“Miss Be & Il cadavere in biblioteca” di Alessia Gazzola

Titolo: Miss Be & Il cadavere in biblioteca 
Autore: Alessia Gazzola 
Collana: La Gaja scienza 
Edizione: 3 
Data uscita: 19 Novembre 2024 
Pagine: 256 
Genere: Romanzo giallo

Kit le prese la mano e senza nemmeno chiederle il permesso lo sganciò. E sebbene l’avesse indossato per così poco tempo, lei sentì il polso denudato. 
<<Lascia che me ne occupi io, ti prego>> le disse con gentilezza.
Beatrice si commosse: com’era premuroso. 
<<Piuttosto…>> aggiunse lui, con un tono di voce molto persuasivo. <<Comincia a pensare a una scusa per vederci domani, Bee>> 
La chiamava così quando nessuno li ascoltava.

Il libro è ambientato a Londra nel 1924, al risveglio dall’incubo della Prima Guerra Mondiale. 
La protagonista del libro è una ragazza di origini italiane di vent’anni, di nome Beatrice Bernabò, soprannominata “Miss Be”. Suo padre, Leonida Bernabò, decise di trasferirsi insieme alle sue figlie (Clara, Beatrice e Lucilla), da Firenze a Londra, in quanto docente di Italianistica all’Università, godendo della protezione dell’ambasciatore italiano nel Regno Unito. 
E’ così che inizia un nuovo capitolo, una nuova vita per la famiglia Bernabò nel suolo inglese. 
I Bernabò appena arrivati a Londra, entrarono nelle grazie di una famiglia nobile: gli Ashbury. 
Mrs Ashbury è una nobile dirimpettaia, rimasta vedova e madre dell’affascinante Christopher Ashbury, soprannominato da tutti come “Kit”. Mrs Ashbury era nota e conosciuta da tutti per le sue cene eleganti, a cui partecipavano molti ospiti illustri.
Beatrice Bernabò veniva sempre invitata a queste cene, godendo della protezione e dell’amicizia della padrona di casa. 
Ed è proprio durante una cena a cui partecipò Beatrice, che ritrovarono in biblioteca, il cadavere di un uomo di nome James Carter Lacy.
Beatrice si ritrovò in mezzo a un giallo che è al contempo un triangolo amoroso, dove da un lato c’è l’affascinante Christopher Ashbury e dall’altro l’ammaliante Julian Lennox, l’undicesimo visconte di Warthmore, che indossa sempre delle vestaglie imbarazzanti. 
Ma chi è il colpevole?
Beatrice cercherà di scoprire il colpevole, lasciandosi guidare dall’istinto, dalla determinazione e dal cuore.
L’ispettore capo di Scotland Yard Archer Blackburn, dovrà risolvere un complicato caso d’omicidio… ma potrà contare sulle doti investigative di Beatrice. 
Chi ha ucciso James Carter Lacy? Perchè?
Di chi è innamorata Beatrice?

Sarebbe bello poter sapere, poter prevedere che ruolo assumerà chi si presenta nella nostra vita. Ma non si può. E quando qualcuno ci delude, possiamo solo dire: Addio, ti lascio andare. Grazie per il tratto di strada percorso insieme.

La scrittrice Alessia Gazzola di numerosi libri di successo, come la serie dell’Allieva (“Un segreto non è per sempre”, “Sindrome da cuore in sospeso”, “Le ossa della principessa”, “Una lunga estate crudele”, “Un po’ di follia in primavera”, “Arabesque”, “Il ladro gentiluomo” e “La ragazza del collegio”) e la trilogia incentrata sulla paleopatologa Costanza Macallè (“Questione di Costanza”, “Costanza e buoni propositi” e “La Costanza è un’eccezione”), pubblica “Miss Be & Il cadavere in biblioteca”, ambientando la storia a Londra dopo la Prima Guerra Mondiale e raccontando il mondo patinato e decadente dell’aristocrazia britannica, protagonista di un caso d’omicidio. 
“Miss Be & Il cadavere in biblioteca” è l’unione di molti protagonisti letterari da Agatha Christie a Downton Abbey, ma anche dai romanzi di Frances Hodgson Burnett fino a Bridgerton, cui la scrittrice Alessia Gazzola ha aggiunto il suo inconfondibile stile.
I temi trattati sono il fascismo, la Prima Guerra Mondiale, l’aristocrazia britannica, il rapporto fra sorelle, la morte, le ambizioni, la società, l’amicizia, la libertà, il ruolo delle donne nella società e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, magistrale ed emozionante, ricco di descrizioni sui personaggi e sui luoghi in cui è ambientata la storia. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie al tocco inconfondibile della scrittrice Alessia Gazzola.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono immergersi in un giallo originale e diverso dal solito, ambientato nella bellissima cornice inglese nel 1924. 
Consiglio questo libro anche a tutte/i coloro che desiderano una lettura frizzante, spensierata, incantevole e romantica. 
La prossima avventura di Beatrice Bernabò uscirà a Gennaio 2025, “Miss Be & Il principe d’inverno”. Non vedo l’ora di scoprire che cosa accadrà!! 
Buona lettura 📚📚!!

“Le Magichelle e il Carbonaio” di Fabiano Pini

Titolo: Le Magichelle e il Carbonaio 
Autore: Fabiano Pini 
Casa Editrice: Casa Editrice Kimerik 
Collana: Pikkoli Favole 
Data uscita: 5 Settembre 2024 
Pagine: 72 

<<Chiamiamo le Magichelle!>> […]
I piccoli esserini volanti che riempivano lo spazio azzurro diventano sempre più grandi man mano che raggiungono l’interno della stanza di comando fino quando non assumono le loro dimensioni reali, sbattendo le ali e posandosi sui trespoli di atterraggio, predisposti dagli aiutanti di Babbo Natale. 

Il Natale si sta avvicinando e tutte le persone sono pronte ad addobbare la loro casa, proprio come una coppia di giovani sposi di nome George e Maggy, i genitori della piccola e dolce Carol. 
George e Maggy vengono attirati con l’inganno, da due bellissimi cavalli bianchi e da un uomo che vende fuori dalla loro casa, addobbi natalizi magici. Ma quest’uomo, in realtà non vende nessun addobbo natalizio e sequestrerà i genitori di Carol. 
La piccola e dolce Carol si ritrova sola a casa, spaventata… ma Babbo Natale è pronto ad aiutarla. 
E’ così che il lettore conoscerà le Magichelle, un gruppo speciale di piccoli eroi con poteri magici. 
Le Magichelle sono state chiamate da Babbo Natale per una missione molto importante: salvare il Natale dal cattivo Carbonaio. 
Il Carbonaio vuole distruggere il Natale e portare tristezza nel mondo… ma le Magichelle sono pronte a combattere con il loro coraggio, ingegno e attraverso la magia!!
Siete curiose/i di scoprire le Magichelle?
Riusciranno a salvare il Natale?

