“La signora del Neroli” di Chiara Ferraris

Titolo: La signora dei Neroli 
Autore: Chiara Ferraris 
Casa Editrice: Piemme 
Collana: Original Tascabili Piemme 
Data uscita: 24 Giugno 2025 
Pagine: 448 
Genere: Romanzo contemporaneo 

La vecia ha predetto la gelata o, meglio ha predetto che l’annata non sarebbe stata buona. 
Lei sa capire gli eventi. Non in maniera precisa, più che altro sono indicazioni. In tanti si rivolgono a lei, per farsi togliere il malocchio o farsi leggere la mano, e tutti credono che dica la verità.
Io, invece, l’ho sempre guardata con sospetto. Neanche volevo che leggesse, la mia mano, quella sera, alla festa di fine raccolta. […] 
La donna ha afferrato il mio palmo, l’ha osservato con scrupolosità, ha strizzato gli occhi e le rughe si sono centuplicate sulla sua fronte. Poi con un dito ha cominciato a seguire una linea, sfiorando appena la pelle con l’unghia. 
Solletico. 
Voglia di ritrarre la mano e ridere. 
<<Una frattura>> ha detto, indicando un punto preciso, che ho osservato senza capirci niente. <<Una frattura che spezza ogni legame con il passato.>> 
Non sembrava una bella notizia, detta così. Ma era difficile intuire se fosse presagio di una sorte cattiva, la vecia non ha aggiunto una parola e la sua espressione è rimasta imperturbabile come in ogni altra occasione. 
Ho guardato il punto che mi ha indicato e no, non ci ho visto nulla di strano. 
Anche oggi osservo quel punto. 
Tutto il mio destino è racchiuso nei miei palmi. Lo so benissimo, questo. Ma non scritto su una linea che si spezza. Non credo a queste sciocchezze, sono solo superstizioni. Credo nelle mie mani, perchè sanno fare bene il loro lavoro e perchè sono operose. 
Per nessun altro motivo.

La narrazione del libro si svolge a Vallebona, un paesino sul litorale al confine tra Italia e Francia, conosciuto da tutti per i suoi profumatissimi e pregiati alberi d’arancio amaro.
Immaginatevi, delle terrazze vastissime, che si arrampicano sulle colline, dove spiccano gli aranci… Lasciatevi travolgere dal profumo dei fiori d’arancio, con la loro fragranza dolce, floreale e leggermente agrumata!! 

Il nostro villaggio non è molto distante dall’aranceto e, per la strada, ci andiamo a unire alle raccoglitrici che arrivano da villaggi più lontani, addirittura qualcuna dal Piemonte. Ci sono anche molti uomini, qualche ragazzo. 
Mi avvicino a un gruppetto di mie coetanee. Non esiste momento migliore per dare uno sguardo ai giovanotti degli altri paesi, imbastire qualche conoscenza da approfondire durante la raccolta e, eventualmente, da concretizzare alla raccolta successiva. I matrimoni, da queste parti, nascono tutti così: allo sbocciare dei fiori d’arancio, sotto le fronde degli alberi, nel giro di una quindicina di giorni. Se le famiglie sono d’accordo, saranno i padri, poi, ad accordarsi, ma rimane nell’aria l’idea che una simpatia sorta durante la raccolta non possa che essere propizia. 

La protagonista del libro si chiama Emma, una raccoglitrice che insieme alle sue sorelle, porta avanti le tradizioni di famiglia. La madre di Emma, proprio come lei, era una raccoglitrice molto brava, grazie alle sue mani piccole che le permettevano di raccogliere velocemente e con delicatezza, i fiori d’arancio senza rovinarli. 
Emma ha ereditato dalla madre le mani piccole, di cui è orgogliosa e che la fanno essere un’ottima raccoglitrice. Ma Emma, non ha solo le mani piccole, ma è anche molto intelligente e svelta, in grado di raccogliere con agilità e precisione i fiori d’arancio. 
La sorella maggiore di Emma, Bianca, si è sposata da neanche un anno con un ragazzo di nome Giuseppe e presto diventeranno genitori. Solitamente, era Bianca a selezionare le sorelle con maggiori capacità per la raccolta, ma adesso, questo compito così gravoso e difficile, spetta ad Emma. 
Emma deve scegliere quali delle sue sorelle tra Elisabetta, Iolanda, Amelia e Tea, parteciperanno alla raccolta. Non è facile né piacevole scegliere, ma ormai Emma è cresciuta ed è pronta ad assumersi questa nuova responsabilità. 

