“Miss Be & Il fantasma dell’ambasciata” di Alessia Gazzola

Titolo: Miss Be & Il fantasma dell’ambasciata 
Autore: Alessia Gazzola 
Casa Editrice: Longanesi Editore 
Collana: La Gaja Scienza 
Edizione: 3 
Data uscita: 18 Marzo 2025 
Pagine: 272 
Genere: Romanzo giallo 

<<C’è un fantasma che infesta l’ambasciata, lo sanno tutti!>>
<<E’ la prima volta che ne sento parlare! Che storia c’è dietro?>> incalzò quindi Beatrice, che aveva una certa inclinazione verso le storie gotiche (non a caso divorava i romanzi di Carolina Invernizio). 
<<Una storia tristissima, come tutte le storie di fantasmi>> rispose Emily, con aria cospiratoria. 
<<E’ il fantasma di Lady Mary Ingham. Era la figlia di un ricchissimo mercante di zucchero ed era arrivata da un’isola lontana per sposare un conte. Viveva lì, in quelle stesse stanze dove voi adesso lavorate.>>
A Beatrice venne da rispondere: <<Da me non si è mai fatta vedere!>> 
<<Il conte l’aveva fatta internare perchè lei diceva di vedere i fantasmi… Ma poi dovette riprenderla a casa perchè nel frattempo era rimasta incinta. Morì di parto in una notte da lupi, maledicendo il conte e tutta la sua stirpe da quel momento>> concluse la ragazza, abbassando la voce con tono teatrale, <<Lady Ingham infesta il palazzo, tetra e spaventosa come i fantasmi che l’avevano perseguita per tutta la vita.>>

Nel primo volume “Miss Be & Il cadavere in biblioteca”, abbiamo conosciuto la protagonista Beatrice Bernabò, una ragazza d’origini italiane, trasferita insieme alla sua famiglia a Londra, per il nuovo incarico del padre Leonida Bernabò, presso l’Università. 
Beatrice è una ragazza molto intelligente, che in ogni volume si ritrova a risolvere un caso d’omicidio o un furto, insieme all’ispettore capo di Scotland Yard, Archer Blackburn. 
Nel secondo volume “Miss Be & Il principe d’inverno”, la protagonista Beatrice Bernabò, si è ritrovata a trascorrere il Natale del 1924 ad Alconbury Hall, la residenza della famiglia dei Lennox. Il lettore, ha avuto modo di conoscere meglio alcuni personaggi, come Lady Millicent Carmichael, ma anche Julian e tanti altri. In particolare, in ogni volume, il lettore assiste a una vera evoluzione della protagonista, che la porterà a emanciparsi. 
Se non hai ancora letto i volumi precedenti di questa bellissima serie ambientata a Londra, tra il 1924 e il 1925, puoi recuperare qui le recensioni: 

– Recensione primo volume “Miss Be & Il cadavere in biblioteca” : https://deborahcarraro97.com/2024/12/20/miss-be-il-cadavere-in-biblioteca-di-alessia-gazzola

-Recensione secondo volume “Miss Be & Il principe d’inverno”: https://deborahcarraro97.com/2025/05/21/miss-be-il-principe-dinverno-di-alessia-gazzola/

