadeguato?”
“No, no. In generale non lo è. In questo caso, tuttavia credo che dovresti…”
“Tanto per essere concreti: come si aspetta che mi vesta, domani?”
“Questo non lo so, dovrai deciderlo tu. Dico solo che una mise più… Non vorrei dire sexy; quantomeno più femminile, ti valorizzerebbe parecchio. Sei una bella donna, e non capisco la ragione per cui ti ostini a portare abiti così modesti. Allo stesso tempo gioverebbe all’immagine del giornale. Stile & Società si occupa di bellezza, di moda; per noi la forma è fondamentale, no? E tutti si aspettano che lo dimostriamo anche nel modo di presentarci. 

Ma un giorno, il suo capo inizia a molestarla ed Elettra si sente sporca, si vergogna e non sa che cosa fare. Denunciarlo o tentare di dimenticare e ricominciare ancora una volta?

Io e Schiavo eravamo affiancati all’estremità di quello spazio esiguo. Alle nostre spalle distributori di bevande calde e fredde ronzavano a basso regime. Mentre stava parlando con uno dei cameraman, Schiavo prese ad accarezzarmi la schiena e la vita.
Poi più in giù.
Ebbi un sussulto come fossi stata colpita da una scarica elettrica.
Che sta facendo? Pensai arrossendo. […]
Mi sentivo paralizzata. Non sapevo che fare, se reagire o meno. Temevo che si accorgessero del suo comportamento, e mi vergognai. Meglio: avrei voluto sprofondare. 

Dopo la delusione sentimentale con Alessandro, Elettra non sa cosa fare e ha paura di non avere la forza necessaria per ricominciare. 
Ma Elettra è una donna forte, coraggiosa e determinata, che crede in sé stessa e nelle sue capacità, ed è per lei arrivato il momento di dimostrare a tutti il suo talento, imparando a dire “NO” al suo capo, anche a costo di perdere il lavoro.
Che cosa accadrà? 

Che fosse quella la spiegazione di tanti atteggiamenti della mia simpatica collega? La ragione per cui portava gonne più corte dei suoi tacchi? Che era stata confermata prima che il suo tirocinio naturale? 
Non ci avevo pensato

Sulle pagine di Equilibrio e Benessere avevo letto che non è la ricchezza materiale a generare la felicità, una volta soddisfatti i bisogni di base. 
Per catturare la felicità serve uno scopo a cui dedicarsi, la voglia di realizzare i propri sogni. 

Lo scrittore Gian Carlo Fanori con “Elettra”, racconta la storia di una giovane donna che vuole emanciparsi, analizzandola anche dal punto di vista psicologico per far comprendere al lettore le sue fragilità ed emozioni. Lo scrittore con questo libro, evidenzia le difficoltà che ha una donna di fare carriera, specie nel mondo giornalistico, dove oggi sono più importanti gli espedienti e gli indumenti a discapito dell’intelligenza e della padronanza linguistica. 
Gian Carlo Fanori con “Elettra”, vuole dimostrare a tutte le donna che c’è sempre un modo per ricominciare, che bisogna imparare a dire “NO”, anche a costo di perdere il posto di lavoro. 
Lo stile di scrittura  scorrevole, piacevole, profondo, riflessivo e psicologico, grazie alle ampie descrizioni inserite dallo scrittore, che permettono al lettore di entrare in empatia con Elettra. 
I temi trattati sono i sogni, l’emancipazione, le ambizioni personali, il giornalismo, l’amore, il tradimento, le molestie sessuali sul luogo di lavoro, l’insegnamento, la società, ma anche le difficoltà di ogni donna di farsi strada, di essere assunta in una redazione, dopo aver dovuto rispondere all’ennesima domanda: “Sei fidanzata?” “Hai figli?” 
Per ogni donna non è facile inserirsi nel mondo del lavoro, specialmente in alcuni settori, come il giornalismo, in cui oggi è sempre più evidente l’aspetto fisico di ogni giornalista a discapito della serietà, della bravura e delle doti linguistiche. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla scelta dello scrittore di analizzarli dal punto di vista psicologico. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro, che evidenzia le difficoltà delle donne di inserirsi nel mondo del lavoro. 
Consiglio questo libro anche a tutte quelle donne che hanno paura di ricominciare, perchè grazie a Gian Carlo Fanori e alla sua analisi realistica di Elettra, non avrete più paura e vi sentirete forti, proprio come la protagonista. 
Ringrazio lo scrittore Gian Carlo Fanori per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha toccato particolarmente perchè affronta una tematica a me vicina, ovvero la difficoltà di una donna di diventare una giornalista al giorno d’oggi, rimanendo reale e integra con sé stessa, senza dover dire “Si'”, o senza doversi svestire per ottenere un posto di lavoro. 
Buona lettura 📚📚!!