Raccogliere fiori d’arancio è un privilegio. La famiglia di mia madre lo fa da generazioni e continueremo a farlo finché ci saranno figlie femmine con le mani piccole. 

Elisabetta è più piccola di un anno rispetto ad Emma, ma ha ereditato dal padre le mani tozze ed Emma, decide che sua sorella sarà una raccoglitrice, ancora per un anno per la pace familiare, visti i continui litigi tra loro due. 
Anche Iolanda e Amelia quest’anno saranno raccoglitrici, mentre Tea, è ancora piccola e si limiterà ad aiutare a dividere i fiori dai rametti. 
Emma e le sorelle arrivano nella tenuta dei Fontana, una famiglia benestante, conosciuta per i suoi fiori d’arancio, usati in pasticceria, ma anche il neroli, un’essenza molto pregiata impiegata in profumeria. 
Emma e la sua famiglia, lavorano da anni per i Fontana, e conosce bene ognuno di loro: da Tancredi a sua moglie Giulia, che gestiscono l’attività e la madre Viola, una signora anziana che partecipa attivamente alla raccolta. 
Mentre Emma, posizionava i teli sotto gli alberi d’arancio, aveva notato un fiore schiudersi e lo aveva immediatamente comunicato alla signora Viola, che aveva il compito di iniziare la raccolta. 
Emma si inebria del forte aroma dei fiori, macchia le dita dell’olio profumato che la famiglia Fontana distilla, compie ogni gesto con rigorosità. 
Durante la raccolta, Emma incontra Domenico, il figlio dei signori Fontana, che sin da bambina l’ha sempre tormentata con scherzi e giochi e ora, invece, sembra volerle stare vicino per altri motivi. 

Sorrido imbarazzata, e intanto mi domando se queste siano le promesse che si scambiano tutte le coppie quando si comincia a parlare di matrimonio. Anche Bianca ha sentito le stesse parole? E cosa significano?
In cosa risiede, davvero, questa felicità? 
Io, se penso alla felicità, penso alle zagare appena schiuse, al loro profumo che invade le cantine con un’intensità tale da nauseare, far girare la testa, penso ai bocchettoni d’acqua ai fiori d’arancio, l’aiga de sicure de sitrun, come la chiamiamo a Vallebona, pronta per essere venduta nelle pasticcerie. Penso agli alberi da curare, ai teli di stoffa bianca che vengono stesi al sole, e poi lavati e ripiegati, penso ai dolci preparati con l’acqua, al gusto che hanno, un amalgama impastato con la fatica delle raccoglitrici.

Ma Emma ha un legame viscerale con gli aranci, non è disposta a rinunciare al suo compito di raccoglitrice, neanche per l’amore. 
Durante la raccolta, Emma propone alla signora Viola di produrre lo sciroppo di rose e grazie a quest’idea, la famiglia Fontana, inizierà questa nuova attività, affidando proprio alla protagonista il lavoro. 
Nel mentre, il signor Tancredi, ha allontanato il figlio Domenico, per il suo temperamento e la capacità di allontanare i migliori istitutori. Domenico, in quanto futuro erede dei Fontana, deve studiare in collegio e imparare a gestire l’attività di famiglia. 
Emma si ritroverà con il cuore spezzato, ma nella sua terra, con i suoi fiori d’arancio e una nuova attività, riuscirà a colmare il distacco con Domenico. 
Mentre Emma si trova dai Fontana, arriva un ospite inatteso: Giordano, nipote di Tancredi e cugino di Domenico, viene da Torino dove ha studiato per molti anni per diventare avvocato. 
Giordano è molto diverso da Domenico, ha un passato molto difficile e conosciuto da tutti gli abitanti di Vallebona, ma ha avuto la fortuna di ricevere il sostegno di Tancredi e della moglie Giulia. 
E’ così che Emma, inizierà a provare qualcosa per Giordano, un sentimento nuovo e che non aveva mai provato, nemmeno per Domenico. 
Ma Giordano vive a Torino, una città diversa da Vallebona e Emma non vuole rinunciare a essere una raccoglitrice, non vuole rinunciare ai suoi fiori d’arancio. 
Che cosa accadrà tra Emma e Giordano? 
E se, dovesse ritornare Domenico? Che cosa proverebbe Emma? 