La narrazione del terzo volume, si svolge dopo due mesi da “Miss Be & Il principe d’inverno”. 
Nel terzo volume “Miss Be & Il fantasma dell’ambasciata”, la protagonista Beatrice Bernabò è costretta, su insistenza del padre, a lavorare come segretaria all’ambasciata italiana. 
Dopo il suo soggiorno tormentato ad Alconbury Hall, Leonida Bernabò era stato chiaro: Beatrice non avrebbe più dovuto avere nessun rapporto ambiguo con l’undicesimo visconte di Wartmore, Julian Lennox. Beatrice, ormai, era consapevole che Julian avrebbe sposato Lady Octavia Charteris, ma non è sempre così facile reprimere il proprio cuore. 
Beatrice Bernabò, ogni mattina prende due omnibus per arrivare a Grosvenor Square, dove si trova l’ambasciata d’Italia in Gran Bretagna. In ambasciata, Beatrice svolge diverse mansioni: da quelle di segreteria ad organizzare eventi prestigiosi, come il ricevimento in onore di una delegazione proveniente da Firenze, la città natia dei Bernabò. 
Il padre Leonida Bernabò, aveva deciso di lasciare l’Italia insieme alle sue figlie, Clara, Beatrice e Lucilla, per allontanarsi dalla situazione politica, sempre più pericolosa a causa del fascismo. Per questo motivo, il signor Bernabò aveva accettato l’incarico come professore d’Italianista a Londra. 
A Londra, i Bernabò si erano integrati molto bene con il clima cittadino, soprattutto Beatrice che nel tempo libero si dedicava a creare dei bellissimi paralumi. 
Ed è proprio da Firenze, che arrivano due membri del comitato scientifico degli Uffizi, di nome Laurent Drago e Sara Ordovàs, una bravissima archeologa italiana. 
Oltre ai due membri del comitato scientifico, l’ambasciata è in fibrillazione per accogliere Edoardo Verduno Conti, il figlio dell’ambasciatore Gianandrea (nonché un carissimo amico di Leonida Bernabò) e la sua fidanzata Elisa Cavaciocchi, accompagnata dalla madre Amelia Cavaciocchi. 

A Beatrice sembrò una precisazione intimidatoria, il che contrastava con il viso dai tratti ancora infantili che caratterizzava Edoardo. Era stato un ragazzo avvenente ma lei dubitava che potesse mantenersi tale, perchè sarebbe stato un uomo con il volto da bambino. 
<<Elisa disegna da quando era piccola>> lo rintuzzò Amelia. 
<<Non erano disegni poi così belli>> disse infine la signorina Cavaciocchi, sbrigativa. 
<<Possiamo ammetterlo>> soggiunse Edoardo, ridendo come se avesse appena fatto una battuta di spirito, ma con lui rise solo Margherita. 
<<E’ un sollievo che tu abbia smesso, tesoro.>> 
Per un attimo, Beatrice si mise nei panni di Elisa e la compianse: a lei, non sarebbe piaciuto sentire gli altri parlare in quei termini di qualcosa che la appassionava. Come dei suoi paralumi, per esempio. Doveva essere deprimente venir sminuita da un fidanzato che metteva bocca nei suoi affari privati. Non la invidiava affatto, e anzi, abbe ancora più a cuore la propria libertà.

Beatrice e le sue sorelle, non hanno mai avuto modo di trascorrere molto tempo con Edoardo, nonostante la forte amicizia tra le due famiglie, perchè l’ambasciatore Gianandrea e sua moglie Margherita, temevano che potesse sorgere un sentimento più forte, rispetto a una semplice amicizia. 
Beatrice era molto brava a svolgere i suoi compiti in ambasciata, grazie al suo carattere espansivo e solare andava d’accordo con tutto il personale, ad eccezione del consigliere di delegazione Ettore Amerighi. Ettore Amerighi è un uomo che ha un carattere molto scontroso e difficile, soprattutto con Beatrice. 
Un giorno, mentre Beatrice si stava recando in ambasciata, aveva incontrato sull’omnibus Emily Jenkis, una cameriera dell’ambasciata che le aveva raccontato la storia del fantasma dell’ambasciata. 
Secondo la storia, in ambasciata, vi era il fantasma di Lady Mary Ingham, che poco prima di morire di parto, aveva lanciato una maledizione a suo marito, il conte e alla sua stirpe. 
Ma Beatrice, non ha mai creduto ai fantasmi… ma all’improvviso in ambasciata, si verificano degli strani avvenimenti. 
Rumori improvvisi, presenze inquietanti, sussurri nel buio, urla e biancheria intima sporca di sangue… questi sono alcuni dei fenomeni strani e spaventosi che si verificano di giorno e di notte nelle mura dell’ambasciata. 
Che ci sia, veramente un fantasma in ambasciata? 
Ma come è possibile? 

Tuttavia, la situazione in ambasciata peggiora, perchè qualcuno ha inserito una bomba. E’ così che entra in scena, l’amatissimo Ispettore Archer Blackburn, che rincontrerà la vecchia e intrigante conoscenza di Miss Bernabò. 
Ma esiste davvero il fantasma dell’ambasciata? 
O è all’opera qualche forza di natura ben più concreta e minacciosa? 
Contrariamente a quanto avrebbe auspicato Leonida Bernabò, sarà proprio sua figlia Beatrice a risolvere questa complicata situazione. 
E chissà, se Beatrice riuscirà a scoprire la verità e a fare pace con il proprio cuore? 