“Tom Lake” di Ann Patchett

Titolo: Tom Lake
Autore: Ann Patchett
Traduttore: Michele Piumini e Valeria Gorla
Casa Editrice: Ponte Alle Grazie
Collana: Scrittori
Data uscita: 23 Aprile 2024
Pagine: 384
Genere: Romanzo contemporaneo

“Questa è la storia di Peter Duke, futuro attore famoso.
Questa è la storia di quando mi innamorai di Peter Duke, all’epoca tutt’altro che famoso. Di come me ne innamorai così perdutamente – da brava ventiquattrenne- che avevo la sensazione di saltare più da un tetto a mezzanotte”

Tom Lake di Ann Patchett

Il libro è ambientato nel Michigan, una donna di nome Lara racconta alle sue tre figlie Emily (26 anni), Maisie (24 anni) e Nell (22 anni), il suo passato da attrice mentre sono impegnate a raccogliere le ciliegie nel frutteto di famiglia.
All’età di sedici anni, Lara aveva partecipato a un provino quasi per caso, e da allora aveva iniziato a recitare. Da quel momento, Lara interpreta sempre il personaggio di Emily, la protagonista dello spettacolo “Piccola città”.
Ed è proprio grazie al personaggio che interpreta, Lara si ritrova a lavorare per una compagnia teatrale chiamata “Tom Lake”.

Tom Lake si rivelò di una bellezza devastante.
C’era un enorme anfiteatro coperto circondato dai prati per i musical, ma avevano anche uno spazio teatrale per piece come Piccola città e Pazzo d’amore. C’erano campi da tennis con un circolo che serviva tè freddo e tramezzini.
Una manciata di edifici incantevoli -alcuni trasformati in uffici amministrativi e alcuni in alloggi per attori, costumisti e tecnici, mentre altri erano semplici case di villeggiatura – disseminati sulla riva di un lago mozzafiato.
Alberi da frutto in fiore, sentieri serpeggianti e colline ondulate, come se qualcuno avesse ritagliato fotografie da una pila di riviste per incollare le migliori su una sola pagina.

A Tom Lake, Lara diventa amica di molti attori della compagnia, proprio mentre racconta la storia alle sue tre figlie, ricorda i bei momenti passati con loro. 
All’interno della compagnia, c’era un ragazzo molto bello, sicuro di sé, di nome Peter Duke. Le figlie di Lara, vogliono sapere ogni dettaglio di Peter Duke, un attore molto famoso e ex ragazzo della loro madre. 
Ma ai tempi di Tom Lake, Peter Duke non era famoso, ma era dotato di molto carisma, presenza da palcoscenico e talento, tanto da stregare un’intera platea, grazie alla sua bravura.
E’ così che il lettore si ritroverà nel bellissimo giardino delle ciliegie, a ripercorrere la storia d’amore tra Lara e Peter Duke. 
Ma Lara non può rivelare tutti i particolari della relazione con Peter Duke alle sue figlie, troppo giovani per poter comprendere certe cose. 
Emily, Masie e Nell rimangono incantate dalle parole di Lara, imparano a conoscere chi era Peter Duke, ma apprendono anche il vero significato di una storia d’amore, piena di sentimento e ricca di messaggi importanti. 