Vorrei concludere che non ho altro. Che i fiori d’arancio sono tutto ciò che ho. Che se sono qualcuno, per i Fontana, per la mia famiglia, per la gente del paese, è solo perchè faccio questo. Se non avessi questo, sarei una come tante altre, la mia vita sarebbe insignificante. Mi giro a guardarlo. Come posso spiegare a quest’uomo, istruito e colto, che ha studiato con i migliori precettori a Torino, che conosce la città, i luoghi più prestigiosi, che probabilmente ha conoscenze nelle sfere più alte della società, come faccio a dirgli che queste piante intorno a noi sono tutta la mia vita?
Aspetto la raccolta tutto l’anno, vivo in funzione del periodo dei fiori e quando tutto finisce la mia vita sembra rinchiudersi su sé stessa, tornare piccola, minuscola un granello di sabbia in una spiaggia immensa. 

<<Questo mi rende libera. E mi rende diversa.>> Riabbasso lo sguardo che fino a ora ho tenuto incollato al suo. 
<<Anche ai suoi occhi>> 
Giordano si avvicina di volata e mi afferra il volto tra le mani. 
<<Non sa quanto.>>
Poi ci baciamo.

La scrittrice Chiara Ferraris dopo il successo del suo primo romanzo “L’impromissa”, semifinalista al John Fante Opera Prima 2020 e finalista al Premio Letterario Città di Rieti, e di “Anime Qualunque” (Sperling & Kupfer, 2022) e “Lady Montagu. Le cicatrici del cuore” (Morellini Editore, 2023), torna in libreria con “La signora del Neroli”. 
“La signora del Neroli” è un romanzo familiare, ambientato sul litorale ligure, che racconta la storia di una grande donna: Emma. Emma è una donna intelligente, coraggiosa, disposta a tutto per difendere la sua terra e il suo lavoro che ama, anche a sacrificare l’amore. 
La scrittrice Chiara Ferraris, racconta una storia di rivalsa e di affermazione, evidenziando le difficoltà di una donna per emergere e far valere i propri diritti e passioni. 
I temi trattati sono i rapporti familiari, le amicizie, l’amore, la violenza sessuale, l’emancipazione femminile, l’America e l’immigrazione, il coraggio, la raccolta e la produzione dei fiori d’arancio. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, magistrale, emozionante e ogni parola esprime una figura poetica, un colore, un profumo che si insinua nella mente del lettore e gli fa immaginare ogni scena.
I personaggi sono strutturati molto bene, dalla protagonista ai personaggi secondari, ma fondamentali per lo sviluppo della storia. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere una storia emozionante, struggente e appassionante, di una donna che ama il suo lavoro e non è disposta a sacrificarlo per l’amore. 
Consiglio questo libro anche a tutte/i coloro che amano le storie familiari, a chi desidera visitare Vallebona e sentire il profumo dolce e agrumeto dei fiori d’arancio. 
Buona lettura 📚📚!!

“Ne plus Jamais. Un’anima dipinta” di Samanta Fugazza

Titolo: Ne plus Jamais. Un’anima dipinta 
Autore: Samanta Fugazza 
Casa Editrice: Independently published 
Data uscita: 30 Gennaio 2025 
Pagine: 446 
Genere: Romanzo rosa

Quando le anime gemelle si trovano, non si lasciano mai più. Ne plus jamais, mon amour. 

Se non hai ancora letto “Jamais. Mai senza me. Per sempre insieme a te”, il primo volume, puoi recuperare qui la recensione: https://deborahcarraro97.com/2024/02/10/jamais-mai-senza-me-per-sempre-insieme-a-te-di-samanta-fugazza/

Con “Jamais. Mai senza me. Per sempre insieme a te”, ci siamo emozionati con la bellissima storia d’amore tra Juliette e William, una storia d’amore tragica, proprio come quella di Romeo e Giulietta ma ambientata ai giorni nostri. 
Juliette ha imparato a conoscere l’amore grazie a William, ma a volte il destino è beffardo e crudele, pronto a rovinare ogni cosa. Juliette deve superare la morte di William, causata da un brutto incidente stradale, che ha distrutto il loro amore. 
Cosa accadrà in “Ne plus Jamais. Un’anima dipinta”? Continua a leggere per scoprirlo!!