La libertà è la cosa più preziosa che possiedo. 
Non la sacrificherò mai. 

La scrittrice Alessia Gazzola, autrice di numerosi libri di successo da cui sono tratte le serie televisive dell’Allieva e di Costanza Macallè, torna in libreria con una nuova brillante protagonista femminile, di nome Beatrice Bernabò. 
“Miss Be & Il fantasma dell’ambasciata” è il terzo volume di questa bellissima serie, ambientata a Londra tra il 1924/1925. 
I temi trattati sono il fascismo, l’emancipazione femminile, la libertà, i pregiudizi, i fantasmi, l’amicizia, il ruolo delle donne nella società, l’arte, le passioni, i pregiudizi e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, divertente, emozionante e pieno di suspence, il lettore cercherà di capire insieme alla protagonista e ai personaggi coinvolti, se veramente l’ambasciata è infestata dagli spettri. 
I protagonisti sono strutturati molto bene, grazie alle ampie descrizioni fisiche e psicologiche, inserite dalla scrittrice. In questo terzo volume, il lettore ha modo di conoscere dei nuovi personaggi da Edoardo Verduno Conti e la sua fidanzata Elisa Cavaciocchi a Federico Scandiani, giunto a Londra, ospite dai Bernabò per perfezionare gli studi in medicina.
In questo volume, mi sono affezionata particolarmente a Clara, la sorella maggiore di Beatrice e Lucilla. Clara è sempre stata la sorella “perfetta”, colei che non ha mai commesso un errore, ma in questo terzo volume, mostrerà al lettore le proprie fragilità e i propri sentimenti. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro ricco di colpi di scena, perfetto per chi adora Jane Austen e Agatha Christie perchè la scrittrice Alessia Gazzola, grazie alla sua maestria, riesce a intrecciare due generi: il rosa e il giallo. 
L’ambasciatore italiano a Londra è lieto di invitarvi al suo ricevimento d’onore… per l’occasione vestitevi elegantemente e godetevi gli intrighi amorosi, misteriosi intrecci nobiliari… ma state attenti al fantasma!! 
E vi ricordo, che il 18 Novembre uscirà il quarto volume di Miss Be, ovvero “Miss Be & Il giardino avvelenato”. Chissà, quali saranno le nuove avventure di Miss Be? 
Non ci resta che attendere il 18 Novembre per scoprirle!!
Buona lettura 📚📚!!

“Miss Be & Il Principe d’inverno” di Alessia Gazzola

Titolo: Miss Be & Il Principe d’inverno
Autore: Alessia Gazzola 
Casa Editrice: Longanesi Editore 
Collana: La Gaja Scienza 
Edizione: 2 
Data uscita: 14 Gennaio 2025 
Pagine: 256 
Genere: Romanzo giallo 

Ma poi lo vide sfilarsi i guanti, prima l’uno, poi l’altro, e lasciarli cadere dove capitava. Le strinse la nuca e con il pollice le sfiorò la guancia, con un tocco dolce come era inimmaginabile che lui potesse essere e come se lei non avesse nessuna cicatrice. 
<<Non dirmi che non la vedi.>>
<<Non più. Io vedo te.>>
<<Lo dici per pietà.>>
<<Pietà?>> ripetè lui sorridendo. 
Beatrice, che per un attimo lo aveva ritrovato, non era disposta a perderlo. <<Dimostramelo.>>

Nel primo volume “Miss Be & Il cadavere in biblioteca”, abbiamo conosciuto la protagonista Beatrice Bernabò, una ragazza d’origini italiane, trasferita a Londra per il nuovo incarico del padre, Leonida Bernabò presso l’Università. 
Ci siamo affezionati alla protagonista Beatrice, alla sua intelligenza e alla sua arguzia, con cui cerca di risolvere i gialli di cui si ritrova sempre in mezzo. 
Preparatevi a tornare nel mondo patinato dell’aristocrazia britannica, con nuovi misteri da risolvere e triangoli amorosi passionali e intriganti!!