Che cosa è successo a Tom Lake? 
Perchè Lara si ritrova nel giardino dei ciliegi? 
Siete curiosi di scoprire la storia di Lara e Peter Duke? 
Continua a leggere la recensione per scoprire maggiori informazioni…

La scrittrice Ann Patchett dopo il successo del libro “La casa olandese” (Ponte alle Grazie, 2021), pubblica “Tom Lake”, un libro che unisce l’amore per il teatro, la vita, il destino e l’amore vero, potente e travolgente. Il lettore rimarrà incantato dalle parole della scrittrice, si ritroverà nel giardino dei ciliegi insieme a Lara e alle sue figlie, curioso di conoscere il continuo della storia. 
I temi trattati sono l’amicizia, il tradimento, il mondo dello spettacolo, il destino, la vita, l’ambizione, gli animali, la natura e l’amore romantico, materno e coniugale. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, il ritmo della storia è scandito dalla vita di campagna tra gli alberi e le ciliegie 🍒 . 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni inserite dalla scrittrice che permettono al lettore di entrare in empatia con ognuno dei protagonisti. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano una storia emozionante, piena di sentimenti e di teatro, immersa nella bellezza della natura. 
Ringrazio la casa editrice Ponte alle Grazie per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di conoscere una storia d’amore potente e vera. 
Buona lettura 📚📚!!

“La bellezza rimasta” di Roberta Zanzonico

Titolo: La bellezza rimasta. Quando l’oblio porta la felicità. 
Autore: Roberta Zanzonico 
Casa Editrice: Morellini Editore
Collana: Varianti 
Data uscita: 4 Novembre 2022
Pagine: 143 
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.amazon.it/bellezza-rimasta-Varianti-Roberta-Zanzonico-ebook/dp/B0BK2CGDZT

La signora Chiara osservava il ciliegio attraverso la finestra, quando si ritrovò invecchiata tutta d’un tratto. L’albero era coperto da fiori bianchi, che sbocciavano ogni anno in primavera intorno alla data del suo compleanno, come a ricordarle che il tempo passava. 

Il libro è ambientato in un piccolo paesino di nome Filaccione, dove vive la signora Chiara, una donna anziana di settant’anni, sposata con il signor Antonio. 
Il signor Antonio era un pescatore, e un giorno era rimasto incantato dagli occhi azzurri di Chiara, tanto da chiederla in moglie. Chiara è sempre stata una donna “normale”, non troppo bella e non troppo intelligente, con il desiderio di formare una famiglia tutta sua e con dei figli da crescere. 
Un giorno, Chiara chiede al marito dei figli, ed è in quel momento che il signor Antonio, si rende conto di non aver mai dimenticato il primo e unico amore. 
L’insoddisfazione di non essere abbastanza per il marito e la mancanza dei figli, porta la signora Chiara ad abusare dell’alcool, cercando in una bottiglia di vino di cancellare il dolore. 
Ma alla soglia dei settant’anni, la signora Chiara si ritrova a vivere nel passato, perché affetta da una malattia causata dall’abuso di alcool, che non le permette di formare nuovi ricordi. 

Arrivata ai settant’anni, la routine mattutina della signora Chiara era invariata da almeno un decennio, da quando era rimasta intrappolata in un eterno passato. […]
Le memorie precedenti alla malattia rimanevano l’unica realtà conosciuta. Così la signora Chiara pensava di avere ancora sessant’anni e non settanta, e ignorava che il marito si stesse lasciando morire di depressione su una poltrona di pelle. 