A tre anni di distanza dall’incidente, Juliette continua a vivere sospesa tra passato e presente, senza riuscire a superare il lutto del ragazzo che amava. L’unica cosa, che assorbe completamente i suoi pensieri è il lavoro. 
Juliette era riuscita a terminare la laurea triennale e poi, aveva frequentato il master in Creative Direction for the Performing Arts. E’ così, che durante uno stage, aveva incontrato Noémi, proprietaria di una delle agenzie artistiche parigine più quotate, nonché suo capo. Noémi ha piena fiducia in Juliette, le affida un incarico molto prestigioso: organizzare la prossima mostra della galleria Grandier. 
Ma non sarà così semplice, perchè prima di organizzare la mostra, Juliette dovrà convincere Monsieur Grandier, che a differenza di sua sorella, non desidera affidare l’incarico a nessuna agenzia. 
Ma Juliette è determinata a dimostrare a Monsieur Grandier, le grandi strategie di marketing dell’agenzia Marie Antoinette per cui lavora. 
Dopo una scortese conversazione telefonica con Monsieur Grandier, Juliette lo incontra personalmente per spiegargli le sue idee. E’ così che Juliette, scopre che Monsieur Grandier è Samael, il ragazzo che tre anni fa aveva incontrato in piscina, il ragazzo che custodisce il cuore del suo William. 

La mia ossessione porta il nome di Samael, la persona che sono quasi sicura custodisca il suo cuore. L’immagine della cicatrice sul suo petto è un tarlo che mi buca la mente, nonostante gli anni trascorsi dallo scontro avuto in piscina con lui. I suoi occhi neri come l’abisso e il tono canzonatorio delle sue parole, “Fai attenzione a come nuoti, piccola sirena”, sono un ricordo fisso nelle mie giornate. E’ fallito il tentativo di approfondire la sua conoscenza, non saprei come rintracciarlo, e questo rende la mia sopravvivenza ancora più amara. 

Juliette vuole conoscere meglio quel ragazzo, inizierà a frequentarlo sempre più spresso, iniziando a provare qualcosa per lui. 
Ma ciò che prova è reale? 
I sentimenti che prova Juliette, sono per William o per Samael?
Juliette è in crisi, si ritrova imprigionata in una lotta molto difficile e complicata tra cuore e mente. 
Chi avrà la meglio? 
Riuscirà Juliette a elaborare il suo lutto e a riprendere in mano la sua vita? 

Il passato è sempre pronto a bussare e a presentarci il conto. Sta a noi decidere quanto e se aprirgli la porta. […]
Sono un uomo che ama l’arte e sa riconoscere le opere preziose e rate. E io ne sto stringendo una tra le braccia, proprio in questo momento…

 

La scrittrice Samanta Fugazza dopo “Jamais. Mai senza me. Per sempre insieme a te”, torna ad emozionare i suoi lettori con il sequel “Ne plus Jamais. Un’anima dipinta”. 
“Ne plus Jamais. Un’anima dipinta”, riporta il lettore a Parigi, la città dell’amore, piena di colori e di bellezze artistiche da mozzare il fiato, dove viva la protagonista Juliette, una ragazza sensibile che dopo la morte del suo ragazzo, vive ancorata nel passato. 
I temi trattati sono la violenza sessuale, il bullismo, le seconde possibilità, l’arte, l’amicizia, il rapporto genitori-figli, il rapporto tra fratelli, la morte, il passato che può condizionare il presente e la vita, che può sorprenderci in modo inaspettato. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, emozionante e commuovente, la scrittrice Samanta Fugazza riesce a descrivere alla perfezione i sentimenti e gli stati d’animo di ogni personaggio coinvolto nella storia, al punto da far affezionare il lettore a Juliette, Samael e Carlotta (fidanzata di Matteo e migliore amica di Juliette). 
Avevo già amato, nel volume precedente, la dolcezza e la sensibilità della protagonista, ma in questo secondo volume, ho potuto conoscere una Juliette diversa, una ragazza che sente di aver perso tutto, anche il suo cuore, che vive nel passato e non riesce a sorridere alla vita. 
Juliette ha la fortuna di poter contare sulla sua famiglia, in questo secondo volume, la protagonista è riuscita a riallacciare il rapporto con il padre Adrien, ma soprattutto ha Carlotta, la sua migliore amica e fidanzata di suo fratello Matteo, che cerca di farle capire l’importanza di vivere e di onorare ogni secondo, ogni minuto e ogni ora la vita. 

