
Titolo: La ragazza della renna
Autore: Ann-Helén Laestadius
Traduttore: Sara Culeddu – Alessandra Scali
Casa Editrice: Marsilio editori
Collana: Romanzi e racconti
Data uscita: 12 Novembre 2024
Pagine: 512
Genere: Romanzo di formazione
Elsa allungò una manciata di lichene a una femmina che era stata spintonata via dalla mangiatoia da un grosso castrato. La renna la guardò dritta negli occhi, come se volesse ringraziarla, e lei si sentì quasi in imbarazzo. Bastava guardarle una volta negli occhi e a quel punto non avevi scelta, dovevi stare con loro.
Hanna lo diceva sempre, e ora lo sapeva anche lei.
L’aveva capito guardando Nàstegallu. Non avrebbe più dimenticato il suo sguardo.
Questo libro racconta la storia vera della comunità Sami, tutte le loro lotte e le loro difficoltà per sopravvivere.
La narrazione si suddivide in tre parti, nell’arco temporale tra il 2008 e il 2019. Il libro è ambientato a nord del circolo polare artico, nella Lapponia svedese (il Sàpmi, noto come Lapponia), durante l’inverno.
Tutto inizia in una giornata invernale, in cui un pallido sole filtra tra le nuvole, e una bambina Sami di nove anni di nome Elsa, decide di raggiungere da sola la zona di pascolo delle renne di famiglia. E quel giorno segnerà completamente la sua infanzia…
La comunità Sami basa tutta la sua cultura sull’allevamento delle renne, da cui ricavano le pelli per gli abiti e per le dimore, la carne, le bevande, le ossa e le corna per realizzare strumenti e utensili.
Proprio come tutte le comunità Sami, la famiglia di Elsa, allevava le renne, e anche lei aveva la sua renna di nome Nàstegallu. Elsa aveva scelto la sua renna nel branco e le aveva inciso l’orecchio, secondo l’usanza della sua comunità.
Quel giorno, che era uscita con i suoi scii per raggiungere il pascolo di famiglia, Elsa si ritrova ad assistere a una scena di violenza brutale, che le cambierà totalmente la sua infanzia e la sua vita.
Un uomo di nome Robert, aveva appena ucciso davanti ad Elsa un piccolo cucciolo di renna, che era proprio Nàstegallu, la sua renna.
L’uomo di cui non pronunciava mai il nome.
Aveva qualcosa tra le labbra, qualcosa di soffice e peloso. E in mano un coltello macchiato di sangue.
Elsa strinse i bastoncini così forte da sentire male alle nocche.
Elsa l’aveva riconosciuto subito, era Robert, l’uomo di cui aveva paura solo a pronunciare il nome. Ma anche Robert, aveva riconosciuto la bambina e la minaccia di stare zitta, altrimenti avrebbe tagliato la gola a lei e alla sua famiglia. Elsa è solo una bambina e dopo aver assistito a una scena così violenta e alle minacce di quell’uomo, è molto spaventata e decide di rimanere in silenzio.
Porterà con sé questo segreto come un macigno, come un peso oscuro sul cuore.
Ogni giorno, la comunità Sami doveva lottare contro i crimini subiti e i forti pregiudizi a cui venivano sottoposti. Ogni volta che i Sami, trovavano tracce di sangue o le loro renne ammazzate o scomparse, la polizia non si recava nemmeno sul luogo del “delitto” e dopo la denuncia, veniva archiviato immediatamente il caso come furto.
Dopo dieci anni, Elsa è cresciuta e ha assistito al suicidio di Lasse, un ragazzo Sami come lei a cui era molto legata, che dopo i numerosi episodi di violenza sulle sue renne, aveva deciso di uccidersi per non provare più quel dolore.
Elsa ebbe un brivido e passò le sue dita sul viso sorridente di Lasse. Magari avevano ragione quelli che la facevano finita: si limitavano a prenderne atto di non poterne più, si lasciavano tutto il male alle spalle e lanciavano un messaggio forte al mondo intero.
<<Vedete cosa ci costringete a fare? Non ne possiamo più. Piuttosto che assistere alla violenza contro le nostre renne, ai vostri crimini e al vostro odio, noi ci togliamo la vita. Piuttosto che vedere le nostre terre scomparire per lasciare spazio all’ennesima miniera che vi darà massimo un decennio di lavoro, noi ci togliamo la vita.>>
Ogni giorno Elsa ripensa al suo segreto, sentendosi responsabile di non essere riuscita a trovare la forza e il coraggio di parlare. Ma adesso Elsa è una donna forte, che si dedica alle sue renne e a far valere i propri diritti, a costo della sua vita.
Elsa decide di denunciare pubblicamente ai giornali, il massacro delle renne, ma anche l’inefficienza della polizia locale, mettendo in pericolo la propria vita.
Da questo momento, Elsa riceve messaggi di minacce e si ritrova faccia a faccia con Robert, l’uomo che aveva ammazzato la sua renna.
Elsa si ritrova a provare emozioni contrastanti, come il senso di colpa, la paura e la rabbia, che porteranno ad affrontare un tragico confronto.
Che cosa accadrà?
A conti fatti però Niko era esattamente come suo padre e come tutti gli altri allevatori, che storcevano il naso se una donna si azzardava ad alzare la testa e dire la sua: uomini con le idee molto chiare su quale fosse il posto di una moglie, di una madre, di una fidanzata, uomini che non condividevano volontariamente con loro né spazi nè competenze. Per fortuna Elsa non ne aveva bisogno, di uno così, perchè suo padre e Mattias le avevano insegnato tutto, mentre Niko era chiaramente in cerca di una compagna che si prendesse cura della casa senza lamentarsi delle settimane o mesi in solitudine, che badasse a tenere il congelatore pieno e a pulire il moccio dei bambini.
La scrittrice e giornalista di origine Sami Ann-Helén Laestadius con “La ragazza delle renne” è un libro basato su una storia vera e racconta in modo toccante la vita della comunità Sami.
Il lettore si ritroverà immerso nella lettura, apprendendo gli usi e la cultura dei Sami, ma anche tutte le difficoltà, i soprusi e i pregiudizi di cui sono oggetto.
La scrittrice utilizza uno stile scorrevole, diretto, crudo e commuovente, mettendo a nudo tutte le fragilità e le debolezze di una cultura tradizionale e le strutture patriarcali profondamente radicate, mettendo in luce le difficoltà di sopravvivenza di un popolo che custodisce una fragile eredità indigena.
I temi trattati sono la cultura e le tradizioni Sami, l’allevamento delle renne, i pregiudizi, la xenofobia, il suicidio, l’amicizia, l’amore, il ruolo della donna, la violenza e l’attaccamento profondo verso gli animali.
I personaggi sono strutturati bene, con numerose descrizioni sui loro sentimenti, che permettono al lettore di entrare in empatia con loro.
Immaginatevi un bellissimo paesaggio invernale, dove le renne corrono libere su distese infinite e sotto cieli immensi, dove vive una comunità di nome “Sami”, che ogni giorno lotta per mantenere vive le sue tradizioni e per combattere contro tutti i pregiudizi e gli episodi di violenza.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano una lettura emozionante e commuovente, basata su una storia vera e che mette in luce le tradizioni e la cultura di una popolazione come i Sami, di cui si sente parlare troppo poco e che meritano di essere conosciuti.
Conoscete le tradizioni dei Sami?
Avete già visto il film de “La ragazza delle renne”, disponibile su Netflix?
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!
Tu non appartieni a me, appartieni a te stessa.
Io ti prendo in prestito.