Lo scrittore Fabiano Pini dopo aver pubblicato “Caro diario….” (Nep Edizioni, 2023) e “Che mondo” Tra il bene e il male”, (Casa Editrice Kimerik, 2024), pubblica “Le Magichelle e il Carbonaio”, un racconto per grandi e piccini, in grado di far sognare il lettore e trasportarlo nel mondo magico delle Magichelle. 
I temi trattati sono il bene, il male, i bambini, il coraggio, la magia e il Natale.
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, semplice, divertente ed emozionante, adatto a bambini, ragazzi, ma anche agli adulti perchè tutti, possiamo addentrarci nel magico mondo delle Magichelle.
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle descrizioni inserite dallo scrittore. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano immergersi nella magia del Natale e delle Magichelle, a chi desidera sognare, divertirsi ed emozionarsi nelle avventure di questo gruppo di eroi. 
Ma le avventure delle Magichelle, non finiscono qui: siete pronti a scoprire la loro prossima sfida? 
“Le Magichelle e la spiaggia pietrificata” sarà il secondo volume di questa serie di racconti.
Non vedo l’ora di scoprire le nuove imprese delle Magichelle, e voi?
Ringrazio lo scrittore Fabiano Pini per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mai ha fatto emozionare, ridere e trasportare nel magico mondo delle Magichelle. 
Buona lettura 📚📚!!

“Tutti hanno dei segreti a Natale” di Benjamin Stevenson

Titolo: Tutti hanno dei segreti a Natale 
Autore: Benjamin Stevenson 
Traduttore: Elena Cantoni 
Casa Editrice: Feltrinelli 
Collana: I narratori 
Data uscita: 29 Ottobre 2024 
Pagine: 224 
Genere; Romanzo giallo 

Quindi cominciamo da lì: i regali. 
Sette, per l’esattezza, accatastati sotto un abete spelacchiato. Squadrati, sferici, a prisma. Uno è impacchettato nella carta di giornale e strozzato con lo spago; un altro è una grossa confezione azzurra e lucida; un altro ancora è avvolto in una quantità tale di nastro adesivo da sembrare una mummia. […]
Sei sospettati. Sette regali.
Scartiamoli. 

Il protagonista del libro è Ernest Cunningham, un fan dei gialli dell’Epoca d’oro che si ritrova a risolvere i casi d’omicidio, utilizzando i trucchi dei più grandi investigatori della letteratura. 
Ernest si ritrova a dover risolvere un caso d’omicidio a ridosso delle festività natalizie, nella bellissima cornice australiana. 
La sua ex moglie Erin Gillford, è stata accusata di aver ucciso il suo compagno Lyle Pearse. Erin Gillford, era stata ritrovata a casa sul luogo del delitto, piena di sangue sul volto e sulle mani. 
Ernest si ritroverà ad indagare sull’associazione di Lyle, ex attore che aveva deciso di fondare la “Pearse Foundation”, per aiutare tutti i/le ragazzi/e affetti da dipendenze, avvicinandoli al mondo teatrale. 
E’ così che Ernest si ritroverà nel backstage dello spettacolo del mago di fama mondiale Rylan Blaze, il cui committente era proprio Lyle Pearse. 
I sospettati di Ernest sono tutti imbroglioni professionisti: oltre al mago, c’è un esperto di trucchi e travestimenti, un’ipnotista, una responsabile finanziaria, una gemella, uno psicologo, un tecnico delle luci e degli effetti speciali. 
Ernest cercherà di risolvere il caso analizzando i pochi indizi a disposizione: un disperato messaggio di aiuto, un omicidio commesso senza mettere piede nella stanza in cui accade e un calendario dell’avvento. 
Riuscirà Ernest a scagionare la sua ex moglie? 
Riuscirà Ernest a vedere oltre le illusioni e risolvere il caso? 

Lo scrittore Benjamin Stevenson dopo il successo di “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” (Feltrinelli, 2022), e “Tutti su questo treno sono sospetti” (Feltrinelli, 2024) pubblica “Tutti hanno dei segreti a Natale”, un giallo diverso dal solito, orchestrato con maestria, inserendo in ogni capitolo un indizio all’interno di una casellina del calendario dell’avvento per coinvolgere il lettore nell’indagine. 
Il lettore si ritroverà a risolvere questo difficile caso d’omicidio insieme al protagonista, analizzando i pochi indizi a disposizione. 
I temi trattati sono le dipendenze, i soldi, le amicizie, l’amore, la morte, il Natale e l’illusionismo.
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, grazie alle abilità dello scrittore di aver creato una trama originale, ambientata durante il periodo natalizio e piena di magia. 
I personaggi sono strutturati bene grazie alle ampie descrizioni, oltre a quel tocco di mistero e magia, inseriti dallo scrittore. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano un libro giallo leggero, ambientato durante il periodo natalizio, a chi desidera divertirsi ad investigare insieme al protagonista. 
Buona lettura 📚📚!!

“I rumori del cuore” di Rachele Vestri

Titolo: I rumori del cuore 
Autore: Rachele Vestri 
Data uscita: 7 Ottobre 2021 
Pagine: 353
Genere: Romanzo rosa 

<<Perchè continui a torturarti con questi pensieri idioti sulla normalità e sulla diversità?>>, i suoi occhi sono lucidi ma duri e ha la fronte increspata. 
Alzo le spalle. […]
<<Tu non riesci a capire quanto vali. Non lo vedi quante persone ti amano? Sei circondato di affetto!>>

Il protagonista del libro si chiama Sebastiano Ferraro, un ragazzo non udente che deve imparare ad accettarsi e ad affrontare i pregiudizi delle persone e della società. 
Sebastiano Ferraro, è cresciuto in una famiglia che lo ha sempre messo al centro dell’attenzione e ha un bellissimo rapporto con sua mamma. La mamma di Sebastiano si chiama Bianca, è una donna meravigliosa, molto forte e coraggiosa, che non si arrende mai, ed è in grado di fare qualsiasi cosa per i suoi figli. 
Sebastiano ha imparato a combattere e superare ogni difficoltà, grazie al sostegno e all’affetto della sua “straordinariamente mamma”, è così che Sebastiano la chiama. 