Se non hai ancora letto la recensione del primo volume “Miss Be & Il cadavere in biblioteca”, puoi recuperarla qui: https://deborahcarraro97.com/2024/12/20/miss-be-il-cadavere-in-biblioteca-di-alessia-gazzola/

Il secondo episodio delle avventure di Beatrice Bernabò “Miss Be & Il principe d’inverno”, è ambientato nel dicembre del 1924, nel Derbyshire. Beatrice si ritrova a passare il Natale ad Alconbury Hall, insieme alla sorella minore di nove anni Lucilla.
Alconbury Hall è un luogo magico, è la residenza di campagna della nobile famiglia dei Lennox. 
Come mai Beatrice, si trova ad Alconbury Hall?
Lord Julian Lennox, l’undicesimo visconte dei Warthmore, aveva suggerito alla zia Lady Millicent Carmichael, di assumere Beatrice Bernabò, come sua assistente personale. La zia di Julian è una donna molto altolocata, stravagante che per combattere il freddo, alle quattro del pomeriggio beve lo sherry Flip, un cocktail segreto composto “da una base di sherry, sciroppo di zucchero e uovo con una spolverata di noce moscata.” 
La zia ha un legame molto stretto con suo nipote Julian e, decide di accettare il suo suggerimento e assume Miss Bernabò. 
Beatrice, si ritrova a trascrivere le memorie scandalose di Lady Millicent Carmichael, che si era messa in testa di pubblicare le sue memorie in forma anonima “per far passare un brutto quarto d’ora a qualcuno”. 
A Beatrice piaceva trascrivere gli aneddoti di Lady Millicent, che trovava divertenti e sconcertanti allo stesso tempo. 

Lady Millicent Carmichael, che l’aveva assunta in qualità di segretaria personale, sembrava del tutto immune alla colata di gioviale melassa che accompagnava l’atmosfera natalizia. Mostrava tenerezza solo nei confronti di Fanny, una scimmietta brutta come la fame che suo nipote Julian le aveva portato dall’India sei mesi prima. Lady Carmichael aveva chiaramente un debole per lui. 
All’atto pratico Beatrice era incaricata di trascrivere le sue memorie, che la nobildonna intendeva pubblicare in forma anonima […] e che Beatrice trovava sconcertanti ma anche vagamente divertenti, perchè Milady le narrava con una certa incurante perfidia. 

E poi, Beatrice, quando non doveva svolgere il suo lavoro, si godeva l’atmosfera natalizia di Alconbury Hall, con i cammini accesi e scoppiettanti, oltre a partecipare alle cene eleganti che si tenevano nel palazzo. 
E’ così che Beatrice, conoscerà Alexander Aliankov, principe russo esule dopo la Rivoluzione d’Inverno, nonché cugino di Julian. Il principe Alexander è un uomo molto affascinante, ma ha sempre un atteggiamento triste e cupo, proprio come un principe d’inverno. 
Oltre al principe Alexander, Beatrice conoscerà tante altre persone importanti, come Neville Harclay, generale dell’esercito di Sua Maestà in congedo, che desidera sposare Lady Octavia Charteris, la figlia minore del conte di Durrington. 

Da quando, appena arrivato, Neville le aveva annunciato le sue intenzioni con la figlia del conte di Durrington, lei non faceva che tormentarsi cercando soluzioni per impedire quel matrimonio senza però doversi intromettere in prima persona. Ecco, la soluzione era davanti a lei incarnata da suo nipote. 
Julian era morbosamente legato a Octavia: bastava lasciar fare a lui il lavoro e presto lei per prima ne avrebbe goduto i frutti. Peraltro Alconbury aveva bisogno dei soldi di Octavia, quindi insomma, tutto le sembrava lineare, ma con un’unica incognita: Miss Bernabò. 
E se Julian avesse mollato la presa su Octavia proprio perché aveva un debole per la ragazza? 
Raccomandargliela per pura carità non era da lui. 
Julian aveva sempre un secondo fine, era così anche da bambino. 