Mi stacco da lui e mi accorgo degli occhi lucidi della nonna. Fa sempre così ogni volta che vede me e mio padre insieme e, nonostante siano trascorsi almeno un paio d’anni da quando ho permesso al perdono di restituirmi quel rapporto padre e figlia che prima non avevo mai avuto, lei se ne commuove ogni volta. 
Non è stato un percorso facile, lo ammetto, ma ci abbiamo messo entrambi impegno e volontà affinché i sensi di colpa e il rancore lasciassero il posto all’affetto e alla condivisione delle nostre vite. E’ stata invece un’impresa più ardua riallacciare i rapporti con mia madre e su questo ci sto ancora lavorando. […]
La sua scelta di non svelare la verità sulla violenza da lei subita quando io ero ancora una bambina, è una realtà che non sono ancora riuscita a perdonarle, per lo meno non del tutto. 

I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni inserite dalla scrittrice che permettono al lettore di entrare in empatia con ognuno di loro. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere una storia d’amore, ma anche di lotta e di rinascita. Una storia profonda ed emozionante, che mette in evidenza quanto sia importante vivere senza rimpianti. 
Ringrazio la scrittrice Samanta Fugazza per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di conoscere meglio di Juliette.
Buona lettura 📚📚!!

“Tutta la vita che resta” di Roberta Recchia

Titolo: Tutta la vita che resta 
Autore: Roberta Recchia 
Casa Editrice: Rizzoli 
Collana: Scala Italiani 
Data uscita: 5 Marzo 2024 
Pagine: 400 
Genere: Romanzo contemporaneo

Già poco dopo le undici, la casa al mare degli Ansaldo era silenziosa. Dai bar e i ristoranti degli stabilimenti lungo la spiaggia arrivavano la musica, gli scoppi di risa sguaiate, di tanto in tanto squilli di campanelli di biciclette. 
Stelvio, in attesa di addormentarsi, si lasciava cullare dal respiro discreto di Marisa che, stesa al suo fianco, era caduta quasi subito in un sonno profondo. 
L’ultimo giorno della vita di prima era finito. 

“Tutta la vita che resta” racconta la storia di una famiglia, che dopo una vicenda tragica e dolorosa, ritrova la strada nella forza dei legami. 
La storia inizia a Roma negli anni Cinquanta, con Marisa Ansaldo e Stelvio Ansaldo che si innamorano a poco a poco nella bottega del sor Ettore, il padre di Marisa. 
Prima di conoscere Stelvio, Marisa si era fidata di Francesco, un ragazzo a cui aveva concesso il suo cuore e la sua virtù. Francesco, lavorava come cameriere presso un hotel in Svizzera, ben presto Marisa capì di essere stata un’ingenua a fidarsi di un ragazzo come Francesco. 
Poco dopo, Marisa scopre di essere incinta e i suoi genitori la convincono a fidanzarsi con Stelvio Ansaldo, un ragazzino che il sor Ettore aveva deciso di assumere nella sua bottega. Stelvio è un bravo ragazzo, sincero, discreto, affettuoso e riesce a conquistare il cuore di Marisa in poco tempo. 
Il loro amore è unico, forte, molto simile all’amore raccontato nei film in bianco e nero. 
Ma un evento imprevedibile e traumatico, rovina la quiete e l’amore nella famiglia Ansaldo. 
Come ogni estate, la famiglia Ansaldo si reca in vacanza sul litorale laziale, dove la loro bellissima figlia di sedici anni di nome Betta, viene violentata brutalmente e uccisa. 
La complicità, l’unione e la forza della famiglia Ansaldo vengono distrutti, Marisa e Stelvio sono in pena per la loro figlia persa per sempre. 
Nessuno sa, però, che insieme a Betta quella sera sulla spiaggia, c’era anche sua cugina Miriam. 
Miriam è una ragazza timida e introversa, appartiene alla famiglia Bassevi, molto potente e in vista. I  Bassevi fanno in modo di nascondere e “isolare” la figlia dalle notizie mediatiche sulla morte della cugina Betta. Ma anche Miriam quella notte era stata violentata, e si ritrova a dover affrontare il lutto della cugina e la violenza da sola. 
Il segreto di quella notte con il passare del tempo, è insostenibile come un macigno e Miriam, ricorre alla droga per dimenticare. Miriam è al limite, il dolore che prova è troppo forte e una sera, incontra Leo, un ragazzo di borgata, che porta un raggio di luce nella vita oscura di Miriam.
Miriam e Leo si innamorano, uniti dal dolore e da un passato burrascoso, che rischia di travolgerli. 
Sullo sfondo, il lettore assisterà alle indagini della morte di Betta, con notizie piene di pregiudizi e omissioni, che mostrano Betta come una ragazza facile. 
La morte di una ragazza, il dolore di Miriam e di Marisa, dimostrano al lettore la forza e la cura dei legami familiari. 

