“Tutti conoscono tutti” di Francesca Mautino

Titolo: Tutti conoscono tutti 
Autore: Francesca Mautino 
Casa Editrice: Longanesi 
Collana: La Gaja Scienza 
Data uscita: 8 Aprile 2025 
Genere: Romanzo giallo 
Pagine: 368 

Ma non a Torino. No, signori. Sembra che stiamo tutti qui a girare a vuoto. Tutti che conoscono tutti che conoscono tutti. Siamo intrappolati, ecco cosa siamo, e nemmeno ce ne rendiamo conto. 

In “Qualcuno che conoscevo” (Longanesi, 2024), il romanzo d’esordio di Francesca Mautino, abbiamo conosciuto e ci siamo affezionati alla protagonista Valentina Bronti. 
Valentina Bronti ha trentasette anni, è torinese, podcaster e madre di tre bellissime gemelle: Anna, Carlotta ed Emilia. Il rapporto con suo marito, Marco Ferrentini, si è rivelato un vero fallimento e Valentina, deve cercare di stare bene per sé stessa e per le sue bambine. 
“Tutti conoscono tutti” è il secondo libro con protagonista Valentina Bronti, se non avete letto il primo capitolo “Qualcuno che non conoscevo”, non preoccupatevi, perchè la scrittrice Francesca Mautino, cerca di contestualizzare e riassumere gli avvenimenti precedenti. 

<<L’hai mai visto Titanic?>> 

Mi risponde con un’espressione di stupore, un po’ come se gli avessi domandato se ogni tanto gli capita di bere dell’acqua. 
<<Ecco. Pensa al finale> continuo. <<E’ notte. Jack e Rose sono naufragati nel gelido Oceano Atlantico. La nave è affondata, le scialuppe si sono allontanate. Intorno a loro galleggiano i cadaveri. Trovano un pezzo di legno. Era una porta? In ogni caso, lì sopra in due non ci stanno. Allora lui si sacrifica, morendo di ipotermia. 
Cosa ci insegna questa storia?
Jack passa tre ore di film a dire a Rose che deve mollare la sua vita fasulla, scoprire la gioia della spontaneità, essere davvero sé stessa. Lei prima rifiuta, ma poi capisce che lui ha ragione: deve liberarsi al più presto delle costruzioni di un’esistenza che ha sempre odiato, così manda a quel paese la madre bigotta e il fidanzato tossico. […]
Jack muore perchè ha esaurito la sua funzione. Rose ha capito cosa non vuole più essere e cosa vuole diventare. E a quel punto Jack non serve più.

Il titolo “Tutti conoscono tutti” non è casuale, perchè la storia si svolge a Torino, la città in cui tutti conoscono tutti. La protagonista Valentina Bronti, ha imparato a vivere nell’incertezza e, dopo il successo ottenuto con il suo podcast investigativo, deve trovare delle informazioni su una nota Contessa Alberta caselli, sparita nel nulla nel 1992. 
Valentina, sta cercando da mesi qualche informazione sulla sparizione della contessa, senza ottenere nessun risultato. Ad aiutare Valentina, c’è Giovanna, l’ex poliziotta che ha avuto una relazione con Marco, il marito di Valentina. Il rapporto tra Valentina e Giovanna è molto particolare, i loro dialoghi e comportamenti, nel corso della storia si alterneranno da quelli lavorativi a quelli personali, mettendo in evidenza, quanto sia importante aiutarsi e sostenersi tra donne, nonostante le incomprensioni. 
Ma Valentina, è una donna molto intelligente e aveva già capito da tempo, che il matrimonio con Marco, era in crisi prima ancora che Giovanna si inserisse nelle loro vite. 
Marco è un giornalista e aveva lavorato insieme a Giovanna, per scrivere un articolo su Gemma Ferrero, una ragazza ritrovata senza vita. Ma l’indagine su questa ragazza, porterà alla luce un “finto colpevole” ovvero Michele Andreoli, che non riuscendo a sopportare le calunnie mediatiche si ammazza. Da allora, Marco, vive con il senso di colpa e teme di commettere un altro errore. 

Io e Marco siamo stati separati per due anni perché lui stava affrontando un trauma che negava di dover affrontare: il senso di colpa per aver forse contribuito con i suoi articoli alla morte di un’innocente accusato di omicidio. In seguito ci siamo riavvicinati per poi decidere di lasciarci. In verità sono stata io a decidere e lui, che non ama le discussioni, ha semplicemente acconsentito, ammettendo anche di provare qualcosa per Giovanna. E io le ho chiesto di lavorare con me. Per avere la possibilità di punirla, come sostiene Antonio?
O forse ha ragione Nadia: in questa città è inevitabile imbattersi nelle stesse persone, come se fossimo tutte pedine dello stesso gioco in scatola condannate a incontrarsi per sempre tra una casella e l’altra. 
Allora tanto vale allearsi, avevo pensato. 

