“Disperatamente Antonio” di Anna Meola

Titolo: Disperatamente Antonio
Autore: Anna Meola
Casa Editrice: Indipendently published
Data uscita: 7 Dicembre 2016
Pagine: 249
Genere: Romanzo contemporaneo
Acquista: https://www.amazon.it/Disperatamente-Antonio-Anna-Meola/dp/8899993173

La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere, non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. 

Citazione di Giovanni Falcone 

 

<<I soliti prepotenti della zona,>> affermò la ragazza con tono scocciato. 
<<Cosa vuoi dire??>> chiese confusa. 
<<Sono i Mancuso,>> svelò con tono ovvio. 
Lei continuava a non capire. Gina la prese da sotto il braccio e la invitò a spostarsi. Si incamminarono lungo la strada serrata che conduceva ai campi. 
<<Sono i boss più famosi della zona. Quello appena passato è il Barone: ha scontato la pena qualche anno fa per ricettazione, spaccio e cosette di questo genere, ma di sicuro ha praticato altro…>>

La protagonista del libro si chiama Giulia Del Giudice, una giovane donna, laureata in cardiologia. Giulia è riuscita a vincere il concorso da primario per l’ospedale Villa Celeste a Palermo. Per ricoprire il nuovo incarico, Giulia deve lasciare la città di Milano, i suoi genitori e anche i brutti ricordi, legati alla fine della relazione con Maurizio. Giulia aveva scoperto, poco prima del matrimonio, che Maurizio la tradiva e lei l’aveva immediatamente lasciato. 
Per Giulia, non sarà facile integrarsi a Palermo, con colleghi e pazienti molto diffidenti nei suoi confronti. Ma Giulia è una donna molto tosta, testarda e crede nei valori della legalità. 
Infatti, Giulia scoprirà alcuni traffici mafiosi all’interno dell’ospedale, molto difficili da arginare, dato che sono gestiti direttamente dal direttore sanitario Vincenzo Spataro. 
Ma una notte, Giulia si ritrova a dover salvare la vita a Don Gaetano Mancuso, il boss più importante della zona. Giulia riesce a salvare la vita al boss, grazie alle sue abilità mediche e alle cure domiciliari. 
Ed è così che Giulia conoscerà Antonio, il figlio del barone e il nipote di don Mimì ( il fratello del Barone e potente boss latitante, che aveva inscenato la sua morte). 
Antonio è un ragazzo di circa trent’anni, molto affascinante, che possiede una duplice personalità, da un lato desidera mantenere la promessa fatta in punto di morte alla madre, di allontanarsi dai traffici mafiosi della famiglia, e dall’altro lato è consapevole che in lui scorre il sangue dei Mancuso. 

<<Perchè è tutto così difficile? Questa terra, la diffidenza dei siciliani, le vostre leggi e io…>> esitò, <<mi sono ostinata a voler cambiare le cose, comprese le persone.>> Si portò le mani al volto. […] 
<<Nessuno si salva, Giulia, quando nasce storto>> ammise con tono fermo e rassegnato. 
<<Non è così, le persone cambiano>> si impose fermandosi. 
<<No, quando lo hai nel sangue.>

Giulia entrerà in contatto con i Mancuso e conoscerà i loro traffici, cercando di combattere la mafia insieme ai suoi colleghi Cosimo e Angela, ma anche con il Colonnello Grieco. 
Ma Giulia non aveva messo in conto di innamorarsi di Antonio, il figlio del boss. 
Che cosa accadrà? 
Riuscirà Giulia a combattere la mafia insieme ai suoi amici? 
Riuscirà Antonio a rispettare la promessa alla madre o prenderà il posto del padre?

La scrittrice Anna Meola con “Disperatamente Antonio”, racconta la storia di Giulia, una donna che crede nella legalità, molto coraggiosa, forte e testarda, che vuole cambiare il sistema corrotto. 
I temi trattati sono il tradimento, la corruzione, la malasanità, l’amicizia, i valori, la mafia e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, fluido e piacevole, grazie alla bravura della scrittrice, nel riuscire a raccontare la storia nei minimi dettagli, con descrizioni minuziose e accurate, non solo dei personaggi e luoghi, ma anche sui traffici mafiosi. 
I protagonisti sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni della scrittrice; in particolare mi è piaciuto molto il personaggio di Giulia, che lotta e continua a credere nella legalità e nella trasparenza.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro con una trama avvincente, emozionante e ricca di colpi di scena. 
Ringrazio la scrittrice Anna Meola per avermi inviato il suo libro, che mi ha permesso di affezionarmi a Giulia ma anche ad Antonio. 
Buona lettura 📚📚!!

“Dove batte il cuore” di Silvia Maira

Titolo: Dove batte il cuore 
Autore: Silvia Maira 
Casa Editrice: Indipendently published 
Data uscita: 13 Febbraio 2024 
Genere: Romanzo rosa 
Pagine: 317 
Acquista: https://www.amazon.it/Dove-batte-cuore-Serie-Cuori-ebook/dp/B0CVL4RXG1/ref=sr_1_2?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=33MF12XJ89EBW&dib=eyJ2IjoiMSJ9.OoMUq0HMwlLAixt866Mncn9UDxPt4nP1d2BIKvBApDmY5bJhn4PMMpvCuKG2Z_Jyb3BYIuVNb4bR_ammHd3mxiXuu-_jZNnA7o4Ve_uM1bVpZPlTiyf46oYL3YuKgz_AFvq6Aqs14KVbNUUKnApB3-2BhDfZaKfHr2xygw0-ftqVUD7gqUFyj2U0TyprA58wuNClb0EUhspjsrEgeZKDL7evjYw4V3WisuYviTS94m4uqST47MXJLBHmu2inWYsoGk7HxM2oDqsMPWGwQ-zCl6xLJ9MZ9docE8Ezhaa63ts.tolYbodIWSHuAwRuqv6biCm5tDwzZZ2-jfEgmz-1i0A&dib_tag=se&keywords=silvia+maira&qid=1708003183&sprefix=silvia+mair%2Caps%2C154&sr=8-2

<<Sei una persona speciale Benedetto. E tu sei qui, già da un pezzo, dove batte il cuore, come dice la tua canzone, e ci resterai per sempre, se lo vorrai quanto me>> gli disse prendendogli una mano e portandosela all’altezza del cuore. 

