“Complotto a Marrakech” della Serie Inganni Perfetti, Volume II di Anna Meola

Titolo: Complotto a Marrakech. Serie Inganni Perfetti, Volume II
Autore: Anna Meola 
Casa Editrice: Youcanprint
Data uscita: 26 Ottobre 2021
Pagine: 342
Genere: Romanzo noir 
Acquista: https://www.amazon.it/Complotto-Marrakech-Saga-Inganni-perfetti-ebook/dp/B09LYPXNJJ/ref=sr_1_4?qid=1701265392&refinements=p_27%3AAnna+Meola&s=books&sr=1-4

Si avvicinò al letto, le accarezzò la testa. Lei fece una leggera smorfia. Indossò i jeans con rapidità, si voltò verso il comodino, prese il pacchetto di Marlboro. Estrasse una sigaretta, uscì sul terrazzo. 
Il traffico di Corso Italia stava scemando, in lontananza percepiva il vociare degli ultimi bagnanti che si ritiravano dalle spiagge, dopo una lunga giornata al sole. 
Il mare era calmo, il profumo di salsedine, sovrastava lo smog lasciato dalle macchine. 
Fumava con lentezza assaporando quella sigaretta, come se fosse la prima volta. Sorrideva felice, come di chi ha davvero tutto nella vita. 
Adorava quella città, in quel momento gli sembrava ancora più bella. Proprio da Genova, molti anni prima, era iniziata la sua avventura con Martina, ora non voleva più lasciare né una né l’altra. 

In “Rose Nere”, il primo volume della serie “Inganni perfetti”, avevamo conosciuto la protagonista Martina. Il lettore si era appassionato sin da subito, alla storia d’amore tra Martina e l’affascinante vicequestore Riccardo Lepore, ma anche alle indagini sul G8 e al traffico di droga. 

Se hai perso la recensione del primo volume “Rose Nere”, puoi recuperarla qui:
https://deborahcarraro97.com/2023/11/08/rose-nere-serie-inganni-perfetti-volume-i-di-anna-meola/

In “Complotto a Marrakech”, il lettore assisterà a un’evoluzione dei personaggi, sia della protagonista Martina, ma anche di Riccardo. 
Martina è tornata a Genova, dopo aver trascorso un periodo nella città di Bologna, grazie all’opportunità di lavoro, ricevuta dalla Maserati. Anche se è stata bene a Bologna, Martina sentiva la mancanza della propria città, con i suoi carruggi, con il suo mare e la buonissima focaccia genovese. 
Ma Genova gli ricordava anche, la relazione tormentata e passionale con il vicequestore Riccardo Lepore. Da quando l’aveva salvata, non aveva più sentito Riccardo e il suo ricordo gli provocava una ferita troppo profonda, nonostante l’amore che riceveva da Stefano. 
Il giorno in cui l’aveva salvata, Martina aveva percepito un forte sentimento, era sicura che Riccardo provasse qualcosa per lei.
Ma allora perché era tornato a Roma dalla moglie Monica?
Martina continuava a riflettere sui sentimenti che provava per Riccardo, mentre stava organizzando il suo viaggio a Marrakech, insieme alla zia Janette e il cugino Dave. Avevano organizzato questo viaggio per stare tutti insieme, ma anche per svolgere un reportage nella bellissima città. 
Mancano poche e Martina sarebbe partita per Marrakech; ma prima di partire decide di incontrare Riccardo, che era rientrato a Genova per proseguire con le indagini sul G8. 
Il loro incontro, cancellò tutte le incertezze, tutti i loro dubbi e dimostrò a Martina e Riccardo la forza del loro amore. 
Dopo aver visto Riccardo, era giunto per Martina,  il momento di partire. Marrakech rappresentava un nuovo inizio, un nuovo cammino insieme alla zia Janette e al cugino Dave. 

Marrakech è una città ricca di posti da visitare, definita come la “città rossa”, in continuo movimento. 

Dalla piazza enorme, soleggiata e caotica entrarono nella zona del Spuk, più ombreggiata e ordinata. 
Le stradine erano coperte da tettoie di canne, che facevano filtrare poco sole ma molta luce. Ai lati si susseguivano in modo ordinato, negozietti di ogni tipo: spezie colorate, profumate, specchi di ogni forma decorati e luccicanti, tajine di terracotta smaltata, babbucce con la punta e senza, gioielli d’argento ammassati l’uno sull’altro, tappeti annodati a mano uno per uno, ceste enormi di frutta secca di ogni colore, lanterne di ferro battuto che illuminavano tutto il Suok  con la loro luce colorata. 

Ed è proprio in questa città, che Martina e Dave vogliono svolgere un’inchiesta giornalistica sulla droga, tanto da mettere in pericolo la propria vita. Martina e Dave si ritrovano in una situazione paradossale, ma non sanno come uscirne. 
La zia Janette è disperata, sospetta che suo figlio Dave e Martina, si siano infilati in una brutta situazione. Ma che cosa può fare? 
L’unica soluzione che le viene in mente è contattare il vicequestore Riccardo Lepore.
Nel mentre, Riccardo è impegnato a risolvere l’indagine sul G8, e l’esito dell’autopsia su Edoardo Lastrico cambierà completamente l’indagine e i sospettati. 
Ma quando riceve la chiamata della zia Janette, Riccardo non esita nemmeno un secondo e ha solo un obiettivo: ritrovare Martina e Dave. 
Dove sono finiti? 
In che guaio si sono cacciati? 
Riuscirà Riccardo a ritrovare Martina e Dave? 
Che cosa ha stabilito l’autopsia su Edoardo Lastrico? 
Chi l’ha ucciso?

La scrittrice Anna Meola con “Complotto a Marrakech”, porterà il lettore a Marrakech, riuscendo a percepire il suo dinamismo, i colori e il profumo della città. 
Il lettore si ritroverà coinvolto nelle vicende raccontate dalla scrittrice, che utilizza le parole e i personaggi con maestria, riuscendo a creare una ragnatela, piena di intrecci e intrighi inaspettati!!
I temi trattati sono il giornalismo, il riscatto, gli inganni, le speranze, l’amore, l’amicizia, i tradimenti, il matrimonio, il G8, la droga e la criminalità. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, fluido, coinvolgente e ricco di suspence, in grado di stimolare la curiosità del lettore, tanto da leggere il libro tutto d’un fiato. 
I personaggi sono strutturati bene, la scrittrice Anna Meola dimostra di aver fatto crescere i suoi personaggi, rendendoli più enigmatici e articolati agli occhi del lettore. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una serie appassionante, intrigante, piena di colpi di scena e di inganni, descritta con cura e nei minimi dettagli. 
Ringrazio la scrittrice Anna Meola, per avermi inviato la copia cartacea del secondo volume della saga “Inganni Perfetti”, che mi ha fatto innamorare ancora di più del suo stile di scrittura, ma soprattutto dei suoi personaggi (in particolare dell’affascinante Riccardo Lepore!!)
Buona lettura 📚📚!!