Nel primo volume, abbiamo imparato a conoscere Lady Octavia, fidanzata con Alastair, il fratello maggiore di Julian. Julian e Lady Octavia hanno un bellissimo rapporto d’amicizia, e il visconte, è disposto a qualsiasi cosa, pur di salvarla, anche a rinnegare i sentimenti che prova per Miss Bernabò. 
Ancora una volta, Beatrice si ritroverà a dover ascoltare il suo cuore, che sembra provare qualcosa per Julian. Mentre Beatrice cerca di capire i suoi sentimenti per il visconte, avverte delle strane tensioni ad Alconbury Hall, tensioni che aumenteranno giorno dopo giorno. 
La zia Millicent non trova più il suo prezioso anello… ma chi può averlo rubato? 

<<Non c’è nessun ladro. E’ l’isteria di mia zia.>> 
<<Però l’anello non si trova più, e questo è un fatto.>>
<<Non era successo anche a voi, con la vostra spilla? L’avete cercata per giorni e poi è riapparsa per miracolo, no? […] >>
<<Ma io alla scomparsa della mia spilla avevo dato un significato simbolico. Glielo do ancora, per questo la porto sempre.>> […]
<<Non è Kit che tengo vicino a me>> confessò infine Beatrice, con la voce tremante, decidendo di riprovare a parlargli a cuore aperto. Fino a poco tempo prima, funzionava. 
<<E’ il dispiacere che mi ha dato. Per non dimenticarmene mai. Per non cascarci di nuovo, con nessuno. Questo è il significato. >>
Julian la scrutò intensamente, ma era impossibile leggergli dentro. 
<<Bee, io non… io non lo renderò necessario>> sussurrò chinandosi appena su di lei, e quel sussurro per un attimo la fece vibrare. 

E’ così che rientra in scena, l’ispettore di Scotland Yard, Archer Blackburn, che cercherà di scoprire chi ha rubato l’anello della zia Millicent. 
Ma il furto dell’anello è soltanto l’inizio, la protagonista Beatrice Bernabò, ancora una volta dovrà cercare di risolvere un mistero, un mistero che ruota intorno ad Alconbury Hall. 
Riusciranno Beatrice e l’Ispettore Archer, a scoprire chi ha rubato l’anello? 
Che cosa accadrà tra Beatrice e Julian?

Baciarlo era sbagliato ma era anche l’unica cosa al mondo che sentiva di volere e, quando in effetti lui si chinò per sfiorarle le labbra, stabilì che non voleva altro. 
Mentre lei gli affondava una mano tra i capelli, che erano soffici e puliti, lui prese a baciarle il collo, con tanto impeto che la lasciò arrossata. […]

La scrittrice Alessia Gazzola dopo l’incredibile successo del primo volume “Miss Be & Il cadavere in biblioteca”, torna in libreria con le nuove avventure di Beatrice Bernabò in “Miss Be & Il principe d’inverno”. Il lettore si ritroverà a vivere l’atmosfera natalizia e il freddo pungente della campagna inglese, nella bellissima residenza dei Lennox. E tra furti, tra battute di caccia alla volpe e sparizioni misteriose, il lettore cercherà di risolvere il mistero insieme alla protagonista. 
I temi trattati sono le atmosfere British, il fascismo, l’aristocrazia britannica, la gravidanza, le cicatrici, il rapporto tra sorelle, la società, l’amicizia, le ambizioni, il rapporto tra genitori, la libertà, il ruolo delle donne nella società e l’amore. 

E soprattutto, stava fissando la cicatrice sulla guancia che Beatrice aveva da quando era bambina, il rattoppo di un chirurgo che aveva bisogno di fare ancora un po’ di pratica. Era finita contro lo stipite di una porta mentre lei e sua sorella Clara giocavano a inseguirsi per tutta la casa e quella cicatrice era il suo punto debole. […]
Beatrice le fece un cenno di saluto, benché si amareggiasse sempre contro chi fissava la cicatrice, perchè lo trovava un gesto privo di tatto che senza motivo, e per pura indifferente crudeltà, la spogliava di uno strato di sicurezza interiore. Lei non aveva modo di coprire, doveva esibirla al mondo, contando sull’aver imparato a conviverci ma un po’ di discrezione altrui era gradita.

Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, magistrale, divertente ed emozionante, ricco di descrizioni sui personaggi e ambientazioni storiche descritte nei attentamente. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla bravura inconfondibile della scrittrice Alessia Gazzola, che dona al lettore ogni volta, una nuova protagonista brillante, un po’ fuori dagli schemi, di cui è impossibile non affezionarsi. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono immergersi in un giallo originale, diverso dal solito, ambientato nella suggestiva cornice inglese del 1924 ad Alconbury Hall, con un nuovo mistero, un nuovo giallo da risolvere insieme alla protagonista Beatrice Bernabò. 
Consiglio questo libro anche a tutte/i coloro che desiderano una lettura frizzante, spensierata, incantevole e romantica. 
Buona lettura 📚📚!!

“Miss Be & Il cadavere in biblioteca” di Alessia Gazzola

Titolo: Miss Be & Il cadavere in biblioteca 
Autore: Alessia Gazzola 
Collana: La Gaja scienza 
Edizione: 3 
Data uscita: 19 Novembre 2024 
Pagine: 256 
Genere: Romanzo giallo

Kit le prese la mano e senza nemmeno chiederle il permesso lo sganciò. E sebbene l’avesse indossato per così poco tempo, lei sentì il polso denudato. 
<<Lascia che me ne occupi io, ti prego>> le disse con gentilezza.
Beatrice si commosse: com’era premuroso. 
<<Piuttosto…>> aggiunse lui, con un tono di voce molto persuasivo. <<Comincia a pensare a una scusa per vederci domani, Bee>> 
La chiamava così quando nessuno li ascoltava.

Il libro è ambientato a Londra nel 1924, al risveglio dall’incubo della Prima Guerra Mondiale. 
La protagonista del libro è una ragazza di origini italiane di vent’anni, di nome Beatrice Bernabò, soprannominata “Miss Be”. Suo padre, Leonida Bernabò, decise di trasferirsi insieme alle sue figlie (Clara, Beatrice e Lucilla), da Firenze a Londra, in quanto docente di Italianistica all’Università, godendo della protezione dell’ambasciatore italiano nel Regno Unito. 
E’ così che inizia un nuovo capitolo, una nuova vita per la famiglia Bernabò nel suolo inglese. 
I Bernabò appena arrivati a Londra, entrarono nelle grazie di una famiglia nobile: gli Ashbury. 
Mrs Ashbury è una nobile dirimpettaia, rimasta vedova e madre dell’affascinante Christopher Ashbury, soprannominato da tutti come “Kit”. Mrs Ashbury era nota e conosciuta da tutti per le sue cene eleganti, a cui partecipavano molti ospiti illustri.
Beatrice Bernabò veniva sempre invitata a queste cene, godendo della protezione e dell’amicizia della padrona di casa. 
Ed è proprio durante una cena a cui partecipò Beatrice, che ritrovarono in biblioteca, il cadavere di un uomo di nome James Carter Lacy.
Beatrice si ritrovò in mezzo a un giallo che è al contempo un triangolo amoroso, dove da un lato c’è l’affascinante Christopher Ashbury e dall’altro l’ammaliante Julian Lennox, l’undicesimo visconte di Warthmore, che indossa sempre delle vestaglie imbarazzanti. 
Ma chi è il colpevole?
Beatrice cercherà di scoprire il colpevole, lasciandosi guidare dall’istinto, dalla determinazione e dal cuore.
L’ispettore capo di Scotland Yard Archer Blackburn, dovrà risolvere un complicato caso d’omicidio… ma potrà contare sulle doti investigative di Beatrice. 
Chi ha ucciso James Carter Lacy? Perchè?
Di chi è innamorata Beatrice?

Sarebbe bello poter sapere, poter prevedere che ruolo assumerà chi si presenta nella nostra vita. Ma non si può. E quando qualcuno ci delude, possiamo solo dire: Addio, ti lascio andare. Grazie per il tratto di strada percorso insieme.