<<Straordinariamente mamma>> ricambio la sua stretta.
Ed eccomi qui, nel mio nascondiglio preferito, fra queste braccia sottili e guerriere che emanano un calore che spazza via ogni malessere. 

Sebastiano indossa i cocleari sin da bambino, e durante il periodo adolescenziale imparerà a sfruttare a suo vantaggio l’ausilio dei cocleari per non studiare. 
Sebastiano studia psicologia, laureandosi con il pieno dei voti ed è perdutamente innamorato di una ragazza, di nome Valeria. Valeria è la migliore amica di Sole, la sorella di Sebastiano, che conosce sin dai tempi dell’infanzia. 
Ma Sebastiano, dopo aver avuto diverse storie finite, per la sua sordità, ha paura a lasciarsi andare e non vuole essere un problema, un ostacolo per Valeria. 
Ma Sebastiano… riceve una proposta che potrebbe cambiare tutta la sua vita…
Un gruppo di medici gli propone un intervento per rimuovere i cocleari esterni; in questo modo non avrebbe più dovuto osservare le occhiate strane delle persone. 
Sebastiano decide di sottoporsi all’intervento e dopo l’operazione, inizia a sentire dei rumori strani… come un ticchettio molto fastidioso, associato ad altri suoni molto confusi, che non riesce a definire. 
Sebastiano si sottopone ad alcuni accertamenti ma i medici sostengono che l’operazione sia riuscita. 
Il ragazzo, arriva da solo alla conclusione che ciò che sente e percepisce, non sono i rumori, ma i sentimenti e le emozioni delle persone che lo circondano. 
Grazie a questo potere, Sebastiano si sentirà come un supereroe e salverà molte vite, come quella della madre. 
Ma Sebastiano continua a sentirsi un peso per la sua famiglia e per la ragazza che ama…
Riuscirà Sebastiano a lasciarsi andare, godendosi la sua nuova vita?
Che cosa accadrà?

Le parole di Margherita mi ronzano nei cocleari. 
Perchè la gente non va oltre la mia sordità? Il mio cuore non batte come quello di tutti? Nel mio corpo non scorre sangue? Perché gli altri si concentrano sul mio handicap e non mi giudicano per ciò che sono? […] 
Io sono davvero un peso? Vorrei prendere il mondo a pugni. 
Vorrei non essere mai nato.

La scrittrice Rachele Vestri pubblica “I rumori del cuore”, ispirandosi a suo figlio Simone, raccontando una storia d’amore che è capace di andare oltre i pregiudizi, le difficoltà e i suoni. 
I temi trattati sono l’emancipazione, la paura, la forza, i pregiudizi e le discriminazioni, il rapporto tra genitori, il rapporto tra madre e figlio, l’amicizia, imparare ad accettarsi e l’amore, il sentimento più forte di tutti, anche delle terapie. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, emozionante, profondo, ricco di temi importanti, affrontati con delicatezza e umanità dalla scrittrice. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla scelta della scrittrice di inserire molte descrizioni sui loro sentimenti. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere una storia profonda, emozionante, commuovente, trattata con una delicatezza rara, come quella della scrittrice Rachele. 
Consiglio questo libro anche a chi desidera leggere una storia d’amore, in grado di superare le avversità della vita.
Ringrazio la scrittrice Rachele Vestri per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di conoscere la storia di Sebastiano, una storia di un ragazzo “speciale”, che affronta la vita con il sorriso, una storia piena d’amore e di sentimenti. 
Buona lettura 📚📚!!

“La ragazza delle renne” di Ann-Helén Laestadius

Titolo: La ragazza della renna 
Autore: Ann-Helén Laestadius 
Traduttore: Sara Culeddu – Alessandra Scali
Casa Editrice: Marsilio editori 
Collana: Romanzi e racconti 
Data uscita: 12 Novembre 2024 
Pagine: 512 
Genere: Romanzo di formazione

Elsa allungò una manciata di lichene a una femmina che era stata spintonata via dalla mangiatoia da un grosso castrato. La renna la guardò dritta negli occhi, come se volesse ringraziarla, e lei si sentì quasi in imbarazzo. Bastava guardarle una volta negli occhi e a quel punto non avevi scelta, dovevi stare con loro.
Hanna lo diceva sempre, e ora lo sapeva anche lei. 
L’aveva capito guardando Nàstegallu. Non avrebbe più dimenticato il suo sguardo. 

Questo libro racconta la storia vera della comunità Sami, tutte le loro lotte e le loro difficoltà per sopravvivere. 
La narrazione si suddivide in tre parti, nell’arco temporale tra il 2008 e il 2019. Il libro è ambientato a nord del circolo polare artico, nella Lapponia svedese (il Sàpmi, noto come Lapponia), durante l’inverno.
Tutto inizia in una giornata invernale, in cui un pallido sole filtra tra le nuvole, e una bambina Sami di nove anni di nome Elsa, decide di raggiungere da sola la zona di pascolo delle renne di famiglia. E quel giorno segnerà completamente la sua infanzia…
La comunità Sami basa tutta la sua cultura sull’allevamento delle renne, da cui ricavano le pelli per gli abiti e per le dimore, la carne, le bevande, le ossa e le corna per realizzare strumenti e utensili. 
Proprio come tutte le comunità Sami, la famiglia di Elsa, allevava le renne, e anche lei aveva la sua renna di nome Nàstegallu. Elsa aveva scelto la sua renna nel branco e le aveva inciso l’orecchio, secondo l’usanza della sua comunità. 
Quel giorno, che era uscita con i suoi scii per raggiungere il pascolo di famiglia, Elsa si ritrova ad assistere a una scena di violenza brutale, che le cambierà totalmente la sua infanzia e la sua vita. 
Un uomo di nome Robert, aveva appena ucciso davanti ad Elsa un piccolo cucciolo di renna, che era proprio Nàstegallu, la sua renna. 

L’uomo di cui non pronunciava mai il nome. 
Aveva qualcosa tra le labbra, qualcosa di soffice e peloso. E in mano un coltello macchiato di sangue. 
Elsa strinse i bastoncini così forte da sentire male alle nocche. 