“Splendi più che puoi” di Sara Rattaro

Titolo: Splendi più che puoi
Autore: Sara Rattaro
Casa Editrice: Garzanti 
Collana: Narratori moderni
Edizione: 2
Data uscita: 31 Marzo 2016
Pagine: 222
Genere: Romanzo contemporaneo/Narrativa di genere
Acquista: https://www.ibs.it/splendi-piu-che-puoi-libro-sara-rattaro/e/9788811672944?lgw_code=1122-B9788811672944&gad_source=1&gclid=CjwKCAiAvJarBhA1EiwAGgZl0EAZxDZMCZTZX4uCt-P5EsFyvqZB-X1OB9CaeTpGS2x1VYgxCYTymhoC01YQAvD_BwE

Fu lì la prima volta. Quella di cui ogni donna potrebbe parlare in eterno perché, anche se il livido passa, la ferita è destinata a rimanere. 
Lo fece con il bastone dell’ombrellone da spiaggia che avevo scelto proprio io. Sulle gambe e sulla testa. 
Senza spiegazione e senza motivo. 

Perché spiegazioni e motivi non esistono. Mai.

La protagonista del libro si chiama Emma, una donna che si innamora perdutamente di Tommaso. L’amore che prova per lui, è molto forte, tanto da farla allontanare dai suoi genitori, che non approvavano questo legame per la differenza d’età. 
Emma lascia gli studi all’università, e trova un lavoro, vivendo insieme a Tommaso per dieci anni.
La loro relazione sembrava perfetta, ma l’amore è un sentimento che cambia all’improvviso. 
E così è stato per Emma e Tommaso, che dopo dieci anni decidono di lasciarsi. Emma si ritrova da sola, senza forze e durante una cena con amici, incontra un ragazzo di nome Marco. 
Marco è un collezionista d’arte, che rivolge molte attenzioni a Emma, persuadendola con le sue parole e il suo sguardo affascinante.
Emma si consola con Marco, sperando di far ingelosire il suo ex; ma alla fine rimane affascinata dai gesti insistenti di Marco. I fiori, le attenzioni, i piccoli gesti del ragazzo, fanno innamorare Emma, tanto da decidere di sposare Marco, dopo sei mesi. 
Ma come si può conoscere veramente una persona?
Ben presto, Emma capisce di aver commesso uno sbaglio a sposarsi… ma ormai è troppo tardi per tornare indietro, e si ritrova a dover fare i conti con i continui sbalzi d’umore di suo marito. 

Durante il viaggio di nozze, il padre di Marco muore all’improvviso; da quel momento mostra il suo vero carattere aggressivo ad Emma, oltre a una gelosia ossessiva, maniacale. 
Emma giustifica il suo comportamento ossessivo, ma in realtà cosa conosce veramente di lui? 

Rimasi ghiacciata. Avrei voluto alzare la voce, dirgli che mi stava offendendo e che non lo potevo accettare, ma qualcosa mi fermò, forse l’istinto. Fu così da subito. 
Io ho sempre cercato di evitare lo scontro. Anche prima che tutto precipitasse, prima che fosse tutto chiaro, ma soprattutto prima di avere la peggio. 
Era come se l’avessi intuito, senza esserne consapevole. 

Marco sopprime ogni libertà di Emma, vietando le trasferte di lavoro, tanto da farla licenziare.

Ed è così, che un giorno, arrivano i primi calci, pugni, ed Emma non sa come comportarsi. 
Nel mentre, Emma scopre di essere incinta e adesso, deve pensare a come proteggere sua figlia. 
Sua figlia Martina, è la luce dei suoi occhi, ed è grazie a lei, che trova il coraggio e la forza di affrontare la vita. Emma trova il coraggio di affrontare la verità e di dire “basta” agli atteggiamenti violenti del marito. 

Si chiama femminicidio, e significa che ti uccidono perché sei donna. Non so se è il nome più corretto e nemmeno se un nome fosse davvero necessario per identificare un fenomeno che esiste da sempre. Quello che so è che, come tutte le cose che un nome lo possiedono, esiste, ha delle origini, una cultura, delle motivazioni, troppe vittime ma quasi mai una vera giustizia. 

La scrittrice Sara Rattaro con “Splendi più che puoi”, racconta una storia vera di una sua amica, ma è anche la storia di molte donne, che ogni giorno si ritrovano vittime di violenze. Ma non inizia subito con le botte, ma con “piccoli gesti”, con una parola cattiva, ma anche con una lite che si trasforma in violenza fisica e mentale. 
La violenza che è costretta a subire una donna, porta con sé delle conseguenze evidenti, come la bassa autostima e la vergogna. 

La vergogna è il peggiore dei sentimenti quando sei in pubblico. Finché rimanevo chiusa tra quattro mura sembrava più facile da sopportare, ma fuori c’erano gli sguardi che sanno chi sei e che sfuggono quando sei tu a cercarli. 
Dietro c’ero io, terrorizzata e con una bambina piccola da portare in salvo. Sono poche le parole che servono per spiegare questa situazione e può pronunciarle solo chi c’è passato. 

Ma ogni donna, deve trovare la forza, il coraggio di dire “BASTA”, perché ha bisogno di ricevere una carezza sul volto, e non un pugno, non un offesa. Una donna va amata ogni giorno, e non è di proprietà di nessuno, perché la donna appartiene solo a sé stessa. 
Il lettore si ritroverà a leggere una storia molto emozionante e riflessiva, perché ogni giorno purtroppo, accadono episodi di violenza sulle donne. 
I temi trattati sono la violenza sulle donne, sia fisica che psicologica, i rapporti famigliari e a come reagisce la società, di fronte alla violenza. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, emozionante, delicato, profondo e autentico, grazie alla bravura della scrittrice Sara Rattaro, di riuscire a raccontare una storia vera, molto toccante, riuscendo a toccare il cuore e l’anima del lettore. 
I personaggi sono strutturati bene, in grado di far emozionare, arrabbiare, ma anche sperare il lettore. 
La storia viene raccontata attraverso alcuni salti temporali, che permettono al lettore di appassionarsi sempre di più della trama. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia forte, in grado di toccare il cuore e l’anima di ogni lettore, che si sentirà vittima della violenza, proprio come la protagonista. 
Ma alla fine, il lettore insieme a Emma, riuscirà ad uscire dal buio, dall’oscurità perché ogni donna deve ricordarsi di splendere e di volersi bene. 
Ringrazio la scrittrice Sara Rattaro, per aver raccontato questa storia vera, che sarà d’aiuto a molte donne vittime di violenza, ma anche per cercare di metterle in guardia. 
Mi auguro che questo libro, venga letto non solo da donne, ma anche dagli uomini, per capire che la donna non è come un trofeo, un oggetto da possedere, ma è una persona libera e come tale, va rispettata ogni singolo giorno. 
Buona lettura 📚📚!!