“Dove batte il cuore” è il terzo e ultimo libro della Serie “Cuori”, il primo libro si intitola “Un cuore a metà”, a seguire “Per una volta ancora.”
“Dove batte il cuore” racconta la vita travagliata di Aida Leone, che dopo essersi separata dall’ex marito Johnny (con cui aveva avuto dei bellissimi figli: Clara, Alex e Alice), aveva deciso di risposarsi con Ruggero Serravalle. Aida e Ruggero sono legati da un forte sentimento, nonostante i trent’anni di differenza, e grazie al loro amore è nata la loro figlia Donata. 
La vita di Donata si intreccia con quella di Clara, Alex, Alice e Benedetto (il figlio di Johnny e Carola, la donna con cui aveva tradito Aida, quando erano ancora sposati), creando una trama movimentata e ricca di amori imprevedibili. 
Come l’amore che Donata prova per Filippo, che la porterà a ubriacarsi e ad allontanarsi dagli studi, facendo allarmare i suoi genitori. Ma Donata, dopo l’ennesima sbronza, capisce che la relazione con Filippo è sbagliata e cambia completamente vita, grazie a sua sorella Clara e a Benedetto. 
Clara e Benedetto hanno sempre avuto un buon rapporto, nonostante lui sia nato dall’avventura di una notte di Johnny, questo episodio aveva causato la rottura del matrimonio con Aida. 
Clara e Benedetto oltre a lavorare insieme, hanno in comune la passione per la musica. E sarà grazie alla musica, che incontreranno un famoso musicista, Enrico De Rosa, il primo amore di Aida. 

Amori impossibili, imprevedibili e turbolenti, metteranno a dura prova i protagonisti del libro, che si ritroveranno a fare i conti con sé stessi, con le scelte del passato e con un futuro incerto. 
Cosa accadrà?
I protagonisti del libro riusciranno a seguire i loro sentimenti? 
Riusciranno ad arrivare lì, dove batte il cuore? 

Hai presente quando hai la netta sensazione di aver trovato una parte di te che ti mancava? Quella esatta metà del tuo cuore che ti fa sentire perfetto? 
A me è successo questo, e l’età non conta. 

La scrittrice Silvia Maira ha esordito con “Un cuore a metà” nel 2015, e con “Dove batte il cuore” conclude in modo perfetto la serie “Cuori”. 
I temi trattati sono l’amore, i rapporti con i figli, l’amicizia, la differenza d’età, le apparenze sociali, la musica e l’importanza di seguire i propri sentimenti, a discapito delle convenzioni sociali e della differenza d’età. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole e all’inizio di ogni capitolo, la scrittrice ha inserito delle bellissime citazioni dei libri precedenti (“Un cuore a metà” e “Per una volta ancora”), per cercare di far comprendere al lettore la storia; anche a chi non ha letto i libri antecedenti. 
Nonostante il gran numero di personaggi presenti nella narrazione, la scrittrice dimostra di riuscire a intrecciare la vita e i sentimenti di ognuno di loro. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che amano le saghe familiari, ma anche a chi desidera leggere un libro spensierato, ricco di amori tormentati, ma profondi. 
Ringrazio la scrittrice Silvia Maira per l’opportunità e per avermi inviato il suo libro, che mi ha permesso di emozionarmi alla storia d’amore tra Aida e Ruggero e della “grande famiglia allargata”. 
Buona lettura 📚!!

“Mandorli in fiore” di Silvia Maira

Titolo: Mandorli in fiore 
Autore: Silvia Maira 
Casa Editrice: PAV Edizioni 
Collana: Contemporary romance 
Data uscita: 28 Novembre 2023 
Pagine: 208 
Genere: Romanzo rosa 
Acquista: https://www.ibs.it/mandorli-in-fiore-libro-silvia-maira/e/9791259737175

La sua attenzione fu attratta da una mail con uno strano oggetto:”Racconti di una vita fa”. Da quando lavorava al giornale, aveva ricevuto e-mail di ogni tipo: proposte di ricette da pubblicare, alcuni che volevano dichiarare il proprio amore tramite giornale, altri ancora che volevano essere intervistati e poi c’era chi non sapeva a chi raccontare la propria vita. Aprì la mail per curiosità più che reale interesse e la lesse. […]
Ida si trovò rapita dal contenuto della mail. 
C’era molta malinconia tra quelle righe schiette e partecipate, che erano riuscite a suscitare in Ida una strana sensazione. 

La protagonista del libro è Ida Russo, una giornalista di 28 anni, che lavora a Milano presso il settimanale “Noi Magazine” per la rubrica “Ricordi”. Una sera mentre è a casa, riceve un’email con un oggetto particolare, che cattura l’attenzione di Ida. 
L’email racconta, la storia vera di un signore di nome Lillo De Luca, una storia profonda, ricca di sentimenti, di povertà, di miseria, che racconta la condizione di molti italiani dopo la guerra. 
Ida rimane molto colpita dalle parole di Lillo, decide di cercare “Canicattì”, il paesino descritto nella mail. 

Il motore di ricerca le mostrò le immagini di Canicattì, un paese dell’entroterra agrigentino, immerso tra gli alberi di ulivo e di mandorlo, celebre per la pasticceria di mandorla, caratterizzato da un’economia agricola, fondata sulla produzione di uva da tavola. 

Vedendo le immagini di Canicattì, Ida si ritrovò a pensare ai suoi genitori, che avevano deciso di lasciare il loro paesino in Calabria, per andare in Argentina quando era piccola, alla ricerca di fortuna. Ma Ida è sempre stata molto ambiziosa e con le idee chiare, le mancava l’Italia, la sua terra d’origine e decise di trasferirsi dai nonni. E grazie alle parole di Lillo, Ida si ritrova a pensare alle scelte del passato, all’amore ricevuto dai genitori e dai nonni, ma con la paura e il rimorso, di non essere riuscita a dimostrargli il suo affetto. 
Ida decide di approfittare delle sue ferie, per andare a conoscere Lillo e visitare Canicattì. Il lettore si ritroverà a immaginare la campagna di Canicattì, mentre il signor Lillo racconta a Ida la sua storia, percorrendo un vero e proprio viaggio nel passato, tra la bellezza del Santuario della Madonna della Rocca, gustando la tipica granita alla mandorla o nella Valle dei Templi di Agrigento e tanti altri racconti di Lillo. 
La scoperta dei luoghi di Canicattì si unisce ai racconti di Lillo, molto profondi, emozionanti e dolorosi durante la Seconda Guerra Mondiale, che hanno insegnato a Lillo il significato della vita. 

Era difficile essere bambini nel periodo post-bellico e Lillo non si ricordava di esserlo mai stato davvero. Lui e il fratello erano sempre stati chiamati a essere maturi e responsabili, ma erano solo dei bambini. 

Ida rimane affascinata dai racconti di Lillo, imparando da lui il vero valore dell’amicizia, dell’amore e della solidarietà. A Canicattì, Ida riuscirà a superare la fine della relazione con il suo ex fidanzato Dario, ed imparerà a guardarsi dentro. 

Li vede qui mandorli?
Non immagina cosa voglia dire vederlo fioriti tutti insieme, sembravano il paradiso in terra. Venivo sempre a vederli quando erano ricoperti di fiori e, davanti alla loro bellezza, mi riempivo di gioia, mentre nutrivo la certezza che un giorno avrei avuto la vita che desideravo. 