La scrittrice Roberta Recchia esordisce con “Tutta la vita che resta”, un romanzo potente, dentro cui si cade senza ritorno. Il lettore si ritroverà imprigionato nella storia, una storia dolorosa, traumatica e allo stesso tempo dolce e coraggiosa, dove la forza dei legami è più forte della violenza e del lutto. 
I temi trattati sono la violenza sessuale, la morte, la droga, la società, i pregiudizi, l’adolescenza, l’omosessualità , l’amore e la forza dei legami familiari. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, semplice, emozionante e doloroso, ogni parola arriva nel cuore del lettore. 
I protagonisti sono strutturati bene, incrociandosi tra di loro in modo naturale, spontaneo, permettendo il corretto funzionamento della narrazione.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un romanzo emozionante, commuovente, che mette in luce la debolezza, la fragilità dell’animo umano e la forza dei legami. 
Buona lettura 📚📚!!

“Le spietate” a cura di Sara Rattaro

Titolo: Le Spietate 
Curatore: Sara Rattaro 
Editore: Morellini 
Collana: Fuori collana 
Data uscita: 14 Giugno 2024 
Genere: Racconti 
Pagine: 176 

<<I guanti neri che coprono le mani dell’accusata vogliono far tacere la sua coscienza!>> aveva tuonato il pubblico ministero durante il processo. 
Lei non sa dire se avesse ragione. Sa solo che da quella notte, li indossa quando mangia, quando lavora a maglia o ricama, anche mentre dorme. Li toglie solo per lavarsi le mani e anche allora evita di guardarle. 

“Le Spietate” è una racconta di dodici racconti incentrati su dodici donne, donne senza scrupoli che hanno ucciso persone, bambini senza remore. 
Le donne menzionate nell’antologia sono: Amelia Dyer, Rina Fort, Irma Grese, Belle Gunnes, Ljudmila Pavličenko, Bonnie Elizabeth Parker, Madame Alexe Popova, Dorothea Puente, Vera Renczi, Caterina Sforza, Mariam Soulakiotis e Giulia Tofana. 
Il lettore si immergerà in ogni racconto che ha l’obiettivo di mostrare la vita di ogni donna, una vita enigmatica, complicata e ingarbugliata. Ogni donna menzionata in questa antologia, racconta le motivazioni che l’hanno spinta a comportarsi in quel modo: chi per vendicarsi di una violenza subita, chi per vendetta, per regolamento di conti o per pazzia. 
Il lettore avrà modo di immergersi nella lettura tra l’oscurità della Londra vittoriana con Amelia Dyer, al terrore nei campi di concentramento con Irma Grese e tante altre storie di donne spietate, che per una serie di circostanze hanno modificato la loro vita e il loro essere. 

Sono stanca di sentire gli occhi di tutti puntati su di me. 
Una volta mi piaceva. 
Quando ero un supervisore anziano nel campo, camminavo lungo il filo spinato, controllando che tutti i detenuti rispettassero le mie regole, che abbassassero gli occhi al mio passaggio, che capissero che noi eravamo gli esseri umani […]

L’antologia “Le Spietate” è stata curata dalla scrittrice Sara Rattaro, ogni racconto è in grado di stupire, affascinare e tenere con il fiato sospeso il lettore. 
I temi trattati sono la crudeltà, il sangue, l’ingiustizia, la violenza, i neonati, i campi di concentramento, la giustizia, l’ingiustizia, il potere, la manipolazione, il tradimento, la criminalità e la forza e determinazione di queste dodici donne che hanno dimostrato di poter spaventare tutti, anche gli uomini. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, affascinante e ipnotico, in grado di insinuarsi nella mente del lettore sin dalle prime pagine. 
I personaggi sono descritti bene, ogni racconto è formato da una biografia che permette al lettore di conoscere qualche informazione sulla protagonista della storia. La narrazione di ogni racconta si alterna tra passato e presente e con numerose descrizioni, che permettono al lettore di entrare in empatia con la protagonista, tanto da giustificare e comprendere alcuni comportamenti criminali. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro che si focalizza sulle azioni spietate, cruente e violente di dodici donne, donne che hanno cambiato la storia. 
Ringrazio la scrittrice Sara Rattaro e la casa editrice Morellini editore per avermi inviato la copia cartacea di questa antologia, che mi ha permesso di conoscere nel profondo la storia di queste dodici donne e di emozionarmi con loro. 
Buona lettura 📚📚!!