Mentre la signora Chiara non riesce a immagazzinare nuovi ricordi, suo marito trascorre le sue giornate, seduto su una poltrona con la televisione accesa, annegando nei ricordi e nella depressione. 
Ben presto tra gli abitanti di Filaccione, si sparse la voce della malattia della signora Chiara, che viveva la sua vita e i suoi ricordi a dieci anni prima.
Il signor Morbidelli vive anche lui a Filaccione, insieme a suo figlio Gioacchino, conosciuto da tutti per la sua pazzia, per essersi cavato l’occhio destro. Tutti, ad eccezione della signora Chiara, i suoi ricordi risalgono a quando Gioacchino non era pazzo e desiderava diventare un medico. 
Il signor Morbidelli inizia a trascorrere sempre più tempo con la signora Chiara, approfittando della sua malattia per lodare il figlio, di cui si vergognava per la sua pazzia. 
Oltre al signor Morbidelli, anche la vedova Rinaldi, si recava dalla signora Chiara, non sapendo che il marito era morto nel letto di una prostituta. La vedova Rinaldi poteva chiacchierare con la signora anziana di suo marito, nascondendo il tradimento e pavoneggiando i suoi gioielli. 

Nell’arco di poco tempo, quasi ogni abitante di Filaccione era andato a parlare con la signora Chiara almeno una volta. Le file davanti alla porta si fecero più lunghe e così i compaesani dapprima si lamentarono sul perché uno dovesse avere la precedenza sull’altro, e poi organizzarono i turni, sempre approvati dalla vedova Rinaldi. 

A poco a poco, tutti gli abitanti di Filaccione si siederanno al tavolo della signora Chiara, per vivere nel passato, tornando indietro quando si era (o si pensava di essere) felici. 
Ma siamo così sicuri, che vivere nel passato ci renda felici? 
Siamo così sicuri che nel passato siamo stati felici? 
E se il presente, il futuro nascondessero una vita vera, piena di sentimenti e di felicità? Che senso ha, allora vivere nel passato alla ricerca di una felicità ormai finita?

La scrittrice e psichiatra Roberta Zanzonico con “La bellezza rimasta. Quando l’oblio porta la felicità”, ha raccontato una storia profonda, utilizzando dei protagonisti veri come la signora Chiara, il signor Morbidelli, il signor Antonio, il gioielliere e altri, che hanno una patologia o una situazione di profondo disagio.
Il libro “La bellezza rimasta. Quando l’oblio porta la felicità”, è stato candidato da Giulia Ciarapica al Premio Strega 2023 perché <<La bellezza rimasta di Roberta Zanzonico rivela a partire dallo stillo in copertina (<<Quando l’oblio porta la felicità>>), tutta la sua originalità letteraria. Non è soltanto un romanzo sul potere della dimenticanza e sulla forza che il passato esercita sulla nostra vita di tutti i giorni, ma è soprattutto una storia che ci pone di fronte a un grande, problematico ma definitivo quesito: non è forse più facile tornare indietro che andare avanti?>>
E’ con questo quesito, che il lettore si ritroverà incatenato nella storia e nello stile scorrevole, armonico e poetico della scrittrice. 

I temi trattati sono la malattia, l’oblio, i ricordi, il disagio esistenziale, il tradimento, le apparenze, il primo amore, la vocazione spirituale, la bellezza e l’amore, in tutte le sue sfaccettature, compreso quello per sé stessi. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, armonico, poetico e profondo, che conquista il cuore e l’anima di ogni lettore. 
I personaggi sono strutturati bene, che ruotano intorno alla signora Chiara, come suo marito il signor Antonio, la vedova Rinaldi, il signor Morbidelli e il figlio Gioacchino e don Giorgio. 
Ogni personaggio ha una propria chiave di lettura, viene descritto in modo autentico, realistico, grazie alle ampie descrizioni e alla bravura della scrittrice. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia intensa, emozionante e realistica, in grado di far riflettere il lettore su molte tematiche importanti, come saper cogliere la felicità nel corso della vita, senza pensare al passato. 
Ringrazio la casa editrice Morellini Editore e Sara Rattaro, per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di emozionarmi, di commuovermi e di riflettere sul significato della parola felicità. 
Vi piacerebbe incontrare una persona come la signora Chiara, a cui raccontare la vostra vita? 
Fatemelo sapere nei commenti, 
buona lettura 📚📚!!