La scrittrice Silvia Maira con “Mandorli in fiore”, descrive in modo minuzioso i luoghi tipici siciliani, oltre a raccontare la storia di Lillo, la vita di Ida e della sua collega/amica Ines, ma anche del lato romantico di Enrico, un ragazzo di 23 anni che lavora nel B&B, in cui soggiorna Ida. 
I temi trattati sono le delusioni amorose, l’amicizia, la solidarietà, le punizioni, il giornalismo, la vocazione, l’emigrazione, il richiamo della propria terra, la povertà, le rinunce e la Seconda Guerra Mondiale. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole e a tratti divertente, grazie alla presenza di alcuni personaggi molto simpatici come Ines, che ha un fidanzato di nome Evaristo moto attaccato alla madre e che non riesce a vedere quasi mai. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni e a dialoghi coinvolgenti e allegri, che rendono la lettura piacevole. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono emozionarsi, commuoversi, avvolti nelle bellissime descrizioni della Sicilia, ma anche dei prodotti tipici locali. 
Ringrazio la scrittrice Silvia Maira, è sempre un piacere e un onore poter collaborare con te e leggere i tuoi libri pieni di sentimenti, con personaggi realistici e luoghi bellissimi. 
Buona lettura 📚!!

“Jamais. Mai senza me. Per sempre insieme a te” di Samanta Fugazza

Titolo: Jamais. Mai senza me. Per sempre insieme a te
Autore: Samanta Fugazza 
Casa Editrice: Independently published 
Data uscita: 24 Maggio 2023 
Pagine: 420 
Genere: Romanzo rosa 
Acquista: https://www.amazon.it/Jamais-senza-sempre-insieme/dp/B0C63RVMCW/ref=sr_1_1?qid=1707559916&refinements=p_27%3ASAMANTA+FUGAZZA&s=books&sr=1-1

Forse hai ragione, le promesse possono essere degli intenti effimeri ed io non posso offrirti il futuro perché non lo conosco. Ma di una cosa sono sicuro, lo voglio scoprire assieme a te perché ti amo e voglio camminare con te al mio fianco. Ricordatelo sempre ma petite Julie, je t’aime e su questo “mai” ne sono certo, jamais sans moi pour toujours avec toi. Mai senza me, per sempre assieme a te. 

Il libro racconta la storia d’amore tra Juliette e Williams, come Giulietta e Romeo ma dei giorni nostri. La protagonista del libro si chiama Juliette, una ragazza di Verona, molto sensibile e dolce, che decide di trasferirsi a Parigi, nella casa dove vive la nonna Esther, suo fratello Matteo e il papà Adrien. I suoi genitori si erano separati quando lei era molto piccola, e Juliette era cresciuta senza la presenza del padre. La mancanza del padre, ha generato in lei un dolore molto profondo, che crescendo ha causato in Juliette delle cicatrici interiori e intime. 
Nonostante il brutto rapporto con Adrien, Juliette decide di vivere a Parigi per frequentare l’Università, ma anche per ritrovare l’affetto della nonna Esther, oltre a stringere un forte legame con il fratello Matteo. 
Un giorno, mentre Juliette mangiava un gelato, incontrò William, un ragazzo molto bello e di origini italiane. Juliette rimarrà molto colpita dalla gentilezza e dai modi di William, tanto da iniziare a provare dei sentimenti contrastanti, nonostante le sue paure e un segreto che cerca di nascondere. 
Juliette a Verona, aveva avuto una relazione “tossica” con un ragazzo di nome Alessandro, e si era resa conto di non riuscire a provare nessuna emozione, nessun sentimento nei confronti di questo ragazzo. Ma il destino ha voluto che Juliette incontrasse William, per mettere alla prova i suoi sentimenti e sé stessa. 

Come se le lacrime potessero domarle, lascio che il trucco si sciolga sotto di esse. Sfrego le mani sul viso ma non sono sporche, sono solo bagnate. Sono tornata, sono qui nella mia stanza, non c’è nessuna festa, nessun trucco da togliere. 
Solo un cuore devastato ed un’anima ferita. William mi fa alzare, mi stringe in un abbraccio che sa consolare e dare speranza, che sa di casa. 

Una storia d’amore delicata e passionale, proprio come i petali di una rosa, il simbolo della relazione tra Juliette e William. 
Ma il loro amore non sarà semplice, Juliette e William dovranno affrontare un destino beffardo, crudele, pronto a distruggere ogni cosa, anche un sentimento molto forte. 
Che cosa accadrà a Juliette e William? 

La scrittrice Samanta Fugazza con “Jamais. Mai senza me. Per sempre insieme a te”, racconta la storia d’amore passionale, dolorosa e ricca di colpi di scena tra Juliette e William, ispirandosi a Romeo e Giulietta. 
I temi trattati sono la separazione dei genitori, i traumi, le relazioni tossiche, lo stupro, il primo amore, l’amicizia, la verità, il rapporto tra fratelli, la morte e l’amore vero, capace di scatenare un’insieme di emozioni e sentimenti. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, fluido, armonico, poetico e a tratti umoristico, soprattutto nei dialoghi tra Jennifer e suo fratello Matteo. La scrittrice Samanta Fugazza ha deciso di impostare la narrazione, alternando i punti di vista della protagonista Juliette tra il coma, causato da un brutto incidente, la sua infanzia, il suo trasferimento a Parigi e l’incontro con William. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni della scrittrice, che permettono al lettore di entrare in empatia con ognuno di loro. Sin dalle prime pagine, il lettore conoscerà la gentilezza e dolcezza di Juliette, ma anche la sensibilità e cortesia d’altri tempi di William. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia d’amore emozionante, passionale, struggente e commuovente, arricchita da molte descrizioni sui personaggi e sui luoghi, ma anche da alcune scene spicy. 
Ringrazio la scrittrice Samanta Fugazza per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di sognare, innamorarmi e commuovermi insieme alla protagonista. 
Buona lettura 📚📚!!

“La bellezza rimasta” di Roberta Zanzonico

Titolo: La bellezza rimasta. Quando l’oblio porta la felicità. 
Autore: Roberta Zanzonico 
Casa Editrice: Morellini Editore
Collana: Varianti 
Data uscita: 4 Novembre 2022
Pagine: 143 
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.amazon.it/bellezza-rimasta-Varianti-Roberta-Zanzonico-ebook/dp/B0BK2CGDZT

La signora Chiara osservava il ciliegio attraverso la finestra, quando si ritrovò invecchiata tutta d’un tratto. L’albero era coperto da fiori bianchi, che sbocciavano ogni anno in primavera intorno alla data del suo compleanno, come a ricordarle che il tempo passava. 

Il libro è ambientato in un piccolo paesino di nome Filaccione, dove vive la signora Chiara, una donna anziana di settant’anni, sposata con il signor Antonio. 
Il signor Antonio era un pescatore, e un giorno era rimasto incantato dagli occhi azzurri di Chiara, tanto da chiederla in moglie. Chiara è sempre stata una donna “normale”, non troppo bella e non troppo intelligente, con il desiderio di formare una famiglia tutta sua e con dei figli da crescere. 
Un giorno, Chiara chiede al marito dei figli, ed è in quel momento che il signor Antonio, si rende conto di non aver mai dimenticato il primo e unico amore. 
L’insoddisfazione di non essere abbastanza per il marito e la mancanza dei figli, porta la signora Chiara ad abusare dell’alcool, cercando in una bottiglia di vino di cancellare il dolore. 
Ma alla soglia dei settant’anni, la signora Chiara si ritrova a vivere nel passato, perché affetta da una malattia causata dall’abuso di alcool, che non le permette di formare nuovi ricordi. 