“Per la brughiera” di Martina Tozzi

Titolo: Per la brughiera 
Autore: Martina Tozzi
Casa Editrice: Nua Edizioni
Data uscita: 24 Novembre 2023
Pagine: 464
Genere: Romanzo storico
Acquista: https://www.amazon.it/brughiera-Martina-Tozzi/dp/B0C8SBKNT7

E così iniziarono a lavorare tutte insieme, proprio come facevano da bambine. La loro stanza era il salotto: sedevano intorno al grande tavolo, Keeper e Flossy ai piedi delle loro preferite, e scrivevano per lunghe ore, fino a che il polso non faceva male.
Ognuna era immersa nel proprio mondo – non potevano essere mondi più diversi – ma ogni tanto un commento casuale, o un gemito di qualche animale, le riportava alla realtà. 

La scrittrice Martina Tozzi racconta la biografia delle famose sorelle Brontë: Charlotte, Emily e Anne. 
Il libro è ambientato nel 1821, a Haworth, un piccolo paesino dello Yorkshire, sommerso dalla maestosa brughiera, in cui vive Patrick Brontë. Patrick è un giovane reverendo, che deve occuparsi dei sei figli piccoli da solo, perché sua moglie Mary è morta. 
Dalla morte di Mary, la zia Branwell decise di trasferirsi nella brughiera, per cercare di ricoprire il ruolo di madre e di fornire un’educazione adeguata a Mary, Elizabeth, Emily, Charlotte, Anne e Branwell, l’unico figlio maschio. 
Trascorsero la loro infanzia nella canonica, circondati dal silenzio e dalla bellezza della natura, lasciando scorrere la propria immaginazione in luoghi magici e fantastici.
Ognuno di loro, si divertiva a scrivere delle storie, era il loro modo di giocare e di condividere la loro passione per la scrittura. 
Charlotte e Branwell erano molto simili, amavano la scrittura, ma erano certi di possedere un dono, che gli avrebbe permesso di diventare degli importanti scrittori. 

Charlotte e Branwell venivano percorsi dallo stesso identico pensiero: anche loro possedevano quel demone. Anche loro erano dei geni, nel loro sangue correva la scrittura, come una maledizione e una benedizione insieme: dovevano scrivere, comporre, dovevano mettersi nella sedia, intingere la penna d’oca nell’inchiostro e poi passarla sulla carta, e creare parole, frasi, mondi e sentimenti nuovi. 
E, se come Byron sentivano quella fame, come lui avrebbero conquistato la fama, per sempre. 

Branwell è un ragazzo molto sensibile, che ha ricevuto un’educazione adeguata dal padre Patrick, un uomo molto severo ma anche coraggioso, che è riuscito a trasmettere ai suoi figli alcuni valori importanti, che raramente si trovavano in quel periodo storico. 
Un giorno, Patrick e la zia Branwell decidono di mandare le giovani sorelle a studiare in una struttura adeguata, che gli avrebbe permesso di avere la giusta istruzione ed educazione femminile. 
Le prime ad andare in collegio, furono Maria ed Elizabeth, in seguito Emily e Charlotte; mentre la piccola Anne ebbe il privilegio di rimanere a casa, insieme al fratello Branwell, al padre, alla zia e alla domestica Tabby. 
Tabby è un personaggio secondario nella storia, ma molto importante, perché è molto prudente e disponibile, e sostiene ogni membro della famiglia Brontë.
Ma la vita in collegio non era semplice, soprattutto per la carenza delle condizioni igieniche, che fecero ammalare Mary ed Elizabeth. 
Il padre Patrick si ritrova a dover elaborare e superare un altro lutto, dopo la perdita della moglie Mary, anche due delle sue figlie erano morte, lasciando dentro di lui un vuoto. 
Da questo momento, Charlotte diventò la sorella maggiore, che avrebbe dovuto proteggere le sue sorelle più piccole: Emily e Anne. 
Charlotte ed Emily tornarono a casa dopo la morte di Elizabeth, assaporando ogni cosa: dalla natura, all’amore del proprio padre e zia, all’affetto del proprio fratello e di Anne, ai loro animali Keeper e Flossy, ma anche alla cucina deliziosa di Tabby. 
Charlotte, Emily e Anne hanno una grande passione: la scrittura. Ma vivono in un periodo storico in cui le donne, sono solo mogli, madri e non scrittrici. Ma la loro passione per la scrittura non le fermerà, e ogni sera le tre sorelle Brontë, si ritroveranno nel salotto a scrivere, per ore e ore. 

Cosa aveva a che fare il suo essere donna con il suo talento, con le sue capacità, con i suoi desideri? Forse perché era donna doveva essere un’immaginetta spenta e noiosa, senza sogni, senza ambizione alcuna se non quella di compiacere un marito – e lei, ormai da tempo, si era convinta che mai ne avrebbe avuto uno – paga solo di compiere il proprio dovere?
Non esistevano donne di tale foggia, le donne, come gli uomini, erano creature fatte di carne, cuori palpitanti e sogni, e come gli uomini avevano cervelli pensanti e immaginazione in cui rifugiarsi, e desideri e aspirazioni.
Erano stati gli uomini a creare quel modello serio e tranquillo di una donna mite e ansiosa di obbedire.

Grazie all’intraprendenza e all’ambizione di Charlotte, riescono a pubblicare le loro opere con lo pseudonimo Currer (Charlotte), Ellis (Emily) e Acton (Anne) Bell. La loro scelta non fu casuale, scelsero dei nomi che potevano essere sia maschili, che femminili per cercare di sconfiggere i pregiudizi nei confronti delle donne, che si dedicavano alla scrittura. 
Charlotte, Emily e Anne cercheranno di ottenere la loro indipendenza, in un mondo rigorosamente maschile, rafforzando sempre di più il loro legame unico, molto potente.