“Barbera al museo” di Marzia Verentino

Titolo: Barbera al museo 
Autore: Marzia Verentino
Casa Editrice: Ivvi
Collana: Narrativa
Data uscita: 14 Giugno 2023
Pagine: 166
Genere: Romanzo contemporaneo
Acquista: https://www.ibs.it/barbera-al-museo-libro-marzia-verentino/e/9791280967688

Barbera seguì scodinzolante la sua padrona che finalmente gliene aveva dette quattro a quel disturbatore di Machete. Si accomodò sul letto e dopo due minuti si ritrovò coperta di vestiti che Rebecca cominciò a buttare istericamente fuori dall’armadio. […]
Rebecca cominciava a dare segni di squilibrio e agitazione e Barbera pensò: Tutti matti davvero.

La protagonista del libro si chiama Rebecca Meloni, ha trent’anni e possiede una cagnolina di nome Barbera. Da qualche giorno, sua sorella le ha affidato il gatto Machete, che si diverte a distruggere tutte le piante e la casa di Rebecca. 
Rebecca è la social manager di un prestigioso museo, che espone opere storiche, precedenti alle due guerre mondiali. Insieme a lei, lavora una delle sue più care amiche Lia, che riescono a completarsi a vicenda.
Rebecca e Lia si preparano ad accogliere il nuovo direttore del museo, il signor Lauzi. Il direttore, decide di organizzare una mostra del fotografo Luca Moa. 
Luca Moa è un fotografo molto famoso, non solo per il suo lavoro, ma anche per la sua vita sentimentale movimentata.
Rebecca si ritroverà a collaborare con il fotografo, riuscendo a percepire alla perfezione ogni sua fotografia. 
Rebecca è una ragazza diretta, che vuole andare dritta al punto, sia in amore che in amicizia; ma questa volta non sarà facile confrontarsi con l’affascinante fotografo. 
Dovrà fare i conti con un tradimento e un lutto improvviso, che risveglieranno in lei, alcuni sentimenti del passato… 
Che cosa deciderà Rebecca? 
Godetevi le avventure di Rebecca, insieme alle sue simpatiche amiche e la dolcissima cagnolina Barbera!! 

La scrittrice Marzia Verentino con “Barbera all’improvviso”, racconta come si svolge la normale routine di una ragazza di trent’anni, che si divide fra la carriera lavorativa, l’adorabile cagnolina Barbera e il suo cuore. 
I temi trattati sono l’arte, la fotografia, i tradimenti, l’inganno, l’amore, l’amicizia, il lutto e il rapporto con i cani. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole e divertente, grazie al carattere di alcune amiche di Rebecca, che permettono di far divertire il lettore.
I personaggi sono strutturati bene, in modo da far percepire i sentimenti che provano al lettore. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono un libro spensierato, pieno d’arte e d’amicizia. 
Ringrazio la scrittrice Marzia Verentino, per avermi inviato la copia cartacea del libro che mi ha permesso di sentirmi parte della vita della protagonista. 
Buona lettura 📚📚!!

“Hotel Amore” di Mauro Corticelli

Titolo: Hotel Amore
Autore: Mauro Corticelli
Editore: Pendragon 
Collana: Linferno 
Data uscita: 17 maggio 2022
Pagine: 299
Genere: Romanzo contemporaneo per adulti
Acquista: https://www.amazon.it/Hotel-AmOre-Mauro-Corticelli/dp/8833644693/ref=sr_1_2?qid=1693405148&refinements=p_27%3AMauro+Corticelli&s=books&sr=1-2