Arrivata ai settant’anni, la routine mattutina della signora Chiara era invariata da almeno un decennio, da quando era rimasta intrappolata in un eterno passato. […]
Le memorie precedenti alla malattia rimanevano l’unica realtà conosciuta. Così la signora Chiara pensava di avere ancora sessant’anni e non settanta, e ignorava che il marito si stesse lasciando morire di depressione su una poltrona di pelle. 

Mentre la signora Chiara non riesce a immagazzinare nuovi ricordi, suo marito trascorre le sue giornate, seduto su una poltrona con la televisione accesa, annegando nei ricordi e nella depressione. 
Ben presto tra gli abitanti di Filaccione, si sparse la voce della malattia della signora Chiara, che viveva la sua vita e i suoi ricordi a dieci anni prima.
Il signor Morbidelli vive anche lui a Filaccione, insieme a suo figlio Gioacchino, conosciuto da tutti per la sua pazzia, per essersi cavato l’occhio destro. Tutti, ad eccezione della signora Chiara, i suoi ricordi risalgono a quando Gioacchino non era pazzo e desiderava diventare un medico. 
Il signor Morbidelli inizia a trascorrere sempre più tempo con la signora Chiara, approfittando della sua malattia per lodare il figlio, di cui si vergognava per la sua pazzia. 
Oltre al signor Morbidelli, anche la vedova Rinaldi, si recava dalla signora Chiara, non sapendo che il marito era morto nel letto di una prostituta. La vedova Rinaldi poteva chiacchierare con la signora anziana di suo marito, nascondendo il tradimento e pavoneggiando i suoi gioielli. 

Nell’arco di poco tempo, quasi ogni abitante di Filaccione era andato a parlare con la signora Chiara almeno una volta. Le file davanti alla porta si fecero più lunghe e così i compaesani dapprima si lamentarono sul perché uno dovesse avere la precedenza sull’altro, e poi organizzarono i turni, sempre approvati dalla vedova Rinaldi. 

A poco a poco, tutti gli abitanti di Filaccione si siederanno al tavolo della signora Chiara, per vivere nel passato, tornando indietro quando si era (o si pensava di essere) felici. 
Ma siamo così sicuri, che vivere nel passato ci renda felici? 
Siamo così sicuri che nel passato siamo stati felici? 
E se il presente, il futuro nascondessero una vita vera, piena di sentimenti e di felicità? Che senso ha, allora vivere nel passato alla ricerca di una felicità ormai finita?

La scrittrice e psichiatra Roberta Zanzonico con “La bellezza rimasta. Quando l’oblio porta la felicità”, ha raccontato una storia profonda, utilizzando dei protagonisti veri come la signora Chiara, il signor Morbidelli, il signor Antonio, il gioielliere e altri, che hanno una patologia o una situazione di profondo disagio.
Il libro “La bellezza rimasta. Quando l’oblio porta la felicità”, è stato candidato da Giulia Ciarapica al Premio Strega 2023 perché <<La bellezza rimasta di Roberta Zanzonico rivela a partire dallo stillo in copertina (<<Quando l’oblio porta la felicità>>), tutta la sua originalità letteraria. Non è soltanto un romanzo sul potere della dimenticanza e sulla forza che il passato esercita sulla nostra vita di tutti i giorni, ma è soprattutto una storia che ci pone di fronte a un grande, problematico ma definitivo quesito: non è forse più facile tornare indietro che andare avanti?>>
E’ con questo quesito, che il lettore si ritroverà incatenato nella storia e nello stile scorrevole, armonico e poetico della scrittrice. 

I temi trattati sono la malattia, l’oblio, i ricordi, il disagio esistenziale, il tradimento, le apparenze, il primo amore, la vocazione spirituale, la bellezza e l’amore, in tutte le sue sfaccettature, compreso quello per sé stessi. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, armonico, poetico e profondo, che conquista il cuore e l’anima di ogni lettore. 
I personaggi sono strutturati bene, che ruotano intorno alla signora Chiara, come suo marito il signor Antonio, la vedova Rinaldi, il signor Morbidelli e il figlio Gioacchino e don Giorgio. 
Ogni personaggio ha una propria chiave di lettura, viene descritto in modo autentico, realistico, grazie alle ampie descrizioni e alla bravura della scrittrice. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia intensa, emozionante e realistica, in grado di far riflettere il lettore su molte tematiche importanti, come saper cogliere la felicità nel corso della vita, senza pensare al passato. 
Ringrazio la casa editrice Morellini Editore e Sara Rattaro, per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di emozionarmi, di commuovermi e di riflettere sul significato della parola felicità. 
Vi piacerebbe incontrare una persona come la signora Chiara, a cui raccontare la vostra vita? 
Fatemelo sapere nei commenti, 
buona lettura 📚📚!!

“Stella Benson. La cacciatrice di parole” di Francesca Cosentino

Titolo: Stella Benson. La cacciatrice di parole. 
Autore: Francesca Cosentino 
Casa Editrice: Morellini Editore 
Collana: Femminile singolare 
Data uscita: 27 Ottobre 2023 
Pagine: 210 
Genere: Romanzo biografico 
Acquista: https://www.ibs.it/stella-benson-cacciatrice-di-parole-libro-francesca-cosentino/e/9791255270874?lgw_code=1122-B9791255270874&gad_source=1&gclid=Cj0KCQiAwvKtBhDrARIsAJj-kTg30Tm1ogigS2GZWL63t5tljjcRAP-idqZDochDwOG2bPd3f-rN-YYaApH5EALw_wcB

Libertà, libertà. Stella non pensava ad altro. 
<<Voglio essere libera come un uomo>> proclama con forza. Era determinata a scardinare i ruoli sociali, a cancellare regole che riteneva inutili e ingiuste. Era fuori dai canoni e dalle righe. 

La scrittrice e giornalista Francesca Cosentino, nel libro si ispira alla vita dell’importante scrittrice Stella Benson. Stella Benson è nata nel 1892 in Inghilterra, da una famiglia aristocratica che viveva a Lutwyche Hall. Nonostante le sue origini aristocratiche, quando Stella ha vent’anni, decide di lasciare la vita agiata familiare, per seguire i suoi principi e idee “rivoluzionarie” per l’epoca. 

Eppure il suo più grande desiderio era uccidere lo spettro di un destino già scritto che aleggiava sulla sua testa. 

La scrittrice Francesca Cosentino racconta la vita della scrittrice Stella Benson, in modo romanzato, riuscendo a trasmettere la grande passione per la scrittura di Stella, ma anche le sue idee sull’emancipazione femminile, servendosi anche di bellissime descrizioni di luoghi in cui ha vissuto l’importante scrittrice. 
La storia di Stella Benson viene raccontata da più voci, attraverso cinque capitoli che permettono al lettore di scoprire ogni lato, sfaccettatura della scrittrice. 
Il lettore conoscerà il punto di vista del “primo amore” e amico Nigel, della zia Mary, che l’ha sempre influenzata sul matrimonio e di andare a vivere da sola, dell’amica Winifred, ma anche si Stella e di suo marito Sheamas. 
Il lettore imparerà a conoscere Stella Benson e la sua grande passione per la scrittura, che le permetterà di conoscere l’importante scrittrice Virginia Woolf, tanto da stringere un rapporto molto simile all’amicizia. 