“La verità non conta” di Alessandro Quadri di Cardano

Titolo: La verità non conta 
Autore: Alessandro Quadri di Cardano
Editore: Nep Edizioni
Data uscita: 15 Settembre 2022
Pagine: 238
Genere: Romanzo giallo
Acquista: https://www.ibs.it/verita-non-conta-libro-alessandro-quadri-di-cardano/e/9788855002417

C’era qualcosa di strano, d’inusuale: c’era qualcuno nella camera da letto. Che fosse un ladro? Emilio riflette per alcuni secondi: la porta d’entrata era chiusa e non aveva notato nessun segno d’infrazione attraversando il pianterreno. Con precauzione si avvicinò alla porta, senza far rumore, e l’aprì leggermente, trattenendo il respiro. Davanti a lui apparve l’orrore allo stato puro: sua moglie Stefania imbavagliata, era trattenuta alla sponda del letto con delle manette, mentre un uomo, robusto e dalla pelle scura, la stava violentando con impeto.

Emilio Altieri ha una prestigiosa gioielleria nel centro di Milano, ma quel sabato pomeriggio non si sentiva molto bene, a causa dell’eccessivo alcool della sera precedente, presente nel suo corpo. La commessa Clara Petracci, vedendo le sue condizioni, lo invita a rientrare a casa prima dell’orario di chiusura della gioielleria.
Emilio rientra a casa, ma vede la luce filtrare da sotto la porta della camera da letto. Decide di aprire la porta e si ritrova ad assistere ad una scena agghiacciante. Sua moglie Stefania, era imbavagliata e legata alla sponda del letto, mentre un uomo la stava violentando. Emilio non esita nemmeno un secondo, prende la pistola e uccide l’aggressore. Ma l’aggressore si chiamava Abdul, ed era l’amante di sua moglie Stefania.
Ma di chi è la colpa? 
Di Emilio che ha premuto il grilletto o di sua moglie Stefania? 
Perché lo ha ucciso?

Stefania ed Emilio hanno un figlio, che si chiama Luca e vuole fare il giornalista. All’età di vent’anni, Luca si ritrova a scoprire la verità, che gli era sempre stata nascosta da sua madre Stefania, dalla zia e dalla nonna. 
Sua nonna Esmeralda poco prima di morire, rivela a Luca che suo padre Emilio è vivo. Da questo momento, Luca si sente spaesato, non sa più chi sono realmente i suoi genitori e decide che deve indagare per scoprire la verità. 
Ma cosa è la verità? 
Quella raccontata dai giornali e che diamo per scontata? O quella che ha bisogno di essere analizzata nel profondo per farla emergere?

<<Un giornalista non deve solo descrivere i fatti: deve capirli. La nostra professione è purtroppo decaduta orrendamente in questi ultimi anni. Molti cosiddetti “giornalisti”, non sono altro che dei diffusori d’informazioni ricevute da altri: la gente non indaga più, non si chiede più il perché delle cose, non fa altro che prendere materiale preconfezionato dagli uffici stampa o dall’Ansa e sbatterlo in faccia al pubblico, senza una lettura critica, senza chiedersi come siano andate veramente le cose.>>

Lo scrittore Alessandro Quadri di Cardano con “La verità non conta”, unisce l’omicidio e l’inchiesta giornalistica in modo magistrale, catturando l’attenzione del lettore. La narrazione si alterna tra passato e presente; il lettore cercherà di unire ogni dettaglio, ogni tessera del puzzle, che a poco a poco apprenderà nel corso dell’indagine. 
I temi trattati sono l’amore, la gelosia, il rapporto con i genitori, l’inchiesta giornalistica, i sospetti, la violenza sessuale e il significato della verità. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, descrittivo, pieno di suspence che incuriosisce il lettore fino alla fine del libro. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle minuziose descrizioni, inserite da parte dello scrittore. Alessandro ha rappresentato una sorta di spettacolo, in cui ogni personaggio viene manovrato, nell’ombra, tramite un filo come se fosse un burattino. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono un libro pieno di colpi di scena, a chi vuole ritrovarsi ad indagare nell’inchiesta giornalistica insieme al protagonista.
Ringrazio lo scrittore Alessandro Quadri di Cardano per avermi inviato il suo libro cartaceo, che da appassionata di giornalismo ho apprezzato moltissimo, ritrovandomi ad indagare nell’inchiesta insieme a Luca. 
Vi siete mai chiesti che cosa è la verità? 
Avete mai guardato con occhio critico alle notizie che leggete ogni giorno sui giornali? 
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