Valentina e Marco, insieme alle loro figlie, si dirigono alla festa di Capodanno, organizzata dalla mamma di Carla, soprannominata dalla protagonista “Principessa Leia”, per l’incapacità di ricordare tutti i nomi dei genitori dei compagni di scuola delle gemelle. 
E sarà, proprio durante la festa di Capodanno, che Valentina dovrà fare i conti con i ricordi dolorosi del suo passato. Alla festa di Capodanno incontra Cristiana Landorni, la sua ex compagna di stanza ai tempi dell’università. Valentina e Cristiana, non sono mai andate molto d’accordo… ma un giorno, Cristiana aveva lasciato la camera senza nemmeno pagare l’affitto. 
Cristiana era amica di Mattia, il ragazzo che nel Marzo del 2006, è stato ritrovato annegato in un lago artificiale, dopo essere andato a un concerto con i suoi amici. 
E’ così che Valentina, si ritrova a scavare in un passato fatto di insicurezze, inganni, giochi crudeli e amicizie tradite. 

Ognuno è convinto della propria personale verità, ma la luce, oltre il groviglio di vite, credo che sia raggiungibile. Non devo pensare complicato, ecco cosa devo fare. La soluzione forse è semplice e a portata di mano. 

Un giorno, Valentina incontra una vecchia conoscenza, ovvero Davide Callieri, il migliore amico di Mattia, adesso autore di una serie true crime chiamata “Misteri risolti”. 
Incontrare Davide, non sarà semplice per Valentina perchè dovrà fare i contri con le proprie scelte e le loro conseguenze. 
Valentina, grazie all’aiuto prezioso di Giovanna, cercherà di fare luce sulla strana morte di Mattia: è davvero annegato nel lago artificiale? O qualcuno lo ha spinto?
Riusciranno a scoprire che cosa è accaduto a Mattia, quella sera?

I nostri visi sono vicini. Ha gli occhi verdi e i suoi occhi sono la cosa che più mi ha colpito, quando ci siamo conosciuti. Erano come un mare mosso dal vento. Se non ti ci immergi non è pericoloso.
E adesso mi sembra che l’acqua stia ribollendo. 
Qualcosa si muove. 

La scrittrice Francesca Mautino, dopo il successo del primo volume “Qualcuno che conoscevo” (Longanesi, 2024), pubblica “Tutti conoscono tutti”, con le nuove avventure e indagini di Valentina Bronti. Il lettore si affezionerà facilmente a Valentina, una donna e madre che cerca sempre di scoprire la verità, anche su stessa. Molte lettrici si identificheranno in lei, perchè è una donna molto realistica, che mostra le sue paure, le sue fragilità, come il timore di essere una madre sbagliata. 
Ma Valentina, sfida la vita e le sue insicurezze, sempre con il sorriso e umorismo. 
I temi trattati sono il matrimonio, i tradimenti, la maternità, l’amicizia, il sostegno tra donne, il giornalismo, lo stupro, il senso di colpa e l’amore.

Quando ho scoperto di essere incinta ero felice, ma più passavano i mesi più la felicità scemava sostituita da qualcos’altro. Ammettere che non sei al massimo della gioia, quando aspetti un bambino è un tabù. Quando ne aspetti tre è ancora peggio, perchè tutti squittiscono frasi tipo <<Tre? Devi essere felice il triplo!>>, come se l’intensità di un sentimento fosse una formula matematica. 

Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, avvincente, ricco di misteri e contemporaneamente divertente. 
I personaggi sono strutturati molto bene, grazie alle abilità della scrittrice di rendere ogni personaggio coinvolgente ed estremamente realistico, ad iniziare dalla protagonista Valentina. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano perdersi tra le strade di Torino, a chi desidera indagare insieme alla protagonista, su una morte misteriosa avvenuta diciassette anni prima. 
E’ un romanzo che si legge tutto d’un fiato, grazie alla bravura della scrittrice di usare uno stile sempre empatico ed ironico. 
Spero di leggere presto il continuo perchè mi sono affezionata a Valentina e alle sue simpaticissime gemelle. 
E voi, avete letto il primo volume? 
Vi piacciono i libri gialli, ma con la giusta dose di ironia?
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

“Le furie di Venezia” di Fabiano Massimi

Titolo: Le furie di Venezia 
Autore: Fabiano Massimi 
Casa Editrice: Longanesi Editore 
Collana: La Gaja Scienza 
Edizione: 2 
Data uscita: 20 Agosto 2024 
Pagine: 400 
Genere: Romanzo giallo storico 

Venezia, 1934 
Una donna che potrebbe rovesciare le sorti di Mussolini. 
Un figlio da trovare e salvare. 
Un azzardo disperato per cambiare il corso della storia.