Per la brughiera, per la brughiera dove l’erba colta
Come velluto si sdraiava sotto di noi!
Per la brughiera, per la brughiera dove ogni altro valico, 
Si alzava soleggiato verso il cielo limpido!

Per la brughiera, dove il fanello trillava 
La sua canzone sulla vecchia pietra di granito – 
dove l’allodola – la selvaggia allodola riempiva
ogni respiro con una delizia come la sua.

La scrittrice Martina Tozzi dopo il successo del libro “Il nido segreto”, sulla vita di Mary Shelley, torna con il secondo romanzo dal titolo “Per la brughiera”, per raccontare la biografia delle sorelle Brontë. 
Il lettore si ritroverà a vivere nella canonica, immersa nella bellezza della brughiera inglese, gli affetti famigliari profondi e la scrittura. 
I temi trattati sono la morte, il dolore, i legami familiari, la bellezza della natura, gli animali, l’istruzione, l’arte, la scrittura, il matrimonio, il ruolo della donna nella società e la fede. 
Lo stile di scrittura è delicato, profondo, scorrevole, classico e pieno di dolcezza, in grado di far emozionare e commuovere il lettore, grazie alle abilità della scrittrice Martina Tozzi. 

Il lettore prima di immergersi nella storia, troverà all’inizio di ogni capitolo delle citazioni della famiglia Brontë, che lo avvicineranno ai sentimenti di ognuno di loro. 
Le protagoniste sono strutturate molto bene, grazie alla cura nei dettagli e alle descrizioni della scrittrice, che permettono al lettore di conoscere l’intelligenza, la determinazione e i sentimenti delle sorelle Brontë. 
Consiglio questo libro a tutte/i perché è una storia avvincente e commuovente, raccontata con lo stile che contraddistingue la scrittrice Martina Tozzi, uno stile lineare, chiaro, coinvolgente e dolce. 
Ringrazio la scrittrice Martina Tozzi per avermi inviato in anteprima, la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di immedesimarmi in queste tre grandi donne, che con coraggio hanno “sfidato” la società dell’epoca per dimostrare il loro valore di donna e scrittrice. 
Avete mai letto una biografia romanzata sulle sorelle Brontë? 
Conoscete la loro storia? 
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

“Frammenti di un cuore da cerbiatto” di Salvatore Claudio D’ambrosio

Titolo: Frammenti di un cuore da cerbiatto
Autore: Salvatore Claudio D’Ambrosio
Casa Editrice: CSA Editrice
Data uscita: 20 Ottobre 2023
Pagine: 84
Genere: Romanzo breve autobiografico 
Acquista: https://www.amazon.it/Frammenti-cerbiatto-Salvatore-Claudio-DAmbrosio/dp/8893542420

Ho pensato di voler scrivere così, per me. 
Dieci stanze, dieci blocchi, dieci cose per me.
La matassa la sbrogli se vedi il bandolo. Mi immagino questo insieme di fili che raggiunge ogni singola stanza. 
Avere la libertà di scrivere per me stesso non mi causa l’affanno di avere tempi, esigenze e scadenze da rispettare. 
Pubblico, non pubblico, non mi interessa. 
Voglio scrivere per me. 
Magari alla fine uso quel fuoco citato all’inizio e brucio tutto. 

Salvatore Claudio D’Ambrosio dopo il suo primo libro autobiografico “Ho ancora gli occhi da cerbiatto”, decide di scrivere di nuovo della propria vita, di sé stesso, con il titolo “Frammenti di un cuore da cerbiatto”. 
Con il primo libro, Salvatore ha raccontato alcuni difficili episodi della sua vita, con un sentimento di rabbia, ma con il secondo libro, ringrazia i suoi genitori adottivi, sua moglie Sara e i suoi bellissimi figli; ma ringrazia anche la vita, che è un dono prezioso. 
Salvatore non ha nessuna difficoltà nel riuscire a raccontare la sua vita in modo diretto, arrivando al cuore e all’anima del lettore. 
Che cosa è la scrittura per Salvatore? 
La scrittura per Salvatore è una valvola di sfogo, ha una funzione terapeutica, che lo porta ad analizzare i suoi sentimenti, i suoi stati d’animo e i legami affettivi. 
In ogni capitolo, il lettore troverà una canzone, che riassumerà le sue emozioni. 
In “Frammenti di un cuore da cerbiatto”, Salvatore racconta il suo percorso di psicoterapia, che decide di chiamare “fuoco”, una parola molto forte per cercare di analizzare ogni parte di sé, anche la più dolorosa e traumatica. 
In ogni capitolo, il lettore conoscerà il rapporto che lo scrittore aveva con il proprio padre, ma anche con la madre, che con coraggio avevano deciso di andare in Brasile per adottarlo. 
Nel suo libro, racconta anche del rapporto con i propri nonni, che rappresentano un collegamento tra il passato, presente e futuro. 
Da bambino e adolescente, Salvatore ha sempre avuto un rapporto complicato con la sua pelle, da sempre oggetto di discriminazioni. Con il tempo, Salvatore ha imparato ad accettare la propria pelle, iniziando a considerarla un valore aggiunto, una qualità, a rispondere con ironia a tutte quelle “battute” sciocche e cattive delle persone. 
Nel suo libro parla dell’amore a 360°, l’amore dei genitori, di sua moglie Sara e dei suoi bambini, che gli hanno fatto capire l’importanza di essere padre. 
Con “Frammenti di un cuore da cerbiatto”, Salvatore ha imparato a chiedere scusa, a coltivare il valore della speranza e del perdono. 
I temi trattati sono l’amore, l’adozione, il bullismo, i pregiudizi, il rapporto con i genitori, la sclerosi multipla e la riscoperta di sè. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, profondo, diretto e commuovente, in grado di far riflettere il lettore sui sentimenti e su sé stesso. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia vera, profonda e commuovente. 
Ringrazio lo scrittore Salvatore Claudio D’Ambrosio, per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di emozionarmi, di sentirmi forte, proprio come lui. 
Buona lettura 📚!!