Elsa l’aveva riconosciuto subito, era Robert, l’uomo di cui aveva paura solo a pronunciare il nome. Ma anche Robert, aveva riconosciuto la bambina e la minaccia di stare zitta, altrimenti avrebbe tagliato la gola a lei e alla sua famiglia. Elsa è solo una bambina e dopo aver assistito a una scena così violenta e alle minacce di quell’uomo, è molto spaventata e decide di rimanere in silenzio. 
Porterà con sé questo segreto come un macigno, come un peso oscuro sul cuore. 
Ogni giorno, la comunità Sami doveva lottare contro i crimini subiti e i forti pregiudizi a cui venivano sottoposti. Ogni volta che i Sami, trovavano tracce di sangue o le loro renne ammazzate o scomparse, la polizia non si recava nemmeno sul luogo del “delitto” e dopo la denuncia, veniva archiviato immediatamente il caso come furto. 

Dopo dieci anni, Elsa è cresciuta e ha assistito al suicidio di Lasse, un ragazzo Sami come lei a cui era molto legata, che dopo i numerosi episodi di violenza sulle sue renne, aveva deciso di uccidersi per non provare più quel dolore.

Elsa ebbe un brivido e passò le sue dita sul viso sorridente di Lasse. Magari avevano ragione quelli che la facevano finita: si limitavano a prenderne atto di non poterne più, si lasciavano tutto il male alle spalle e lanciavano un messaggio forte al mondo intero. 
<<Vedete cosa ci costringete a fare? Non ne possiamo più. Piuttosto che assistere alla violenza contro le nostre renne, ai vostri crimini e al vostro odio, noi ci togliamo la vita. Piuttosto che vedere le nostre terre scomparire per lasciare spazio all’ennesima miniera che vi darà massimo un decennio di lavoro, noi ci togliamo la vita.>> 

Ogni giorno Elsa ripensa al suo segreto, sentendosi responsabile di non essere riuscita a trovare la forza e il coraggio di parlare. Ma adesso Elsa è una donna forte, che si dedica alle sue renne e a far valere i propri diritti, a costo della sua vita. 
Elsa decide di denunciare pubblicamente ai giornali, il massacro delle renne, ma anche l’inefficienza della polizia locale, mettendo in pericolo la propria vita. 
Da questo momento, Elsa riceve messaggi di minacce e si ritrova faccia a faccia con Robert, l’uomo che aveva ammazzato la sua renna. 
Elsa si ritrova a provare emozioni contrastanti, come il senso di colpa, la paura e la rabbia, che porteranno ad affrontare un tragico confronto. 
Che cosa accadrà?

A conti fatti però Niko era esattamente come suo padre e come tutti gli altri allevatori, che storcevano il naso se una donna si azzardava ad alzare la testa e dire la sua: uomini con le idee molto chiare su quale fosse il posto di una moglie, di una madre, di una fidanzata, uomini che non condividevano volontariamente con loro né spazi nè competenze. Per fortuna Elsa non ne aveva bisogno, di uno così, perchè suo padre e Mattias le avevano insegnato tutto, mentre Niko era chiaramente in cerca di una compagna che si prendesse cura della casa senza lamentarsi delle settimane o mesi in solitudine, che badasse a tenere il congelatore pieno e a pulire il moccio dei bambini.

La scrittrice e giornalista di origine Sami Ann-Helén Laestadius con “La ragazza delle renne” è un libro basato su una storia vera e racconta in modo toccante la vita della comunità Sami. 
Il lettore si ritroverà immerso nella lettura, apprendendo gli usi e la cultura dei Sami, ma anche tutte le difficoltà, i soprusi e i pregiudizi di cui sono oggetto. 
La scrittrice utilizza uno stile scorrevole, diretto, crudo e commuovente, mettendo a nudo tutte le fragilità e le debolezze di una cultura tradizionale e le strutture patriarcali profondamente radicate, mettendo in luce le difficoltà di sopravvivenza di un popolo che custodisce una fragile eredità indigena. 
I temi trattati sono la cultura e le tradizioni Sami, l’allevamento delle renne, i pregiudizi, la xenofobia, il suicidio, l’amicizia, l’amore, il ruolo della donna, la violenza e l’attaccamento profondo verso gli animali. 
I personaggi sono strutturati bene, con numerose descrizioni sui loro sentimenti, che permettono al lettore di entrare in empatia con loro. 
Immaginatevi un bellissimo paesaggio invernale, dove le renne corrono libere su distese infinite e sotto cieli immensi, dove vive una comunità di nome “Sami”, che ogni giorno lotta per mantenere vive le sue tradizioni e per combattere contro tutti i pregiudizi e gli episodi di violenza. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano una lettura emozionante e commuovente, basata su una storia vera e che mette in luce le tradizioni e la cultura di una popolazione come i Sami, di cui si sente parlare troppo poco e che meritano di essere conosciuti. 
Conoscete le tradizioni dei Sami? 
Avete già visto il film de “La ragazza delle renne”, disponibile su Netflix? 
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

Tu non appartieni a me, appartieni a te stessa. 
Io ti prendo in prestito.

“Amori e segreti al Pumkin Spice Caffè. Un caffellatte speziato può cambiarti la vita.” di Laurie Gilmore

Titolo: Amori e Segreti al Pumkin Spice Cafè. Un caffellatte speziato può cambiarti la vita. 
Autore: Laurie Gilmore 
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Collana: Anagramma 
Data uscita: 29 Ottobre 2024 
Pagine: 288
Genere: Romanzo rosa

Jeanie era ufficialmente la nuova proprietaria del Pumpkin Spice Café, il grande orgoglio di sua zia Dot. O almeno fino a sole due settimane prima, cioè fino a quando l’anziana signora non aveva annunciato che sarebbe andata in pensione e che avrebbe intrapreso un viaggio ai Caraibi, decisa a procurarsi una bella abbronzatura. A quanto pareva Dot non era riuscita a pensare a nessun altro che potesse subentrarle alla guida dell’adorato caffè, a parte la nipote preferita, nonché unica, come Jeanie le aveva fatto notare. 
Una scelta che adesso, mentre scendeva in punta di piedi l’ultimo gradino, pronta a combattere, a Jeanie sembrava del tutto assurda. 

Benvenuti a Dream Harbor: questa è la stagione per innamorarsi.