<<Verso quell’isola>> rispose Mutti, e virò a sua volta, sempre tenendosi a debita distanza. Quando vide il motoscafo rallentare puntando verso un alto edificio proteso sul bordo di un’isola, anche lui tolse gas al barchino. 
<<C’è un molo>> disse Sauer, che tra i due aveva la vista migliore. 
<<Lo vedo>> mentì Mutti. <<Mi fermo qui>> aggiunse, dato che Mussolini attaccava proprio a quel molo. <<C’è qualcuno o sbaglio?>> 
Un uomo vestito di bianco da capo a piedi, con indosso una sorta di mantello che svolazzava alla brezza lagunare, stava in effetti attendendo il Duce su un pontile, le gambe larghe, le braccia conserte. In testa non aveva un capello, e qualcosa gli brillava al centro del petto. 
Il motoscafo spense il motore. L’uomo in bianco si allungò a raccogliere la cima e la legò all’ormeggio. Poi la stessa figura che avevano visto uscire da Palazzo Bembo sbucò dallo sportello, strinse una mano al suo esiguo comitato di benvenuto. Poche parole e i due si incamminarono rapidi verso un portale in pietra, sparendo alla vista. 
<<Ma dove siamo?>> chiese Mutti, guardando l’isola scura con una strana ammirazione. 
<<Non lo so>> disse Sauer. <<Ma lo scopriremo.>>

“Le furie di Venezia” è una storia romanzata, di fatti storici realmente accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale, che mettono in evidenza la figura di Mussolini e il suo torbido passato. 
La narrazione si suddivide in due parti: la prima, ambientata a Venezia nel 1934 e, la seconda parte, ambientata a Milano nel 1942. 
Nella prima parte del libro, il lettore si ritroverà in Piazza San Marco per assistere al primo incontro pubblico tra Mussolini e Hitler. Piazza San Marco è piena di camicie nere, pronte ad accogliere il Duce e Hitler… Tra la folla, c’è anche l’ex soldato della Somme, l’ex commissario di polizia di Monaco, Siegfried Sauer e il suo compare Mutti, che hanno raggiunto la città di Venezia per unirsi alla resistenza antifascista. 
Siegfried Sauer è un uomo intelligente, che sul punto di morte della sua amata, le aveva fatto una promessa. Ora, Sauer è a Venezia per rispettare proprio quella promessa e, per sventare il pericolo di un’alleanza tra Italia e Germania che provocherebbe una guerra devastante. 
Sauer e i suoi compari, avevano architettato un piano per colpire Mussolini e Hitler in Piazza San Marco, servendosi delle abilità da cecchino di Sandor Baraly, amico di Sauer dai tempi della guerra. 
Ma il loro piano non può essere eseguito perchè Mussolini, da uomo astuto, si era affacciato alla folla da solo, lasciando Hitler dalla parte opposta, in un palchetto da solo. 
Ma proprio la notte di Venerdì 15 Giugno 1934, Sauer e Mutti vedono Mussolini che si dirige in gran segreto su un motoscafo nella laguna. 
Sauer e Mutti decidono di seguirlo e vedono il Duce, attraccare a un pontile buio… Mussolini viene accolto da un uomo in camice bianco, ed insieme entrano in un edificio che costeggia l’intera isola. 
Perchè il Duce si è diretto su quest’isola? 
Chi è l’uomo con il camice bianco? 
Quale è il mistero che si cela dietro quell’edificio? 