“Se solo…” di Loredana Crupi

Titolo: Se solo…
Autore: Loredana Crupi
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Collana: Nuove Voci. Strade
Data uscita: 15 Luglio 2022
Pagine: 238
Genere: Romanzo rosa
Acquista: https://p-nt-www-amazon-it-kalias.amazon.it/Se-solo-Loredana-Crupi/dp/8830659800

Ho scritto tutta la notte. Sono riuscita a sconfiggere il mostro. E’ arrivato il momento di vivere e spiegare le mie ali per realizzare i miei sogni. Tracciare con la memoria ogni singolo attimo del mio stupro è stato doloroso. Ho sofferto, ho pianto, ho gridato la mia angoscia ma è sorta una nuova alba e ora ho fatto pace definitivamente con me stessa.

Le protagoniste del libro sono due giovani donne, Alev e Hande che raccontano la propria vita con l’utilizzo della prima persona. 
Alev è appassionata di fotografia, ereditata dal padre e cattura ogni istante con la sua macchina fotografica. 

Grazie al suo primo contratto, compresi che fotografare era anche verità nuda e cruda del mondo che ci circonda e dell’essere umano che lo abita.

Sua sorella Gunes è un’eterna sognatrice, sin da bambina scriveva fiabe, con la sua farfalla Melo, che l’aveva aiutata a superare la timidezza. Alla presentazione del libro di Gunes, Alev conosce Kerem, un bellissimo ragazzo di cui si innamora perdutamente. 

Mi interruppe e, asciugando con una mano una lacrima dal mio viso, mi disse: <<Se sei imperfetta per il resto del mondo, sei perfetta per me. Siamo due pezzi di puzzle mancanti che hanno avuto la fortuna di ritrovarsi e insieme comporremmo una vera opera d’arte. Te l’ho già detto la prima sera. Io non lo so cosa mi sia successo. So solo che ho bisogno di te, di vederti, di sentire il tuo profumo, di accarezzarti e baciarti. 
Voglio ascoltare solo il mio cuore. Sono sempre stato razionale, ho sempre pensato solo al lavoro per rendere orgogliosi i miei genitori, ma ora voglio ascoltare la voce del mio cuore e il mio cuore, mi dice solo Alev.

Mentre Alev viveva la sua storia d’amore alla luce del sole, arriva una notizia che sconvolge completamente tutta la sua vita e le sue certezze. Alev si sente una persona diversa, in colpa per ciò che è accaduto e decide di dedicare del tempo all’associazione “#NONSEISOLA”, che aiuta e protegge giovani donne dopo aver subito una violenza sessuale. 
In quest’associazione Alev conoscerà Hande, una ragazza che ha subito uno stupro da suo zio e cerca di trovare un po’ di pace e serenità. 
Alev e Hande diventeranno amiche, riuscendo a sostenersi a vicenda e alla ricerca della propria fiducia di sé stesse. 

Ripenso a tutto quello che abbiamo passato e perso e mi rendo conto che, nella vita, niente e nessuno si perde davvero, basta scavare a fondo nella propria essenza per ritrovare davvero sé stessi.

La scrittrice Loredana Crupi con “Se solo…” intreccia la storia di due giovani donne, che unendosi riescono a superare qualsiasi dolore. 


I temi trattati sono l’amore, il lutto, la pari opportunità, la violenza di genere, la solidarietà femminile, le emozioni e l’amicizia. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole e toccante, riuscendo a sensibilizzare il lettore su alcune tematiche delicate. La lettura è accompagnata da poesie e immagini che evocano gli eventi narrati. 
I personaggi sono strutturati bene, Alev e Hande sono due donne coraggiose che nonostante le ferite, sono riuscite a riprendere in mano la propria vita. Tutti i loro dubbi, le loro frasi incerte costituite da “Se solo…” spariranno, riuscendo ad accettare che si può convivere con il dolore. La vita è fatta di momenti belli e brutti, ed è dal dolore che le due protagoniste costruiranno il centro della loro vita. 

Consiglio questo libro a tutte le donne, ma anche agli uomini, per cercare di riflettere sulla disparità di genere e sulla violenza sessuale. 
Ringrazio la scrittrice Loredana Crupi per avermi inviato la copia cartacea del libro “Se solo…”, che mi ha permesso di riflettere sulla condizione delle donne e sull’importanza di unirsi per cercare di combattere. 
Buona lettura 📚📚!!