La protagonista del libro si chiama Jeanie, che decide di accettare la proposta della zia Dot di gestire il suo locale: il Pumpkin Spice caffè. La zia Dot aveva deciso di andare in pensione e di rilassarsi con un bel viaggio ai Caraibi, e aveva pensato di lasciare il suo amato locale alla nipote. Proprio Jeanie, che non andava a Dream Harbor dai tempi della scuola, a causa della vita frenetica del suo lavoro. 
Jeanie decide di cogliere al volo l’occasione della zia, per allontanarsi dalla vita stressante del lavoro d’ufficio, per iniziare un nuovo capitolo della sua vita. 
Da questo momento, Jeanie vuole essere una persona completamente diversa, in grado di godersi la vita e di entrare a far parte dei “dreamer”, “i sognatori”, così vengono chiamati gli abitanti di Dream Harbor. 
Tutti nella cittadina sono conquistati dalla personalità genuina, carismatica e solare di Jeanie, ma anche dal suo buonissimo caffellatte speziato. 
Ogni sera, Jeanie sente degli strani rumori provenire proprio dal locale e una sera, stanca di non riuscire a dormire da diverse notti, decide di scendere “armata” con una mazza da baseball. 
E’ così, che Jeanie si ritrova davanti un ragazzo bellissimo, di nome Logan che indossa sempre una camicia di flanella a quadretti. E proprio in quel momento, era davanti a lei con in mano una cassetta di zucche molto pesanti, che mettevano in risalto i suoi bicipiti. 
Logan è il classico ragazzo di campagna, un po’ burbero, cresciuto con i nonni e con alle spalle un passato sentimentale molto doloroso. Jeanie rimane molto colpita da Logan, e anche se è un ragazzo di poche parole, si offre di aiutarla per risolvere il mistero che incombe sul Pumkin Spice Café. 
Jeanie si ritroverà a passare molto tempo con Logan, rimanendo colpita dal suo carattere e dai suoi gesti dolci. 
Riuscirà Jeanie ad ambientarsi a Dream Harbor? 
Che cosa accadrà tra lei e Logan? 
Come gestirà il Pumkin Spice Café?

<<Mi sa che non sei molto abituata a essere trattata bene, Jeanie.>>
Cavolo. Le sue parole avevano colpito il segno. 
Era davvero così? Si era abituata a essere sfruttata e trattata con sufficienza? […] 
Ma chi si assicurava che lei avesse tutto ciò che le serviva?

Lei era perfetta per quel posto. Era perfetta per lui. Il cuore di Logan batteva forte mentre ci ripensava ancora e ancora.

La scrittrice Laurie Gilmore con “Amori e segreti al Pumkin Spice Café”, porta il lettore a Dream Harbor, un piccolo paesino costiero, dove nasce la storia d’amore tra Jeanie e Logan. 
Il lettore si ritroverà rapito da Dream Harbor, dagli abitanti un po’ strani ma allegri e sognerà una storia d’amore proprio come quella tra Jeanie e Logan. 
I temi trattati sono il lavoro, le delusioni, lo stress da lavoro, i cambiamenti, le scelte, il trauma da abbandono, la lettura e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, semplice, piacevole e sono presenti nella trama molte scene spicy. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle descrizioni inserite dall’autrice che fanno emergere le loro insicurezze, paure. 
Consiglio di leggere questo libro con una bella tazza fumante di cioccolata calda con un pizzico di cannella, per immergervi completamente nel clima del Pumkin Spice Café. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano una lettura leggera, spensierata, con personaggi buffi e divertenti, ma anche a chi ama le storie d’amore proprio come nelle favole. 
“Amori e segreti al Pumkin Spice Café” ,è il primo volume di una serie di libri ambientati a Dream Harbor, per ora disponibili solo in lingua originale. 
Lasciatevi travolgere dal gusto del caffellatte speziato e dalla storia d’amore tra Jeanie e Logan!!
Buona lettura📚📚!!

“Lara vuole essere felice” di Margot Sikabonyi

Titolo: Lara vuole essere felice 
Autore: Margot Sikabonyi 
Casa editrice: Cairo edizioni 
Data uscita: 1 Novembre 2024
Genere: Romanzo zen 
Pagine: 256

Perchè una vita si deve spezzare per entrare nelle scatole, penso. Da dove? Da dove inizia lo sfondamento? Che cosa tengo e che cosa porto con me? […] 
Ecco, queste due voci si accavallano ora nel mio cervello. Una è la voce del <<senza dubbio>>, della donna che ha un compito e lo porta a termine senza perdersi in un bicchier d’acqua, un approccio da soldatino che ho ricevuto in eredità da mia madre, leader indiscussa di concretezza dall’alto del suo studio immacolato di dentista della Napoli bene. 
L’altra voce invece è quella della malinconia, del legame che sento con ogni oggetto di quella casa. La testa contro il cuore, potremmo anche dire. Il cuore non vuole lasciare andare mentre la testa è senza cuore. Appunto. E io in mezzo. 

La protagonista del libro si chiama Lara Pace, vive a Torino e si ritrova all’improvviso a fare i conti con la verità: chi è veramente Lara Pace? 
Lara Pace è una donna che è cresciuta con l’immagine perfetta della madre, convinta che nella vita non si possono commettere degli sbagli. Lara non ha mai sbagliato un colpo. E’ sempre stata coerente con l’immagine della società, una donna “giusta”, “perfetta”, che ha sempre tutto sotto controllo, anche quando dentro di lei, tutto sembra sgretolarsi. 
Lara si ritrova a fare i conti con un matrimonio finito, proprio lei che aveva sempre creduto nell’amore e nella felicità. All’improvviso, Lara capisce che il suo sogno si è spezzato e tutto ciò che la circonda, sembra volerle comunicare qualcosa. 
Lara deve solamente chiudere gli occhi ed imparare ad ascoltare il suo cuore e la sua anima; solo così ritroverà sé stessa. Lo deve fare per sé stessa e per le sue bellissime figlie, due gemelle di nome Alice e Alina. 
Lara si ritroverà immersa negli scatoloni del trasloco, piena di oggetti che raccontano la sua storia, il suo passato da ballerina e la fine del suo matrimonio. 

Aveva in testa questa immagine di sé sorridente con addosso il grembiule che cucina piatti buonissimi in una casa tutta carina. Proprio come nei film che l’avevano cresciuta da bambina. 
E invece.
Nulla di tutto quello era successo, tanto meno dopo la nascita delle sue, di bambine. Il quadretto della casalinga felice si era rivelato un’illusione.