Tra loro ci sono dieci anni e una generazione di scrittori. Virginia è molto famosa. Il suo ultimo romanzo l’ha consacrata una delle autrici più innovative e apprezzate in Inghilterra. 
Stella la considera un mostro sacro, un pilastro della letteratura. Teme il suo giudizio tagliente, anche se Virginia le riconosce talento. 

Oltre a Virginia Woolf, Stella conoscerà molti scrittori famosi dell’epoca, continuando a pubblicare nuovi romanzi e poesie. Oltre alla passione per la scrittura, Stella è affascinata dall’arte e dal disegno, riuscendo a creare un legame speciale tra la scrittura e il disegno. 
La vita di Stella Benson viene raccontata tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta, percorrendo i suoi numerosi viaggi tra Londra, la California e la Cina. 

C’è uno strano potere nel silenzio, lo stesso piacere che si prova quando la musica finisce. Le parole esistono perché c’è il silenzio, è nell’assenza che le riconosciamo e diventano preziose. 
Senza silenzio, le parole non avrebbero valore.

La scrittrice e giornalista Francesca Cosentino con “Stella Benson. La cacciatrice di parole”, racconta la vita dell’importante scrittrice inglese, in modo unico e ricco di dettagli, tanto da rendere il lettore partecipe della storia. 
I temi trattati sono l’emancipazione femminile, i primi movimenti delle suffragette, il diritto di voto delle donne, il matrimonio, la figura della donna, la Grande Guerra, il grande amore, l’arte e la passione per la letteratura e la scrittura. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, unico, sensazionale, pieno di sinestesie e di elementi narrativi che rendono la storia poetica e strutturata molto bene. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla scelta della scrittrice di raccontare la storia di Stella Benson, utilizzando più voci e punti di vista. 
Oltre ai personaggi, un ruolo centrale nella narrazione lo ricopre la passione per la scrittura, un sentimento profondo, capace di andare oltre il tempo, che scandiva tutte le giornate di Stella. 
Ringrazio la casa editrice Morellini e Sara Rattaro, per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di conoscere nel dettaglio la storia dell’importante scrittrice inglese Stella Benson. 
E voi avete mai letto i libri di Stella Benson? 
Conoscete la sua storia? 
Fatemelo sapere nei commenti, 
Buona lettura 📚📚!!

“Caro diario…” di Fabiano Pini

Titolo: Caro diario…
Autore: Fabiano Pini
Casa Editrice: NeP Edizioni
Data uscita: 21 Febbraio 2023
Pagine: 152
Genere: Romanzo contemporaneo
Acquista: https://www.ibs.it/caro-diario-libro-fabiano-pini/e/9788855002714?lgw_code=1122-B9788855002714&gad_source=1&gclid=CjwKCAiA_OetBhAtEiwAPTeQZ6omjtMFNzRQLACLKk8VI0yk9mfWRPhk9Z9lq5GJn9T_yH9hVn0DZxoCFGcQAvD_BwE

E’ per tutto questo che mi sono deciso a scrivere questo diario. Per tutti gli errori fatti fin qui e per quelli che ancora farò, ma soprattutto per la speranza che scrivere i miei pensieri mi aiuti nel superare le mie incertezze, mettendomi di fronte alla giusta strada da prendere, ponendomi davanti le soluzioni più idonee ai miei problemi e che riesca a togliermi la paura di sbagliare.

Il protagonista del libro si chiama Roberto, un ragazzo giovane che grazie al suggerimento di Cristiana, un’amica di famiglia, decide di iniziare a scrivere la propria vita e sentimenti su un diario. 
Scrivere un diario non è facile, significa aprire il proprio cuore, raccontare le proprie paure e incertezze, mettendosi completamente a nudo. Ed è così che Roberto inizia a scrivere sul diario, raccontando i propri tormenti interiori. 
Al diario, racconta la fine del suo primo amore, con una ragazza di nome Francesca, ma anche i dubbi e le incertezze sul suo percorso universitario. Roberto, era iscritto alla facoltà di filosofia, era indietro con gli esami, e aveva paura di aver sbagliato completamente il suo percorso. 
Il libro è ambientato tra il 1999 e il 2000, un periodo di transizione e del famoso fenomeno chiamato come “Millenium Bug”. Il Millenium Bug è un errore di programmazione, che con l’azzeramento del calendario, avrebbe provocato la cancellazione dei dati nei sistemi informatici. Roberto racconta al suo diario di questo fenomeno, appassionandosi sempre di più al mondo dell’informatica. 

Un giorno un suo vecchio amico, gli propone di uscire a cena con un gruppo di amici; ed è qui che Roberto conosce una ragazza bellissima, di nome Patrizia. Patrizia è la ragazza più corteggiata, molto intelligente, seria ed inizia a chiacchierare con Roberto. Il ragazzo appena rientra a casa, non vede l’ora di raccontare al suo diario, di questo incontro.
Pagina dopo pagina, Roberto racconta le proprie paure, la paura di sbagliare, soprattutto sul proprio futuro e con le ragazze. Ma grazie all’esperienza del diario, Roberto imparerà a conoscere sé stesso, a capire i suoi sentimenti e a lasciarsi andare. 
Roberto troverà il coraggio di lasciare la facoltà di filosofia, per iscriversi ad informatica. Lui è certo che il mondo informatico sarà il futuro, e grazie al diario e anche a Patrizia, riuscirà a sfidare le proprie paure. 
Che cosa accadrà tra Roberto e Patrizia? 
Quali sono, secondo voi, i benefici di avere un diario?
E voi, avete mai avuto un diario? 

Ma la vera scusa per non scrivere un diario, secondo me, è proprio la consapevolezza inconscia che, su quelle pagine, sei costretto a scrivere di te stesso. Ti devi mettere a nudo, devi esporre le tue fragilità e scoprire che in molti aspetti sei fragile come un bambino e, per questo impressionabile, indifeso e vulnerabile.
Gli adulti non vogliono sentirsi vulnerabili, tutti si sentono forti, decisi, risolutori, boriosi e pieni di sé, spavaldi quando regalano consigli agli altri proponendo le loro teorie e modi di vita sicuramente migliori di quelli altrui.