“La donna che salvò la bellezza. Storia di Fernanda Wittgens” di Sara Rattaro

Titolo: La donna che salvò la bellezza. Storia di Fernanda Wittgens 
Autore: Sara Rattaro
Illustratore: Carla Manea
Editore: Mondadori
Collana: Contemporanea 
Data uscita: 24 Ottobre 2023 
Età di lettura: da 11 anni 
Genere: Romanzo per ragazzi
Acquista: https://www.ibs.it/donna-che-salvo-bellezza-storia-libro-sara-rattaro/e/9788804782575?lgw_code=1122-B9788804782575&gclid=Cj0KCQjwtJKqBhCaARIsAN_yS_l1csF_fut4Gnc-yXxdHRDEjdtNWFtR2RHhPjSWpR22Iv-g8UIMAKwaArqgEALw_wcB

Li avevo guardati tutti i miei quadri, ed ero rimasta lì, in piedi e immobile, finché le prime luci dell’alba non iniziarono a calmarmi. Sapevo che quello era solo l’inizio e che la guerra sarebbe stata lunga ma io non mi sarei arresa. 
Fu in quel momento che decisi che non avrei permesso alla stupidità e alla cattiveria di certi uomini di distruggere tutta la bellezza che quelle meravigliose opere d’arte, come la Cena in Emmaus del Caravaggio o il Cristo alla colonna del Bramante, sapevano esprimere. 

Il libro racconta la storia di Fernanda Wittgens, la prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera durante il periodo del nazifascismo.
Oltre alla storia di Fernanda, il lettore incontrerà due protagonisti molto importanti: Rachele e Vittorio. Rachele è una ragazzina ebrea, che con la promulgazione delle Leggi razziali del 1939, è costretta a cambiare tutta la sua vita. Rachele non può più andare a scuola, molti amici si allontanano da lei, perché ebrea e considerata “diversa”. 
Ogni giorno dovrà affrontare la paura, il terrore e la fame, causati dalla guerra.
Un giorno, Rachele incontra un ragazzo di nome Vittorio, che le darà il coraggio e la forza per affrontare la situazione.
Vittorio è un ragazzino di quindici anni, suo padre è un fascista molto violento, che pretende lavori alla Pinacoteca di Brera, insieme a Fernanda Wittgens. Fernanda amava l’arte e la bellezza sin da bambina, grazie a suo papà che ogni domenica la portava al museo. 

La bellezza me l’ha mostrata, per primo, mio padre. Lo faceva ogni domenica quando ci trascinava tutti in un museo. […]
<<La bellezza è il nutrimento dell’anima>> ci disse. 
<<Che cosa vuol dire papà?>> risposi io osservando l’immagine di un uomo sdraiato che sembrava stesse dormendo. […]
Io rimasi lì, immobile a fissare quell’immagine perché non riuscivo a staccarmi. Fu mio fratello a trascinarmi via, altrimenti, mi disse, sarei rimasta lì per sempre.
E in un certo senso è stato così.

Fernanda è riuscita a fare della sua passione, il suo lavoro, diventando la prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera. Da vera appassionata della bellezza, decide di salvare dai bombardamenti tutte le opere d’arte conservate nei musei milanesi, grazie all’aiuto di Vittorio. 
Insieme a Vittorio riusciranno a salvare molti quadri, ma anche amici, conoscenti e familiari ebrei, costretti a scappare per salvarsi la vita. 
Fernanda è una donna molto coraggiosa, che non ha paura dei fascisti, ed è pronta a rischiare la propria vita per cercare di salvare la bellezza dei quadri e degli esseri umani. 

Prima di incontrare Fernanda avevo le idee confuse. E’ stata lei a mostrarmi una via possibile. Poteva chiudersi nel castello dorato dei suoi privilegi e invece si annoda i capelli come può e sale su un camion scomodo, solo per tentare di salvare tutta la bellezza di questo mondo, perché ha capito che anche gli esseri umani sono delle opere d’arte! 

La scrittrice Sara Rattaro con “La donna che salvò la bellezza. Storia di Fernanda Wittgens”, racconta la storia di questa donna, che con coraggio, forza e determinazione ha sfidato il nazifascismo per salvare vite umane e opere d’arte. E’ grazie a lei, se oggi possiamo ammirare la bellezza di molti quadri. 
Il lettore imparerà a conoscere la storia di Fernanda, durante un periodo storico molto difficile, che ha evidenziato la cattiveria degli esseri umani. 
I temi trattati sono la guerra, le discriminazioni, la cattiveria, la povertà, il coraggio, la fame, il nazifascismo e le sue leggi disumane e le opere d’arte in tutta la loro bellezza e unicità.
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, intenso, appassionante e commuovente; il lettore riuscirà a percepire tutte le difficoltà dei personaggi. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle abilità della scrittrice Sara Rattaro di riuscire a descriverli nei minimi dettagli, ma soprattutto di far entrare in empatia il lettore con ognuno di loro. 
Consiglio questo libro a tutte/i i ragazzi, ma anche agli adulti perché è un romanzo adatto a tutti. Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono conoscere la storia di una donna coraggiosa, ma anche a tutti gli appassionati d’arte e di storia. 
Ringrazio la casa editrice Mondadori, per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di rivivere il periodo del nazifascismo e di ripercorrere la storia di Fernanda. 
Un ringraziamento speciale va alla scrittrice Sara Rattaro, per aver creduto in me e avermi trasmesso la sua passione per la scrittura all’Università. Grazie a questo libro ho rivissuto le ingiustizie e le discriminazioni che hanno subito gli ebrei, ma ho anche imparato che in ogni essere umano è racchiusa la bellezza, proprio come ogni opera d’arte. 
E voi conoscete la storia di Fernanda Wittgens? 
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

“Sono venuta a prenderti” di Alessia Figini

Titolo: Sono venuta a prenderti
Autore: Alessia Figini 
Editore: Morellini Editore
Collana: Varianti
Data uscita: 1 Settembre 2023 
Pagine: 320
Genere: Romanzo contemporaneo
Acquista: https://www.amazon.it/Sono-venuta-prenderti-Alessia-Figini/dp/B0C11ZNK8Q

Avevamo escogitato un piccolo trucco perché potessi riconoscerlo subito: indossava sempre qualcosa di rosso, una sciarpa d’inverno, una felpa in primavera, una maglietta oppure un cappellino con la visiera d’estate. Quel segnale mi diceva: sono qui amore mio, sono venuto a prenderti.

La protagonista del libro si chiama Evelyne, una ragazza di ventitré anni molto insicura e fragile. Quando era bambina, aveva avuto la fortuna di avere un bellissimo rapporto con il proprio padre. Ma un giorno, suo padre abbandona lei, suo fratello Manuel e la madre, facendo emergere in Evelyne tutti i sensi di colpa e le insicurezze, che l’accompagneranno per tutto il periodo adolescenziale. 
Evelyne aveva sempre avuto un rapporto difficile e distaccato con la madre, ma con la scomparsa del padre era anche peggiorato. 
Evelyne è cresciuta con le sue insicurezze, creando una barriera, un muro tra lei e il resto del mondo, isolandosi dai suoi coetanei per non rimanere di nuovo ferita. 
Dentro di lei è ancora presente una ferita molto profonda, legata all’abbandono del padre e a volte cercava dei tratti del padre, nelle persone che incontrava. 