Insieme alle sue due bellissime bimbe, si ritroverò ad inscatolare tutta la sua vita, ad affrontare la realtà. Tra una scatola e l’altra, Lara incontrerà molte persone importanti come guru vestiti di bianco, uomini-sole con le mani sporche di terra, commesse del supermercato che sanno ridere e amiche speciali che sanno giocare. 
A poco a poco, Lara trova il coraggio e la forza di svestire i panni della brava bambina, imparando ad amarsi per ciò che è. Impara a lasciar andare tutto ciò che credeva importante, per ascoltare il rumore del ruscello e il profumo dell’orto.
Lara imparerà ad ascoltarsi, a lasciarsi guidare dalla bellezza della natura e a non dare già niente per scontato. Lara troverà una casa in periferia con un terrazzo con molte piante, perfetta per lei e le sue bambina, per godersi l’inizio di una nuova vita. 

Forse stare bene è una decisione. Io decido di stare bene o decido di stare male. Quando mi succede qualcosa posso decidere io come affrontarla. Come percepirla dentro. Se incastrarmici dentro tutta fino a sentire solo quella cosa lì e cancellarmi. Oppure se restare dentro nella percezione di me e non diventarla, quella cosa lì, non identificarmi del tutto con lei. 
Decidere che nulla potrà infilarsi dentro a portarmi via dalle mie bimbe e dalla nostra gioia insieme. 
Perchè nulla è scontato.

L’attrice Margot Sikabonyi pubblica “Lara vuole essere felice”, un romanzo di rinascita, alla riscoperta di sé stessi e della verità. “Lara vuole essere felice” racconta la storia di molte donne che si ritrovano ad un bivio, in una vita apparentemente perfetta e piena di perfezione, ma che è solo un’illusione.
I temi trattati sono la potenza del sacro, l’amicizia, la famiglia, il significato di essere madre, la paura di restare da sola, i sogni, il matrimonio, la separazione, la forza della natura e la riscoperta di sé stessi. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, riflessivo, la narrazione è strutturata da capitoli brevi, diretti, che rendono la lettura fluida. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle numerose descrizioni sui loro sentimenti, stati d’animo e fisiche, inserite dall’autrice. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono compiere un viaggio profondo, emozionante, alla riscoperta di sé e dei propri sentimenti.

Lasciate che queste mani prendano il vostro cuore. Sentite il cuore attraverso le mani e sentite le mani calde appoggiate sopra il cuore. Lasciate che sia il cuore a guidarvi, a mostrarvi la via. Mettetevi in ascolto, in apertura. Cosa ha da dire questo cuore, chiedetegli di mostrarvi le ferite, ce ne sono? Come sono? 
Le vostre mani mandano al vostro cuore il messaggio che può fidarsi, che può lasciarsi andare, che è amato e ascoltato, e che questo è uno spazio sicuro. 

Buona lettura 📚📚!!

“Tutta la vita che resta” di Roberta Recchia

Titolo: Tutta la vita che resta 
Autore: Roberta Recchia 
Casa Editrice: Rizzoli 
Collana: Scala Italiani 
Data uscita: 5 Marzo 2024 
Pagine: 400 
Genere: Romanzo contemporaneo

Già poco dopo le undici, la casa al mare degli Ansaldo era silenziosa. Dai bar e i ristoranti degli stabilimenti lungo la spiaggia arrivavano la musica, gli scoppi di risa sguaiate, di tanto in tanto squilli di campanelli di biciclette. 
Stelvio, in attesa di addormentarsi, si lasciava cullare dal respiro discreto di Marisa che, stesa al suo fianco, era caduta quasi subito in un sonno profondo. 
L’ultimo giorno della vita di prima era finito. 

“Tutta la vita che resta” racconta la storia di una famiglia, che dopo una vicenda tragica e dolorosa, ritrova la strada nella forza dei legami. 
La storia inizia a Roma negli anni Cinquanta, con Marisa Ansaldo e Stelvio Ansaldo che si innamorano a poco a poco nella bottega del sor Ettore, il padre di Marisa. 
Prima di conoscere Stelvio, Marisa si era fidata di Francesco, un ragazzo a cui aveva concesso il suo cuore e la sua virtù. Francesco, lavorava come cameriere presso un hotel in Svizzera, ben presto Marisa capì di essere stata un’ingenua a fidarsi di un ragazzo come Francesco. 
Poco dopo, Marisa scopre di essere incinta e i suoi genitori la convincono a fidanzarsi con Stelvio Ansaldo, un ragazzino che il sor Ettore aveva deciso di assumere nella sua bottega. Stelvio è un bravo ragazzo, sincero, discreto, affettuoso e riesce a conquistare il cuore di Marisa in poco tempo. 
Il loro amore è unico, forte, molto simile all’amore raccontato nei film in bianco e nero. 
Ma un evento imprevedibile e traumatico, rovina la quiete e l’amore nella famiglia Ansaldo. 
Come ogni estate, la famiglia Ansaldo si reca in vacanza sul litorale laziale, dove la loro bellissima figlia di sedici anni di nome Betta, viene violentata brutalmente e uccisa. 
La complicità, l’unione e la forza della famiglia Ansaldo vengono distrutti, Marisa e Stelvio sono in pena per la loro figlia persa per sempre. 
Nessuno sa, però, che insieme a Betta quella sera sulla spiaggia, c’era anche sua cugina Miriam. 
Miriam è una ragazza timida e introversa, appartiene alla famiglia Bassevi, molto potente e in vista. I  Bassevi fanno in modo di nascondere e “isolare” la figlia dalle notizie mediatiche sulla morte della cugina Betta. Ma anche Miriam quella notte era stata violentata, e si ritrova a dover affrontare il lutto della cugina e la violenza da sola. 
Il segreto di quella notte con il passare del tempo, è insostenibile come un macigno e Miriam, ricorre alla droga per dimenticare. Miriam è al limite, il dolore che prova è troppo forte e una sera, incontra Leo, un ragazzo di borgata, che porta un raggio di luce nella vita oscura di Miriam.
Miriam e Leo si innamorano, uniti dal dolore e da un passato burrascoso, che rischia di travolgerli. 
Sullo sfondo, il lettore assisterà alle indagini della morte di Betta, con notizie piene di pregiudizi e omissioni, che mostrano Betta come una ragazza facile. 
La morte di una ragazza, il dolore di Miriam e di Marisa, dimostrano al lettore la forza e la cura dei legami familiari. 