Lo scrittore Fabiano Pini, dopo aver pubblicato undici opere di generi diversi, pubblica “Caro diario…” facendo conoscere al lettore il mondo intimo del giovane Roberto. 
Il lettore si ritroverà a ripercorrere gli anni tra il 1999 e il 2000, attraverso le pagine di diario del ragazzo, che racconta la propria routine di tutti i giorni, mettendosi completamente a nudo, rivelando le proprie paure, insicurezze e tormenti interiori. 
I temi trattati sono le emozioni, le paure, le fragilità, i primi amori, i rapporti familiari, l’università, il futuro, l’amore e la scrittura. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, riflessivo e divertente. Lo scrittore Fabiano Pini, ha utilizzato la forma narrativa del diario, per permettere al protagonista di raccontarsi senza filtri. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni fornite nel testo, che permettono al lettore di entrare in empatia con loro. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia piena di sentimenti, di vere emozioni e divertente; una storia in grado di far capire al lettore l’importanza di affrontare le proprie paure, per cercare di trovare la propria strada nel mondo. 
Ringrazio lo scrittore Fabiano Pini per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di emozionarmi e divertirmi tra le pagine del diario di Roberto. 
Che cosa rappresenta per voi la scrittura? 
Avete mai scritto un diario, per esternare le vostre paure e sentimenti? 
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!

“Il secondo piano” di Ritanna Armeni

Titolo: Il secondo piano 
Autore: Ritanna Armeni 
Casa Editrice: Ponte Alle Grazie 
Collana: Scrittori 
Edizione: 6 
Data Uscita: 10 Gennaio 2023 
Pagine: 288 
Genere: Romanzo storico 
Acquista: https://www.amazon.it/secondo-piano-Ritanna-Armeni/dp/8833319539/ref=asc_df_8833319539/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=611016476320&hvpos=&hvnetw=g&hvrand=17165189435864744034&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008337&hvtargid=pla-1947074980031&psc=1&mcid=6fee87bf26ce31d29ee8aa1da7f05193

C’è un cerchio rosso minuscolo, quasi invisibile. Indica un convento e una chiesa. Nel convento abitavano sette suore. 
Qui comincia la nostra storia. 

Il libro è ambientato a Roma nel 1944, presso il Convento delle Francescane della Misericordia, situato in periferia di un quartiere romano in costruzione. 
Nel convento abitano sette suore, guidate dalla Madre superiora Madre Ignazia, di origini tedesche. Ognuna di loro ha delle mansioni da svolgere, come gestire i conti e il cibo, cucinare, coltivare un piccolo orto nel giardino del convento e aiutare coloro che ne hanno bisogno. 
Mentre nella città di Roma, accadono degli episodi inumani nei confronti degli ebrei, il Vaticano tratta in segreto la resa nazista, e il pontefice sceglie la diplomazia e la via della cautela. 
Una mattina, un gruppo di sette ebrei suona il campanello del convento, chiedendo ospitalità alle suore. 

Erano in sette. Fermi sul piccolo piazzale davanti al convento. Dopo aver suonato il campanello si erano allontanati di qualche metro e ora guardavano in alto verso le finestre. 
[…]
Quando il portone si aprì, il gruppo rimase fermo e compatto. Solo gli sguardi si spostarono alla soglia dove era incorniciata la novizia, immobile e silenziosa. 

Queste persone vivevano nel Ghetto, tra di loro c’erano uomini anziani, giovani e bambini, che sono riusciti a scappare prima dell’arrivo dei tedeschi. 

Alle otto del mattino oltre un migliaio di ebrei, catturati al Ghetto e rimasti chiusi per due giorni nel collegio militare di via della Lungara, furono stipati nei suoi diciotto vagoni. Non conoscevano la loro meta né quanto sarebbe durato il viaggio. Avevano solo sentito parlare di campi di lavoro. Il treno non partì subito. Gli ebrei catturati aspettarono al chiuso per oltre sei ore. 
I lamenti, le grida, i pianti dei bambini non arrivarono alla parte della stazione adibita al trasporto passeggeri né alle strade vicine. 

Suor Ignazia e le sue sorelle (Suor Elisabetta, Benedetta, Maria Rita, Emilia, Grazia e la novizia Suor Lina), accolgono nel proprio convento questo gruppo di ebrei, nascondendoli nel secondo piano. 
Il secondo piano diventa il rifugio di queste persone, che devono stare rigorosamente in silenzio, al buio, perché tutte le finestre erano state chiuse dalle suore, per non far vedere dall’esterno gli ospiti al suo interno. 
Ma un giorno, due tedeschi decidono di far visita alle suore per informarle che dopo Natale, avrebbero allestito un’infermieria dove avrebbero portato i soldati tedeschi in via di guarigione. 

Suor Ignazia e le sue sorelle hanno coraggio, e si ritrovano in una situazione molto delicata e sempre di più pericolosa, con l’infermieria tedesca situata al primo piano del convento e gli ebrei da nascondere al secondo piano. 
Ma con coraggio e seguendo la strada della carità, Suor Ignazia e le sue sorelle, dimostrano di avere un grande cuore, pronte a sfidare il nemico posto al primo piano. 
I tedeschi si trovano ad un passo dalla sconfitta, e attuano delle misure sempre più repressive nei confronti degli ebrei. 
La bellezza della città di Roma, lascia il posto a una città devastata dalla guerra e dalle bombe, una città povera, piena di fame e di paura, dove gli ebrei vengono deportati e uccidi con una violenza spietata, fuori controllo. 
Riusciranno Suor Ignazia e le sue sorelle a nascondere il gruppo di ebrei, fino alla fine della guerra? 

La scrittrice e giornalista Ritanna Armeni dopo il successo del libro “Una donna può tutto”, pubblica “Il secondo piano”, che racconta una storia di coraggio, di carità, ambientata in un periodo storico molto difficile, con protagoniste sette suore che nascondono al secondo piano del convento un gruppo di ebrei, mentre nel primo piano si trovano i tedeschi. 
I temi trattati sono la guerra, l’amore, l’amicizia, la forza, la fame, la paura, la violenza, la Chiesa, il coraggio, le donne e la carità. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, imprevedibile, pieno di pathos ed emozionante, arricchito da alcuni racconti sull’occupazione nazista a Roma e da alcune pagine di diario delle protagoniste. In queste pagine di diario, le suore raccontano i loro sentimenti, dalla paura, all’angoscia, al senso di inquietudine e di smarrimento, che cercano di allontanare per aiutare e dare la forza agli ebrei situati al secondo piano. 
I personaggi sono strutturati molto bene, grazie allo stile narrativo utilizzato dalla scrittrice, che permette al lettore di emozionarsi insieme a loro. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia di donne coraggiose, che in nome della carità e dell’amore decidono di nascondere gli ebrei dai tedeschi. 
Ringrazio la casa editrice Ponte Alle Grazie per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di leggere una storia emozionante, ricca di riflessioni e che racconta un periodo storico in una veste nuova, dove il coraggio, la carità e l’amore diventano i protagonisti indiscussi della storia, insieme alle suore. 
Buona lettura 📚📚!!