<<San Clemente. Deve essere l’isola di San Clemente.>>
<<E cosa ospita?>> […]
<<Da più di un secolo l’hanno trasformata in un manicomio.>>
<<Un manicomio.>> ripetè Mutti. 
Livio annuì. <<Un manicomio femminile.>>

Sauer e Mutti decidono di indagare e scoprono che si tratta dell’isola di San Clemente, un tempo un monastero e oggi, trasformata in un manicomio femminile.
Ed è proprio nel manicomio di San Clemente, che è rinchiusa una paziente misteriosa di nome Ida Dalser. Ida Dalser aveva conosciuto Mussolini quando era direttore del suo giornale “L’Avanti!”, prima che diventasse per gli italiani “il Duce”. Mussolini, che ai tempi non aveva nessuna notorietà e prestigio, aveva sposato Ida Dalser. 
Adesso, Ida Dalser si ritrova nel manicomio di San Clemente a rivelare ai dottori la sua storia: la storia dell’amore tra lei e Mussolini, ma anche la storia dell’erede illegittimo, Benito Albino Dalser. 
Chi è veramente Ida Dalser? 
E’ veramente, la prima e unica legittima moglie di Mussolini, come raccontava lei? 

<<E quando avete scoperto la parentela tra Bernardi e…>>
<< …e Mussolini? Ah, giusto il tempo di aprire bocca e ci informò lui stesso. Lo diceva a tutti, conoscenti o sconosciuti, amici o nemici. Era il suo argomento preferito. Il figlio del Duce! L’erede defraudato! Intratteneva le tavolare con la sua vita sventurata, il collegio infernale, il tutore malvagio…>>
Sauer si stupì della notizia. <<Vuole dire che andava in giro a raccontarlo?>> 
<<Sì, sì. Raccontava tutto. Sua madre era stata la prima moglie di Mussolini. Lui era nato prima del primogenito ufficiale. Avevano messo lei in manicomio e rapito lui. Bernardi il cognome, gli veniva da un tirapiedi del gran capo. Se l’era preso in casa da bambino e l’aveva avviato alla carriera militare per toglierlo di torno.>>

E’ così che la narrazione si sposta a Milano nel 1942, nel Manicomio di Mombello. Il lettore conoscerà la “nuova” voce narrante, un uomo di nome Fausto Armeni, che ha dovuto far rinchiudere sua moglie nel Manicomio di Mombello. 
Ma è proprio grazie a Fausto Armeni, che Sauer e Mutti scopriranno che al Manicomio di Mombello, risiede un paziente speciale, l’erede illegittimo del Duce: Benito Albino Dalser. 
Riusciranno ad entrare in contatto con Albino? 
Che cosa scopriranno Sauer e Mutti? 

Eppure è accaduto.
Eppure è accaduto.
Ecco allora le mie ultime parole .
Tutto questo è successo davvero.
Non lasciate che succeda di nuovo.
Non lasciate che sia dimenticato.

Lo scrittore Fabiano Massimi, dopo il successo ottenuto con “L’angelo di Monaco” (Longanesi, 2020), “I demoni di Berlino” (Longanesi, 2021) e “Se esiste un perdono” (Longanesi, 2023), pubblica “Le furie di Venezia” concentrandosi sulla figura poco conosciuta di Ida Dalser, la prima moglie di Benito Mussolini. 
Mussolini ai tempi, ha cercato con ogni mezzo di nascondere la verità, facendo rinchiudere Ida Dalser e, allontanando, nascondendo suo figlio, dato che si era risposato con una donna di nome Rachele, che le aveva dato un erede. Mussolini non poteva permettere di compromettere la sua immagine pubblica agli occhi degli italiani, ovvero un uomo bugiardo, egoista e cattivo, che si era risposato, ripudiando Ida Dalser e suo figlio. 
I temi trattati sono il fascismo, il nazismo, la propaganda del Regime fascista, l’alleanza tra Italia-Germania, il manicomio e le terribili condizioni, “terapie” utilizzate, gli interessi personali, la verità, i figli e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, coinvolgente, emozionante e pieno di segreti, misteri da risolvere, insieme ai protagonisti. 
Il lettore si ritroverà immerso nella storia, grazie a una narrazione coinvolgente e piena di suspence, di misteri su questioni poco conosciute, che spingerà il lettore a domandarsi: davvero, Mussolini aveva sposato Ida Dalser? Davvero, Albino era suo figlio? 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla bravura dello scrittore Fabiano Massimi di descrivere i personaggi sia dal punto di vista fisico, sia psicologico. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere non il solito romanzo ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, vi ritroverete intrappolati nella storia ambientata tra Venezia e Milano, alla scoperta di Ida Dalser e del passato oscuro di Mussolini. Consiglio questo libro anche a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro originale, coinvolgente che racconta episodi storici realmente accaduti e poco noti, durante il periodo del fascismo. 
E voi conoscevate la storia di Ida Dalser? 
Avete letto i libri precedenti di Fabiano Massimi? 
Fatemelo sapere nei commenti, 
Buona lettura 📚📚!!