La scrittrice Roberta Recchia esordisce con “Tutta la vita che resta”, un romanzo potente, dentro cui si cade senza ritorno. Il lettore si ritroverà imprigionato nella storia, una storia dolorosa, traumatica e allo stesso tempo dolce e coraggiosa, dove la forza dei legami è più forte della violenza e del lutto. 
I temi trattati sono la violenza sessuale, la morte, la droga, la società, i pregiudizi, l’adolescenza, l’omosessualità , l’amore e la forza dei legami familiari. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, semplice, emozionante e doloroso, ogni parola arriva nel cuore del lettore. 
I protagonisti sono strutturati bene, incrociandosi tra di loro in modo naturale, spontaneo, permettendo il corretto funzionamento della narrazione.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un romanzo emozionante, commuovente, che mette in luce la debolezza, la fragilità dell’animo umano e la forza dei legami. 
Buona lettura 📚📚!!

“L’amica della sposa” di Nicolas Barreau

Titolo: L’amica della sposa 
Autore: Nicolas Barreau 
Traduttore: Monica Pesetti 
Casa Editrice: Feltrinelli 
Collana: I narratori 
Data uscita: 7 Maggio 2024 
Pagine: 192 
Genere: Romanzo rosa 

Ti sembrerà impossibile, ma di recente, mentre riordinavo alcune cose, ho trovato il sacchetto con la sabbia della Dune du Pilat che abbiamo raccolto quell’estate. E all’improvviso mi è sembrato di tenere tra le mani un tesoro prezioso. Non voglio perdere tutto quello che abbiamo vissuto insieme da bambini, da adolescenti e da ragazzi che si credevano i re del mondo, ma in fondo della vita sapevano ancora poco o niente. 
Una cosa però la so: vorrei mettere da parte i vecchi rancori, di cui mi assumo l’intera responsabilità. Vorrei che fossimo di nuovo amici come prima. E penso che per farlo non esista momento migliore del mio matrimonio.

Il protagonista del libro si chiama Jean-Pierre Morel, il proprietario di un cafè littèraire nel Marais, a Parigi. Jean-Pierre è da sempre appassionato alla letteratura e grazie alla nonna (Mamie), riesce a realizzare il suo sogno ed apre il suo cafè littèraire: Café des Poetes. 
Durante un’insolita giornata primaverile di pioggia, Jean-Pierre riceve un invito per un matrimonio, che gli cambierà la vita. Paul, il suo ex migliore amico, colui che non sentiva e vedeva da molti anni, lo s al suonava invitando al suo matrimonio nel Sud della Francia. 
Jean-Pierre e Paul sono sempre stati inseparabili sin dai tempi della scuola; insieme progettavano molte cose, ma hanno sempre avuto gli stessi gusti in fatto di donne. 
Jean-Pierre e Paul sono sempre stati molto diversi, ma insieme si completavano alla perfezione, come una cosa sola. La loro amicizia era un valore aggiunto, trascorrevano tutto il tempo insieme e crescendo, iniziarono ad avere gli stessi gusti in fatto di donne. Ad entrambi, piacevano le ragazze bionde e se all’inizio poteva essere divertente, con il tempo la situazione diventò sempre più complicata, compromettendo definitivamente la loro amicizia. 
Perchè adesso, dopo tutti questi anni, Paul invita Pierre al matrimonio?
Dopo anni, Paul ha capito di aver sbagliato e di essersi comportato male con il suo migliore amico e lo ha invitato al suo matrimonio, perché continua a credere nella loro amicizia. Jean-Pierre decide di partecipare al matrimonio, ma il giorno della festa va tutto storto. 
Ocèan, la sua ex ragazza, si presenta all’improvviso a casa e gli ruba di nascosto l’invito del matrimonio. Come se non bastasse, sua nonna si sloga una caviglia ed è costretto ad accompagnarla al pronto soccorso. 
Jean-Pierre è in ritardo, e nel trambusto della partenza non trova l’invito del matrimonio. Ricorda il nome dello chateau, ma il castello dove si terrà la cerimonia è a Tabanac, Bergerac o Grèzillac? 
Jean-Pierre, cerca di farsi aiutare dalla sorella e seppur in ritardo, arriva al ricevimento.
Jean-Pierre si mimetizza tra gli ospiti e capisce di essere alla festa sbagliata.
Ma è proprio durante questa festa sbagliata, che incontra Juliette, una donna giovane con i capelli rossi che dice tutto quello che le passa per la testa. 
E anche se Juliette non ha i capelli biondi, Jean-Pierre è completamente affascinato da lei e forse una nuova storia d’amore sta per cominciare.

Non dormimmo quella notte.
Eravamo un uomo e una donna che avevano cercato una penna e un fuoco in una stanza al chiaro di luna, come nella vecchia canzone popolare, e per incanto avevano trovato altro. 
Avevamo trovato noi stessi. 

La scrittrice Nicolas Barreau, dopo aver raggiunto il successo internazionale con “Gli ingredienti segreti dell’amore” (2011), pubblica “L’amica della sposa”, rivelando la sua vera identità e raccontando una storia coinvolgente piena di imprevisti, tra decisioni sbagliate e la forza imprevedibile dell’amore vero. 
Con Nicolas Barreau preparatevi ad immergervi nel clima romantico francese. Il lettore si ritroverà a vagare per le strade francesi, ai piedi della maestosa e romantica Torre Eiffel e tra un croissant e un pain au chocolat, nascerà un nuovo amore. 
I temi trattati sono il destino, gli amori sbagliati, i tradimenti, la letteratura e la poesia, l’adolescenza, i sogni, il matrimonio, il colpo di fulmine, il perdono, l’amore e la vera amicizia. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, emozionante e in grado di coinvolgere il lettore sin dalle prime pagine. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni inserite dalla scrittrice. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano perdersi tra le strade francesi, a chi desidera una lettura piacevole in grado di far sognare ad occhi aperti e a chi crede nel destino. 
E voi, credete nel destino? 
Fatemi sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

“Il vento soffia dove vuole” di Susanna Tamaro

Titolo: Il vento soffia dove vuole 
Autore: Susanna Tamaro 
Casa Editrice: Solferino 
Data uscita: 6 Ottobre 2023 
Pagine: 240 
Genere: Romanzo contemporaneo 

Non c’è un sottilissimo filo di seta che lega tra di loro vite destinate all’incontro? Certo, negli inevitabili momenti di oscurità può capitare di pensare che quel filo invisibile, più che da un angelo, sia tessuto da un ragno per prepararci la sua trappola mortale. Ma alla fine sai cosa penso? Che bisogna accettare la nostra fragilità, il nostro essere comunque sospesi tra la luce e l’ombra.