“La strada di Clara” di Diana Rosie

Titolo: La strada di Clara 
Autore: Diana Rosie
Traduttore: Francesca Toticchi 
Casa Editrice: Editrice Nord 
Collana: Narrativa Nord 
Data uscita: 14 Febbraio 2023 
Pagine: 348 
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.ibs.it/strada-di-clara-libro-diana-rosie/e/9788842934592?lgw_code=1122-B9788842934592&gad_source=1&gclid=Cj0KCQiA2KitBhCIARIsAPPMEhKU5_0nzjHJljiI1nRpQPQ0CXRCbmauz7bwROTptvMbGIUD3wsbnOoaAvLHEALw_wcB

La madre le mise il braccialetto al polso, facendolo girare due volte mentre ripeteva quelle parole misteriose. Quando ebbe finito, guardò la figlia negli occhi. 
<<E’ un cerchio d’amore, attraverso il quale resteremo sempre legati: io, tu, il papà e tuo fratello.>> Si girarono entrambe verso il bambino. <<Ovunque andrete, qualsiasi cosa farete, la vostra mamma e il vostro papà saranno sempre con voi. Anche quando non staremo al vostro fianco.>> La mamma parlava con voce commossa. 
<<E, se io non potrò, dovrai essere tu a prenderti cura di tuo fratello.>>

Il libro è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e mostra un’Italia distrutta, straziata dalla guerra. I protagonisti del libro sono due fratelli: Clara e Filippo. 
Il loro papà era stato ucciso da alcuni fascisti, e la loro mamma aveva preparato un braccialetto rosso per i suoi figli. Questo braccialetto, rappresenta il legame tra la loro mamma, il papà, Clara e Filippo. Dopo la morte del padre, decidono di trasferirsi dalla campagna, e dopo un lungo e stancante viaggio, arrivano in città. L’appartamento è situato in un palazzo desolato, dove si trova un materasso per terra e molta puzza. Dato che è sera, Clara e Filippo sono molto provati dal viaggio e la loro mamma, li invita a riposarsi, mentre lei doveva incontrare una signora per aggiustare alcuni vestiti. 
La mattina seguente, Clara si sveglia per prima e scopre che la loro mamma non è ancora rientrata a casa. Clara decide di lasciare nel letto il suo fratellino, per andare a cercare la loro mamma. Fuori dal portone del palazzo, Clara è confusa, non conosce nessuna strada e ha due possibilità per ritrovare la sua mamma: andare a destra o a sinistra. 
Incuriosita dalla presenza di una fioraia, decide di andare a destra, dove incontra in un panificio una signora vestita in modo elegante, con un vestito verde che risalta il suo incarnato. 
Questa signora, decide di aiutare Clara a ritrovare la propria madre, ed insieme tornano nell’appartamento… ma non c’è nessuno, nemmeno il suo fratellino Filippo. 
Mentre Clara era scesa per cercare la sua mamma, il suo fratellino Filippo soprannominato da tutti “Pippo” o “passerotto chiacchierone”, perché parlava e poneva domande continuamente, si era svegliato e non trovando Clara e la mamma, aveva deciso di uscire di casa per cercarle. Ma a differenza di Clara, decide di girare a sinistra e si ritrova in una piazza piena di gente. Filippo ha paura, è spaventato e confuso, ma non si arrende e si arrampica su una cassetta di legno per cercare di distinguere le persone dall’alto. Ma vicino alla cassetta di legno, c’era un neonato (Gino) e la sua mamma Dora.
Dora è una donna molto dolce, gentile e sposata con Mario e vedendo questo bambino così spaventato ed indifeso, decide di aiutarlo a ritrovare la propria madre. 
Ed è così che Clara e Filippo si sono separati, seppure senza volere, il destino ha giocato un brutto scherzo, ma sono stati “fortunati” perché hanno incontrato due donne dolci e generose, pronte ad accoglierli in casa loro. 
La signora con il vestito verde è una benestante, sposata con il signor Salvadori in una bella casa e vivono insieme alla loro domestica Filomena. Il personaggio di Filomena conquisterà il cuore di tutti i lettori, con la sua cucina, con il suo carattere e la sua bontà, riuscirà a far sentire la giovane Clara parte integrante di quella famiglia. 
Il signor Salvadori ha un incarico prestigioso nel comune, oltre a essere un fedelissimo del regime fascista e del Duce. Dopo un’iniziale differenza del signore, la signora riesce a convincerlo ad accogliere questa bambina. Clara viene iscritta in una scuola fascista, dove incontra delle coetanee cattive che la insultano quotidianamente. 
Mentre Clara viene educata sul modello del Duce, suo fratello Filippo è stato accolto nella casa di Dora e Mario, delle persone umili, con un grande cuore. Dora e Mario hanno delle idee politiche completamente diverse da quelle del signor Salvadori, sono comunisti e antifascisti. 
Filippo crescerà con queste idee, aiutando Dora e Mario a collaborare segretamente con i partigiani. A Clara non manca niente, ha cibo a sufficienza e vestiti dignitosi, ma continua a pensare alla promessa che aveva fatto a sua mamma. A Clara manca molto il suo fratellino e spera di riuscire a incontrarlo. 
Chissà se Clara e Filippo riusciranno a ritrovarsi?? 
Chissà che cosa imparerà Clara? 
Può un legame di sangue andare oltre alle convinzioni politiche? 

La scrittrice Diana Rosie con “La strada di Clara”, racconta la storia di una famiglia divisa dalla guerra e dal destino. Racconta la storia di un fratello e di una sorella che si separano, che si perdono nel giro di pochi minuti… lei viene adottata da una famiglia fascista, mentre lui viene adottato da una famiglia di partigiani. 
E cosa accadrà?? 
I temi trattati sono l’amore, le amicizie, l’invidia, i favori, la generosità, il fascismo, l’educazione fascista, il primo amore, la guerra e i pregiudizi sugli ebrei, ma anche su tutti coloro che venivano etichettati come “diversi”: 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, serrato, toccante, profondo e coinvolgente, in grado di far emozionare il lettore fino alla fine della storia. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla scelta narrativa della scrittrice di alternare i capitoli per permettere a Clara e Filippo di raccontarsi. All’interno della storia, il lettore incontrerà tanti personaggi molto importanti, la domestica Filomena, ma anche un bibliotecario ebreo di nome Leone che insegnerà la storia alla giovane Clara. 
Il lettore si ritroverà a leggere un libro con una storia originale, profonda e commuovente, una storia di una famiglia separata dalla guerra e dal destino. 
Consiglio questo libro a tutte/ i coloro che vogliono leggere un libro coinvolgente, pieno di sentimenti e toccante, in grado di catturare il cuore di ogni lettore, dall’inizio alla fine della storia!!
Buona lettura 📚📚!!

“Il mio nome nel vento. Storia della famiglia Moncalvi” di Alessandro Rivali

Titolo: Il mio nome nel vento. Storia della famiglia Moncalvi 
Autore: Alessandro Rivali 
Casa Editrice: Mondadori 
Collana: Narrative 
Data uscita: 4 Luglio 2023 
Pagine: 264 
Genere: Romanzo storico
Acquista: https://www.amazon.it/vento-Storia-della-famiglia-Moncalvi/dp/8804746564/ref=asc_df_8804746564/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=655610293107&hvpos=&hvnetw=g&hvrand=2121300928718612746&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008534&hvtargid=pla-2246344500210&psc=1&mcid=306d61ae7f6932538768f39b42e8db96

Pochi giorni dopo iniziarono le incursioni su Genova. La morte veniva dall’acqua e dal cielo. […] 
Una bomba enorme perforò la cattedrale di San Lorenzo, ma non esplose, e Genova gridò al miracolo: entrò dall’abside della navata di destra, rimbalzò impazzita più volte all’interno della chiesa distruggendo ogni ostacolo alla sua corsa, finché non si placò sul fondo della navata da cui era entrata. 