La solitudine nella quale cercavo conforto si era però rivelata un arma a doppio taglio: se da un lato mi preservava dalle delusioni di eventuali fallimenti nei rapporti interpersonali, dall’altra scavava indisturbata nell’animo, creando uno spazio vuoto e silenzioso dove il rumore dei miei ricordi aveva un’eco assordante.

Evelyne era stata ferita non solo dal padre, ma anche dalla sua migliore amica Chiara; da quel momento non era più riuscita ad avere un’amica al proprio fianco. Finché non si ritrova a dividere l’appartamento, con due ragazze molto stravaganti: Rossella e Tiziana.
Rossella e Tiziana riusciranno ad abbattere il muro di Evelyne, creando un bel rapporto d’amicizia. 
Il giorno dell’esame di diritto privato, Evelyne incontra un ragazzo di nome Omar, che si insinuerà nei suoi pensieri.
Per la prima volta Evelyne, non riesce ad arrestare i propri pensieri e decide di lasciarsi andare… ma il dolore della perdita del padre si insinua nella sua mente alla prima difficoltà e dovrà decidere che cosa fare, lasciarsi sopraffare dal dolore o vivere la propria vita? 

Quando avrei smesso di cercare papà nelle persone che incontravo? 
Quando avrei accettato il fatto che non sarebbe più tornato da me?

La scrittrice Alessia Figini dopo “La luce all’improvviso”, pubblica il suo secondo romanzo “Sono venuta a prenderti”, creando una storia profonda, in cui la protagonista cercherà di ricordare la propria infanzia e gli abbracci del padre. 
Il lettore si ritroverà a compiere un viaggio introspettivo, alla ricerca della propria bambina/o, che è presente in ognuno di noi. 
I temi trattati sono l’abbandono, il rapporto tra fratelli e genitori, l’omosessualità, la droga, le insicurezze, le fragilità, il passato, l’amicizia e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, armonico e pieno di emozioni, in grado di far commuovere il lettore. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle abilità della scrittrice Alessia Figini di inserire molte descrizioni e stati d’animo dei personaggi. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono ritrovare la strada di casa, l’odore degli abbracci dei propri genitori. 
Ringrazio la casa editrice Morellini Editore, per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di immedesimarmi nella protagonista, tanto da percepire il dolore per l’abbandono del padre. 
Colgo l’occasione per congratularmi con la scrittrice, Alessia Figini per essere riuscita a raccontare una storia profonda, emozionante e ben costruita nei minimi dettagli. 
Come è stata la vostra infanzia? 
Che rapporto avete avuto con i vostri genitori e fratelli?
Fatemelo sapere nei commenti, 
Buona lettura 📚📚!!

“Verso la fine del mondo” di Vincenzo Fabaro

Titolo: Verso la fine del mondo
Autore: Vincenzo Fabaro 
Casa Editrice: Readaction 
Collana: Ecuba 
Data uscita: 25 Luglio 2022
Pagine: 156
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.amazon.sg/Verso-fine-del-mondo-Italian/dp/B0B6XMWWSS

Ho cercato più volte nella vita di essere un faro, per la mia famiglia, per gli amici, per mio nipote, ma forse sono stato arrogante o presuntuoso nel paragonarmici. In fin dei conti, alla fine del viaggio, mi sento più come una barchetta sballottata dalle onde, senza avere idea di dove mi condurranno le acque tumultuose che attraverso. 

Il protagonista del libro si chiama Federico Spena, è uno scrittore di trentasette anni, a cui viene diagnosticato un tumore al cervello all’inizio del libro. Da questo momento, Federico si pone tante domande sulla vita, cercando di capire il senso della morte e della sua esistenza. 
Federico decide di non sottoporsi alle terapie, ma anche di non comunicare ai propri cari, la sua terribile malattia e di partire per Finisterre. 
Finisterre è un paesino nel nord della Spagna, dove Federico trascorrerà i suoi ultimi mesi di vita. A Finisterre incontrerà una serie di persone, che si riveleranno fondamentali per trascorrere i suoi ultimi mesi, riuscendo a dare un senso alla sua esistenza. 

Fermati un attimo, pensa a cosa ami, nella vita, e prova a fare qualcosa che abbia a che fare con quello. In questi ultimi giorni ho imparato quanto sia privo di senso dedicarsi al lavoro e al guadagno e mettere da parte noi stessi, i nostri sogni, la nostra essenza. 

Lo scrittore Vincenzo Fabaro con “Verso la fine del mondo”, racconta una storia molto toccante e commuovente dall’inizio alla fine del romanzo. 
I temi trattati sono la malattia, la morte, i turbamenti emotivi, i legami famigliari, le religioni e il senso della vita. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, anche se ogni parola fa scatenare una serie di emozioni molto forti, che potrebbero far destabilizzare un lettore vulnerabile e fragile. 
Il protagonista è strutturato bene, si percepisce tutta la sua frustrazione, il dolore, i turbamenti emotivi, che lo portano ad allontanarsi da tutti i suoi cari. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che si pongono domande sulla vita, a chi deve prendere delle decisioni forti e non ha il coraggio. 
Ringrazio lo scrittore Vincenzo Fabaro per avermi inviato il suo libro, che mi ha destabilizzato emotivamente per i temi trattati, è stato come ricevere un pugno nello stomaco, doloroso, imprevedibile, ma capace di far riflettere sul significato della vita. 
Buona lettura!!

“Una piccola formalità” di Alessia Gazzola

Titolo: Una piccola formalità 
Autore: Alessia Gazzola
Casa Editrice: Longanesi 
Collana: La Gaja scienza 
Data uscita: 29 Agosto 2023
Pagine: 304
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.amazon.it/Una-piccola-formalità-Alessia-Gazzola-ebook/dp/B0C8167126?ref_=ast_author_mpb

In me vive una giornalista, comunque. La curiosità è la mia seconda pelle. 
E si prova una sensazione strana a ricevere un pacco sorpresa, una sottile eccitazione. Mio padre ha liquidato la cosa sotto la spinta di una componente affettiva, e vuole che faccia altrettanto. Ma io quella componente affettiva non ce l’ho, non potrei averla verso uno zio che di fatto non ho mai veramente conosciuto. 
E c’è qualcosa che comunque mi intriga nella risolutezza con cui mio padre vuole lasciarsi alle spalle la faccenda. 
Perché si è sempre evitato di parlare di questo zio, confinandolo ai margini delle nostre vite come un fantasma?