La protagonista del libro si chiama Chiara, una donna di sessant’anni, che decide di assaporare la tranquillità e di godersi la solitudine nella sua casa in collina mentre suo marito e i suoi figli, sono in vacanza. Mentre è sola nella sua casa in collina, ripensa alla sua vita e decide di scrivere tre lettere. 
Il libro assume una forma epistolare, in cui la protagonista Chiara, si rivolge ai suoi interlocutori in modo spontaneo, riflessivo ed emozionante. 
La prima lettera è per Alisha, una ragazza di vent’anni, la figlia adottiva che Chiara e suo marito Davide, avevano deciso di far entrare nella loro vita perchè non riuscivano ad avere figli. Ad Alisha confida i suoi sentimenti e le paure che aveva avuto, prima del suo arrivo, ma anche le gioie e la fortuna, di avere al proprio fianco una figlia così intelligente, luminosa e spontanea, utilizzando parole profonde ed emozionanti. 

La luce era fioca ma sufficiente per scrivere. Appena ho appoggiato la penna sulla carta, mi sono resa conto di come tutto ciò che ha costruito la nostra umanità, nel corso del tempo, sia nato proprio così, sotto la luce traballante di una fiamma. Un piccolo cuore caldo e intorno il grande buio. 
Una debole fiamma sfida le tenebre della notte ma, con le sue ombre, i suoi scricchiolii, il buio permane e nell’oscurità danzano i fantasmi. 
Tutto quello che potrebbe essere e non è, così, come tutto ciò che è e potrebbe non essere, appare e scompare.

La seconda lettera è per la diciottenne Ginevra, la figlia naturale di Chiara e Davide, arrivata all’improvviso quando avevano deciso di adottare Alisha. Alisha non è mai stata invidiosa o gelosa di Ginevra, anzi, sin dall’inizio era contenta di poter essere la sorella maggiore. Ginevra invece, cercava sempre un modo per litigare con Alisha e con i genitori, avendo un carattere molto difficile e particolare. 
Chiara e Davide hanno sempre cercato di crescere i loro figli in un clima d’amore, di umanità, pieno di calore e costruito sul dialogo, e pur condividendo lo stesso sangue con Ginevra, erano agli antipodi. Ginevra desiderava crescere in un ambiente aristocratico, distaccato e costituito dalle convenzioni sociali (proprio tutto ciò che aveva odiato Chiara, sin da bambina). 
In questa lettera, Chiara, ha modo di raccontare a Ginevra la sua infanzia rigida e inaffettiva, essendo cresciuta in un ambiente aristocratico, dove contavano più le apparenze che i sentimenti. 

Le caratteristiche che mostri adesso -la frivolezza, lo snobismo sociale, il tuo senso di diversità e di superiorità- altro non sono che quelle tonnellate di corazza difensiva che hai avuto in eredità, rinfocolata peraltro dalla realtà che ti circonda: il mantra di questi tempi infatti è che tu devi essere privo di difetti socialmente riconoscibili; se poi sei un mostro, se ogni giorno, quando ti guardi allo specchio, ti accorgi che, sotto quel volto omologato, si nascondono il livore, la paura, il disprezzo di te stesso, in che modo potrai costruire con consapevolezza la tua vita? 
Una perfezione che non sia interiore cova sotto di sé il gene della distruzione.

E la terza lettera è per suo marito Davide, con il segreto intento che un giorno la farà leggere a anche al piccolo Elia, essendo ancora troppo piccolo per capire gli aspetti della vita. 
Il rapporto tra Chiara e Davide è sempre stato solido, pieno d’amore, di spontaneità e la bellezza, la forza del loro rapporto, consisteva nell’essere sempre se stessi, condividendo quotidianamente dubbi, paure e gioie. 
Tutte queste lettere hanno in comune l’amore, l’amore di una madre che si rivolge ai figli o al marito, senza filtro, utilizzando uno stile e un linguaggio diverso. 
Ogni lettera racchiude in sé il passato di Chiara, ripercorrendo la tappa della sua esistenza fino a quel momento. In queste lettere, Chiara, aprirà le porte del suo cuore, anche quelle più nascoste e segrete, che non sapeva di avere.

Mentre la stavo ripetendo, a un tratto ho avuto la sensazione che un vento leggero, quasi quanto un respiro, stesse sfiorando il mio volto; le foglie si erano mosse appena e, nello stesso istante, anche nel mio cuore si è mosso qualcosa, come un piccolo salto- un’extrasistole, avresti detto tu- ma a me era sembrato il fremito di gioia che pervade i cani quando rivedono i loro padroni dopo tanto tempo.
Avevo lasciato la finestra aperta e mi ero sdraiata sul letto, sospesa in una pace mai provata prima.
<<Il vento soffia dove vuole>> mi aveva detto qualche giorno prima padre Gianfranco.
In quel momento e per sempre, ho capito che aveva ragione.

La scrittrice Susanna Tamaro dopo il successo internazionale, ottenuto trent’anni fa con “Va dove ti porta il cuore” (Solferino, 1994), pubblica “Il vento soffia dove vuole”, un romanzo potente, pieno di sentimenti, in grado di catturare, consolare e guarire il lettore.
Il lettore si ritroverà all’interno della storia, piena d’amore, di sentimenti e di ironia; rappresentando alla perfezione i legami familiari e la vita.
I temi trattati sono le dinamiche generazionali, l’adozione, la società, le maschere, l’apparenza, gli ambienti aristocratici, i legami familiari, il cambiamento (negativo) delle relazioni sociali e dei rapporti tra umani, a causa della tecnologia e l’importanza di dare un senso alla nostra vita, rimanendo fedeli e coerenti con la nostra identità a prescindere dal volere della società di omologarci. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, emozionante, poetico, ironico e riflessivo, in grado di far riflettere in profondità il lettore, descrivendo poeticamente l’essenza della famiglia, degli affetti, dell’essere genitori e dell’essere sé stessi, a discapito di isolarsi dal resto della società. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni inserite dalla scrittrice, in grado di far affezionare il lettore alla protagonista e ai suoi interlocutori. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro travolgente, in grado di far viaggiare il lettore, un viaggio nei sentimenti, un viaggio dentro il cuore dell’essere umano e nell’umanità, che nella nostra quotidianità sta scomparendo per volere della società e del Sistema. 
Ma ognuno di noi, ha i mezzi e la forza per decidere che strada percorrere per dare un senso alla nostra vita. 
Buona lettura 📚📚!!