Il libro è ambientato nel Novecento a Barcellona, dove vive la famiglia Moncalvi. 
La famiglia Moncalvi a Barcellona ha un prestigioso negozio d’alimentari, che gli permette di vivere dignitosamente. Ma la notte del 18 Luglio 1936, cambierà completamente la vita della famiglia Moncalvi e di tutti gli abitanti di Barcellona. 
Tutte le strade di Barcellona all’improvviso sono piene di fumo, ogni casa è avvolta dalle fiamme, tutti i negozi vengono saccheggiati, e tra le strade si sente solo la puzza di bruciato e molta paura.
Franco ha eseguito un vero e proprio colpo di stato, contro il governo repubblicano, facendo scoppiare una terribile guerra civile in tutto il territorio spagnolo. 

Barcellona bruciava con vampe improvvise, disordinate, che venivano da terra. I fulmini si sprigionano dal basso. Come se il cielo fosse capovolto. Era un susseguirsi di sibili. C’erano materassi per proteggere finestre e balconi. Le persiane rovinavano a terra colpite da questi strani fulmini. 

Con il colpo di stato di Franco, nelle strade di Barcellona si respira un clima diverso, pieno di inquietudine, di incertezza, di furti e di morte. Ormai la Spagna era allo sbando, e la famiglia Moncalvi decide di fuggire da Barcellona per ritornare a Genova. 
La storia famigliare dei Moncalvi, viene raccontata da Augusto, soprannominato da tutti “Gutin”. 
Augusto era il figlio più piccolo, che soffriva di un brutto male all’orecchio, che non lo faceva dormire alla notte, e osservava le stelle insieme alla propria madre. 

Augusto farà vivere al lettore il dolore, che la famiglia Moncalvi ha provato nell’abbandonare la propria vita a Barcellona, ma anche il figlio Giuseppe e la figlia Vittoria, che non erano riusciti a raggiungere la nave in tempo. Dopo un difficile viaggio, pieno di storie dolorose, la famiglia Moncalvi arriva a Genova e viene accolta dallo zio Ludovico. 
Per la famiglia Moncalvi, Genova rappresenta la rinascita, il ritorno alle origini, il luogo in cui è iniziata la dinastia dei Moncalvi. Lo zio Lodovico è un uomo che ama il mare e Genova, farà assaporare ai suoi nipoti la buonissima focaccia, la farinata e tutti i piatti tipici genovesi. 
Augusto descrive la bellezza dei vicoli di Genova, le antiche leggende sull’origine della farinata, che lo zio gli aveva raccontato, ma racconta anche la bellezza del porto di Genova, della cattedrale di San Lorenzo, De Ferrari e molti altri luoghi importanti e belli da visitare. 
Mentre la famiglia Moncalvi trascorre il suo soggiorno a Genova, il padre Attilio sistemava la villa dei Moncalvi, situata sulla bellissima collina di Gavi. Una volta riparata la villa, l’intera famiglia è pronta a trasferirsi, lasciando la casa dello zio Ludovico e il suo affetto, che era riuscito a far colmare ai nipoti,  il distacco da Barcellona, ma anche gli orrori della guerra civile spagnola. 

La villa dei Moncalvi a Gavi è immersa nel verde, in cui Augusto, Carlo e Giulia potevano ammirare la bellezza della natura; ma rappresenta anche la speranza di un nuovo inizio, di un nuovo avvenire. 
Nel mentre, Augusto si appassiona sempre di più al latino, tanto da aiutare una giovane ragazza di nome Laura, che non riusciva a capire il latino. Augusto non aveva mai provato interesse per le ragazze e non credeva nemmeno nell’amore, a differenza di sua sorella Giulia, che desiderava avere al proprio fianco un uomo, con cui condividere la sua vita e i suoi sentimenti. 
Sarà proprio Laura, con il suo animo gentile ad accendere il cuore del giovane Augusto. Augusto e Laura iniziano a trascorrere le giornate insieme, studiando il latino e assaporando le bellezze della natura. Ma Augusto non riesce ad aprire il suo cuore alla giovane ragazza, non riesce a trovare le parole giuste per dichiarare il suo amore. 
Proprio quando la famiglia Moncalvi cercava di trovare un po’ di serenità e pace, che scoppia la Seconda Guerra Mondiale. Proprio loro, che erano scappati dalla distruzione della guerra a Barcellona, ora si ritrovavano ad affrontare una guerra mondiale. 
Lo zio Ludovico decide di salire sui monti con i partigiani per difendere la propria patria, ed è così che la famiglia Moncalvi sembra spezzarsi… ma Giulia cerca di tenere unita la famiglia, sistemando la casa e controllando i suoi fratelli, confidando al suo diario i suoi sogni, i sogni di una ragazza. 


Ed è così che il lettore conoscerà la famiglia Moncalvi, una famiglia che è scappata dalla guerra civile spagnola e che ha affrontato con speranza la Seconda Guerra Mondiale. 
Che cosa accadrà alla famiglia Moncalvi al termine della Seconda Guerra Mondiale? 
Lo zio Ludovico riuscirà a tornare a casa? 
Augusto riuscirà a dichiararsi a Laura?
E Giulia, riuscirà a trovare l’amore? 

Lo scrittore Alessandro Rivali con “Il mio nome nel vento. Storia della famiglia Moncalvi”, racconta con maestria una storia famigliare toccante e commuovente, ambientata nel Novecento tra Barcellona, Genova e Gavi. A rendere questo romanzo speciale, sono le numerose descrizioni e aneddoti sulla città di Genova, ma anche i paragoni tra i catalani e i genovesi, in grado di far divertire il lettore. 
I temi trattati sono la fuga, la lotta, la speranza, i sogni, le guerre, le passioni, la famiglia e l’amore vero. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, toccante e con un prologo ed epilogo, pieni di pathos e dolcezza. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla bravura dello scrittore di far entrare in empatia il lettore con ognuno di loro. In particolare, mi è piaciuto molto il personaggio dello zio Ludovico, che con la sua spensieratezza, nasconde il dolore di un grande amore, ma è proprio grazie a questo personaggio, che il lettore si innamorerà di Genova, dei suoi vicoli e della bellezza del suo mare. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere un libro che racconti una saga famigliare, ma non la solita saga famigliare banale, perché questo libro racconta una storia piena di sentimenti, dinamica, che ha attraversato un periodo storico difficile, prima con la guerra civile spagnola e in seguito, con la Seconda Guerra Mondiale. A fare da contorno, i bellissimi luoghi in cui è ambientata la storia, tra Barcellona, Genova e Gavi. 
Ringrazio lo scrittore Alessandro Rivali per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di commuovermi e vivere la storia della famiglia Moncalvi. 
Buona lettura 📚!!