La protagonista del libro si chiama Rachele Bragranza, vive a Milano e scrive per una rivista di moda che si chiama “Chic&Glam”. Lo zio Massimo è morto e le ha lasciato un’eredità, di cui non conosce con esattezza le cifre e/o gli immobili. Suo padre, desidera che Rachele rifiuti l’eredità a scatola chiusa, ma in Rachele è racchiuso lo spirito e la curiosità da giornalista, che la porta a interrogarsi e informarmi su questa “strana” eredità. 
Dato che Rachele non conosce le materie giuridiche, si rivolge a un suo vecchio compagno di classe del liceo, di cui aveva un basso giudizio e stima, di nome Manfredi Malacarne. 
Manfredi anche se adesso ha trent’anni, continua ad essere un uomo molto affascinante, che esercita la sua professione da notaio in maniera impeccabile. Rachele rimane molto stupita dall’atteggiamento e dal fascino di Manfredi, che decide di aiutarla a risolvere il mistero dell’eredità. 
Manfredi, oltre ad aiutarla con l’eredità, farà capire a Rachele il significato di essere libera, di godersi ogni sensazione, emozione, soprattutto adesso che si è lasciata con Alessio. 
Rachele e Alessio erano fidanzati dai tempi del liceo, ma il loro rapporto era sempre stato molto strano, unito dall’amicizia. Rachele dovrà fare i conti con la verità, riuscendo a scoprire una parte di sé che non conosceva, pur rimanendo molto legata ad Alessio. 
Rachele scoprirà che dietro a una formalità, come l’eredità dello zio, si nascondono molti sbagli e il passato della sua famiglia. Lo zio Massimo a modo suo, avendo commesso molti sbagli, quando capisce che sta per morire cerca di recuperare tutti i suoi errori, anche quelli degli altri. 
Rachele accetterà l’eredità dello zio Massimo? 
Che cosa erediterà? 
Che cosa nasconde l’eredità? 

La scrittrice Alessia Gazzola con “Una piccola formalità”, ha creato una nuova protagonista di nome Rachele, che scoprirà i segreti della sua famiglia. Il lettore si ritroverà ad indagare insieme alla protagonista, rimanendo avvolto nel mistero e nella storia. 
I temi trattati sono i rapporti famigliari, i segreti, l’amore, i titoli nobiliari, l’amicizia, la passione, la delusione, il giornalismo, la moda, l’eredità e la speranza. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, fluido, arricchito da alcuni flashback che permettono di rendere la storia più movimentata e di conoscere il passato dei protagonisti. 
I protagonisti sono strutturati bene, grazie alla bravura della scrittrice Alessia Gazzola di descrivere nei minimi dettagli i sentimenti dei personaggi, inserendo anche il loro lato psicologico. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono una storia piena di mistero, ma anche d’amore e di strani rapporti famigliari. Consiglio questo libro a tutte/i coloro che conoscono lo stile unico della scrittrice, perché le sue protagoniste sono molto simpatiche e descritte bene. 
Il lettore imparerà a conoscere la protagonista Rachele, una ragazza dal cuore d’oro, molto coraggiosa e determinata, che vuole trovare un’amore che la travolga. 
Ringrazio la Casa Editrice Longanesi per avermi inviato la copia digitale del libro, è sempre un onore poter collaborare con una casa editrice seria e affidabile come la vostra. 
Buona lettura 📚!!

“La magica collezione” di Emilio Longhena

Titolo: La magica collezione 
Autore: Emilio Longhena 
Casa Editrice: Abra Books Narrativa
Data uscita: 1 Gennaio 2021
Genere: Romanzo contemporaneo 
Pagine: 232 
Acquista: https://www.ibs.it/magica-collezione-libro-emilio-longhena/e/9788855021975

Mattia rimane in piedi, si accende una sigaretta e scruta ancora, ad una ad una, le maschere. Lentamente la paura allenta la sua morsa e il ragionamento razionale si fa strada: dai, le maschere non possono parlare! E’ stata tutta una suggestione della mente, dovuta ad un accumulo di tensione. 

Il protagonista del libro si chiama Mattia Riposti, ha quarant’anni e vive a Roma, è un professore universitario di antropologia e storia. Mattia è un professore molto amato dai suoi studenti, ogni lezione è costruita alla perfezione in modo da catturare l’attenzione dei suoi alunni. 
Molti anni fa, durante una conferenza aveva conosciuto una ragazza di nome Cristina, che era rimasta affascinata dalle doti comunicative e dalla bellezza di Mattia, al punto da diventare sua moglie. 
Mattia Riposti oltre ad essere un affasciante professore, colleziona le maschere africane, che custodisce gelosamente in una stanza allestita nei minimi dettagli. 
Solitamente, Mattia si ritrova ad ammirare le sue bellissime maschere nei momenti liberi, ascoltando della musica o ritrovandosi a suonare il tamburo, per cercare di sentirsi il più vicino possibile alle sue maschere. 
Un giorno, mentre Mattia si ritrovava a Firenze per una conferenza, incontra per caso una sua vecchia amica di nome Marta, che lo convince ad assistere all’asta nei pressi della villa del conte Lorandini. 
In quest’asta, Mattia si aggiudica due bellissime maschere, che arricchiranno la sua collezione.

Rappresentano due volti dai lineamenti molto marcati con bocche enormi: l’una sorridente, l’altra atteggiata ad un ghigno sinistro. Una completamente bianca, l’altra nera. Il maschile e il femminile? Mah…
La sua cultura in materia, sebbene notevole, non gli è d’aiuto, comunque rimane letteralmente ammaliato dalle due maschere. 

Una volta rientrato a Roma, il suo rapporto con Cristina procede come al solito, lei è sempre impegnata nel suo atelier e lui, con le sue lezioni e studenti. Un giorno, il professore sceglie tra i suoi allievi, un gruppo di ragazzi/e per svolgere una prestigiosa ricerca sulla civiltà Yoruba, che avrebbe garantito il prestigio dell’Ateneo. Tra questi ragazzi, partecipa al progetto una ragazza, di nome Rachele Follani. 
Tra Mattia e Rachele nasce uno strano rapporto, una sintonia e alchimia tra la passione della storia e delle diverse culture. 