<<Credi che sia facile un matrimonio di ventitré anni? Cercare di essere una moglie e una madre all’altezza? Difendere la coppia dai passaggi a vuoto, da settimane senza gesti di affetto, o senza un vero dialogo>>. 
Chiuse gli occhi. 
<<E da mesi interi senza fare l’amore>>. 
Sbuffò e scosse la testa.
<<Ventitrè anni! Quando ti sposi pensi che sarà sempre bello come il giorno del matrimonio, non hai idea di cosa siano i momenti bui della vita di coppia. Pensi solo alla festa, a scegliere il vestito che ti farà sembrare una principessa, ad arredare la casa nuova, a organizzare il viaggio di nozze, convincendoti che sarà il primo dei viaggi in giro per il mondo che farete insieme. Non puoi ancora sapere cosa sia un mutuo, cosa siano le bollette, che sacrifici economici si debbano fare i primi anni. Non hai idea che tutte quelle rinunce inevitabilmente spegneranno l’entusiasmo.>>

Il libro è suddiviso in sei capitoli, in cui il lettore troverà ogni volta dei protagonisti diversi. La scelta dello scrittore Mauro Corticelli è molto particolare, perché alla fine di ogni capitolo il lettore non troverà mai il finale, ma dovrà aspettare l’ultimo capitolo “Hotel amore”, in cui ha inserito tutte le parti mancanti. 
I protagonisti del libro del primo capitolo, sono Claudia, che scopre a causa di un incidente che suo marito Enzo, è stato ricoverato in ospedale insieme alla sua segretaria e amante Silvia. I due si scambiavano foto provocanti e si incontravano nell’Hotel Pianura Relax, una struttura molto riservata per “soggiornare” a ore con il proprio amante. Ogni protagonista si ritroverà a scegliere questa struttura, per poter passare del tempo con il/la proprio/a amante. 

Nel secondo capitolo i protagonisti sono Agata e Alberto, una famiglia che dopo anni di matrimonio è caduta nella monotonia e routine, che raffredda ogni sensazione. Alberto si ritrova pieno di dubbi, tanto da mettere in discussione sé stesso a causa di uno strano incontro con Tony. 
Nel terzo capitolo il lettore assisterà al ritrovamento dell’amore, da parte di Marco e Laura che erano amanti da giovani. Laura aveva avuto paura di rischiare e di mettersi in gioco e aveva scelto la certezza economica con Giordano, partendo per Parigi e lasciando il passato alle spalle. 
Nel quarto capitolo il lettore si ritroverà a vivere la nascita di un amore su Facebook, tra Francesco e Veronica, accomunati dalla passione di ascoltare i Subsonica. 
E anche nel quinto e sesto capitolo, il lettore si ritroverà ad assistere a strani amori, per poter trovare il piacere di essere desiderati e di farsi desiderare. 

Come si può riconoscere un tradimento? 
Perché non riusciamo ad accettarlo?
Che cosa spinge l’essere umano a tradire? 

Lo scrittore Mauro Corticelli con “Hotel Amore”, crea dei rapporti strani e legati tra di loro, per il semplice fatto di essere amanti e di incontrarsi nell’Hotel Pianura Relax. 
I temi trattati sono il matrimonio, la routine che si crea dopo anni di matrimonio, i tormenti interiori, i tradimenti e il sesso. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, anche se la struttura narrativa è molto particolare, che potrebbe far allontanare e annoiare i lettori, dato che alla fine di ogni capitolo non viene mai rivelato il finale. Questa scelta potrebbe rivelarsi deludente per un lettore esigente, mentre a qualcuno la supence potrebbe stimolare la curiosità per proseguire la lettura.
I protagonisti sono strutturati abbastanza bene, lo scrittore ha inserito qualche descrizione e tormento interiore che si ritrova a vivere ogni personaggio, anche se il centro di tutto è sempre il sesso e il tradimento. 
Consiglio questo libro solo a chi è abituato a un lessico strutturato da termini volgari, e da una storia creata come un film porno. 
Ringrazio lo scrittore Mauro Corticelli per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di riflettere sui rapporti matrimoniali, ma anche sull’indole di alcuni individui che tradiscono. 
Buona lettura 📚📚!!