Trascorrevano tutto il pomeriggio a chiacchierare di vari argomenti. Mattia con Rachele ha ritrovato il piacere leggero del discorrere; con lei può parlare di tutto, sempre con la certezza di essere capito. Tra loro c’è una sorta di affinità elettiva, un sottile filo di seta, che sembra unirli anche quando, su alcune tematiche, i pensieri diventano divergenti. 
Il loro dialogo vive di ascolti, attese e proposte, che si armonizzano in un balance perfetto. 

Dopo una brutta discussione con sua moglie Cristina, Mattia si rifugia nella stanza dove conserva le sue maschere, per cercare di rilassarsi. Mentre la musica ricopre ogni angolo della stanza, Mattia sente delle strane voci provenire dalle maschere africane. 
Come è possibile? 
Che cosa è successo? 
Come mai Mattia sente parlare le sue maschere? E’ occulto o pazzia? 

Lo scrittore Emilio Longhena, dopo “Schegge di musica”, “Spiriti liberi vagabondi”, con “La magica collezione” pubblica la sua terza opera letteraria. 
“La magica collezione” è un libro che racconta la storia di un professore di quarant’anni, che si ritrova a sentire delle strani voci provenire dalle maschere africane. Mattia Riposti è sempre stato una persona molto equilibrata, razionale, che ha sempre dubitato della magia, ma a un certo punto della sua vita si ritroverà a mettere in dubbio qualsiasi certezza.

I temi trattati sono la società, l’amore, le apparenze, i tradimenti, le culture, la mente e ogni aspetto psicologico, ma anche gli interessi di una persona a discapito di un’altra. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, armonico; ogni parola non è casuale, ma entra nel cuore del lettore sin dalle prime pagine. 
“La magica collezione” non è solo un romanzo contemporaneo, è un libro che racchiude molti aspetti psicologici importanti, oltre a far compiere molte riflessioni sull’animo umano al lettore. 
I personaggi sono strutturati molto bene, grazie alle abilità dello scrittore di creare una storia unica, in cui ogni personaggio è legato all’altro, avvolgendo il lettore nel mistero… fino ad arrivare ad un intenso e bellissimo finale!!
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano immergersi in un libro dai risvolti psicologici, ma anche a chi vuole compiere un viaggio alla ricerca della verità. 
La verità può assumere diversi significati, anche al limite della razionalità. 
Ma che cosa è veramente la verità? 
Ringrazio lo scrittore Emilio Longhena per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di amare e di emozionarmi in ogni singola pagina, ma anche di affezionarmi al protagonista Mattia. 
Buona lettura 📚📚!!

“All’ombra della Grande Quercia” di Christian Malvicini

Titolo: All’ombra della Grande Quercia
Autore: Christian Malvicini 
Casa Editrice: Indipendently Published 
Data uscita: 29 Aprile 2022
Pagine: 183 
Genere: Romanzo di formazione 
Acquista: https://www.amazon.it/Allombra-Grande-Quercia-Christian-Malvicini/dp/B09YRQ5R8N

Tutto sembrava uguale a prima, ma c’era qualcosa di diverso in quella scena così familiare. E non era stata la Grande Quercia o il sorgere del sole ad essere diverso dal solito, ciò che c’era di diverso erano gli occhi con cui stava guardando. Il peso che aveva in petto era sparito. Lui era cambiato. Finalmente si sentiva libero da un peso che si era sempre voluto tenere dentro.
Era stata una liberazione. 
Una liberazione di sé stesso. 

I protagonisti sono tre ragazzi: Saverio Colombo, Guido Archetti e Beatrice Boneschi. Ognuno di loro ha una vita diversa, ma un giorno le loro strade si sono unite a causa di un brutto incidente stradale. 
Guido Archetti era riuscito a tirare fuori dalla macchina un ragazzo, di nome Dante Soldini, grazie all’aiuto di Saverio. L’incidente era stato provocato a causa di un malore, da una ragazza di nome Silvia, la migliore amica di Beatrice. 
Guido, Saverio e Beatrice si ritroveranno in ospedale, ma anche in mezzo alla natura, dove si trova una Grande Quercia maestosa. 
La Grande Quercia rappresenta l’elemento centrale della storia, in cui ogni personaggio si ritrova a pensare ai suoi problemi, ad un passato doloroso alle spalle, che rischia di compromettere anche il futuro. 

Il mondo non guarda in faccia a nessuno, buoni o cattivi…è il modo con cui questo mondo è giusto ed equo con tutti. Di fronte alla morte siamo tutti uguali. 

Beatrice Boneschi si ritrova a dover superare il tradimento del suo ragazzo, mentre Saverio deve affrontare le conseguenze delle proprie scelte. 
Il personaggio di Guido è rimasto “incatenato” in un vortice, che lo ha portato a compiere delle scelte, finendo per annullarsi completamente. Guido cerca di soffocare il suo dolore nell’alcool e nelle sigarette, convinto che distruggere la propria vita sia l’unica strada. 

Quante cose nella sua vita, non aveva voluto accettare? Molte. Troppe, forse. Proprio per quella ragione, era diventato un ubriacone. Per alleviare il peso di cose che non voleva accettare. 
Di cose che pesavano sulla sua esistenza. 

Ma l’incidente cambierà totalmente la vita di Guido, ma anche di Saverio e Beatrice, riuscendo ad affrontare i propri problemi e a far luce sul loro passato. 
Riusciranno ad imparare ad amarsi? 
Riusciranno a cambiare la loro vita?

Lo scrittore Christian Malvicini con “All’ombra della Grande Quercia”, racconta una storia di tre ragazzi, che si intreccia ai piedi della Grande Quercia. Il lettore si ritroverà a scoprire ogni carattere, ogni storia dei personaggi, finendo per compiere un viaggio introspettivo di sé stesso. 
Ogni capitolo è caratterizzato da pensieri molto profondi, diretti che hanno l’obiettivo di far riflettere il lettore. 
I temi trattati sono i traumi, i pregiudizi, la riscoperta di sé, i tradimenti, la fotografia, l’amore e la Grande Quercia, il luogo in cui i protagonisti si sentono al sicuro e protetti. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, semplice, piacevole e diretto, riuscendo a trasmettere al lettore la sensazione di pace e di liberazione della Grande Quercia. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni di ognuno di loro, che permettono di far conoscere il loro punto di vista al lettore. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che hanno bisogno di un libro che trasmetti positività, a chi vuole emozionarsi e riflettere su sé stesso. 
Ringrazio lo scrittore Christian Malvicini, per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, curata nei minimi dettagli,  che mi ha permesso di riflettere molto su me stessa e di imparare ad amarmi giorno dopo giorno, in modo da instaurare dei legami solidi con le persone. 
Buona lettura 📚📚!!