La scrittrice Alessia Gazzola di numerosi libri di successo, come la serie dell’Allieva (“Un segreto non è per sempre”, “Sindrome da cuore in sospeso”, “Le ossa della principessa”, “Una lunga estate crudele”, “Un po’ di follia in primavera”, “Arabesque”, “Il ladro gentiluomo” e “La ragazza del collegio”) e la trilogia incentrata sulla paleopatologa Costanza Macallè (“Questione di Costanza”, “Costanza e buoni propositi” e “La Costanza è un’eccezione”), pubblica “Miss Be & Il cadavere in biblioteca”, ambientando la storia a Londra dopo la Prima Guerra Mondiale e raccontando il mondo patinato e decadente dell’aristocrazia britannica, protagonista di un caso d’omicidio. 
“Miss Be & Il cadavere in biblioteca” è l’unione di molti protagonisti letterari da Agatha Christie a Downton Abbey, ma anche dai romanzi di Frances Hodgson Burnett fino a Bridgerton, cui la scrittrice Alessia Gazzola ha aggiunto il suo inconfondibile stile.
I temi trattati sono il fascismo, la Prima Guerra Mondiale, l’aristocrazia britannica, il rapporto fra sorelle, la morte, le ambizioni, la società, l’amicizia, la libertà, il ruolo delle donne nella società e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, magistrale ed emozionante, ricco di descrizioni sui personaggi e sui luoghi in cui è ambientata la storia. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie al tocco inconfondibile della scrittrice Alessia Gazzola.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono immergersi in un giallo originale e diverso dal solito, ambientato nella bellissima cornice inglese nel 1924. 
Consiglio questo libro anche a tutte/i coloro che desiderano una lettura frizzante, spensierata, incantevole e romantica. 
La prossima avventura di Beatrice Bernabò uscirà a Gennaio 2025, “Miss Be & Il principe d’inverno”. Non vedo l’ora di scoprire che cosa accadrà!! 
Buona lettura 📚📚!!

“Una piccola formalità” di Alessia Gazzola

Titolo: Una piccola formalità 
Autore: Alessia Gazzola
Casa Editrice: Longanesi 
Collana: La Gaja scienza 
Data uscita: 29 Agosto 2023
Pagine: 304
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.amazon.it/Una-piccola-formalità-Alessia-Gazzola-ebook/dp/B0C8167126?ref_=ast_author_mpb

In me vive una giornalista, comunque. La curiosità è la mia seconda pelle. 
E si prova una sensazione strana a ricevere un pacco sorpresa, una sottile eccitazione. Mio padre ha liquidato la cosa sotto la spinta di una componente affettiva, e vuole che faccia altrettanto. Ma io quella componente affettiva non ce l’ho, non potrei averla verso uno zio che di fatto non ho mai veramente conosciuto. 
E c’è qualcosa che comunque mi intriga nella risolutezza con cui mio padre vuole lasciarsi alle spalle la faccenda. 
Perché si è sempre evitato di parlare di questo zio, confinandolo ai margini delle nostre vite come un fantasma?

La protagonista del libro si chiama Rachele Bragranza, vive a Milano e scrive per una rivista di moda che si chiama “Chic&Glam”. Lo zio Massimo è morto e le ha lasciato un’eredità, di cui non conosce con esattezza le cifre e/o gli immobili. Suo padre, desidera che Rachele rifiuti l’eredità a scatola chiusa, ma in Rachele è racchiuso lo spirito e la curiosità da giornalista, che la porta a interrogarsi e informarmi su questa “strana” eredità. 
Dato che Rachele non conosce le materie giuridiche, si rivolge a un suo vecchio compagno di classe del liceo, di cui aveva un basso giudizio e stima, di nome Manfredi Malacarne. 
Manfredi anche se adesso ha trent’anni, continua ad essere un uomo molto affascinante, che esercita la sua professione da notaio in maniera impeccabile. Rachele rimane molto stupita dall’atteggiamento e dal fascino di Manfredi, che decide di aiutarla a risolvere il mistero dell’eredità. 
Manfredi, oltre ad aiutarla con l’eredità, farà capire a Rachele il significato di essere libera, di godersi ogni sensazione, emozione, soprattutto adesso che si è lasciata con Alessio. 
Rachele e Alessio erano fidanzati dai tempi del liceo, ma il loro rapporto era sempre stato molto strano, unito dall’amicizia. Rachele dovrà fare i conti con la verità, riuscendo a scoprire una parte di sé che non conosceva, pur rimanendo molto legata ad Alessio. 
Rachele scoprirà che dietro a una formalità, come l’eredità dello zio, si nascondono molti sbagli e il passato della sua famiglia. Lo zio Massimo a modo suo, avendo commesso molti sbagli, quando capisce che sta per morire cerca di recuperare tutti i suoi errori, anche quelli degli altri. 
Rachele accetterà l’eredità dello zio Massimo? 
Che cosa erediterà? 
Che cosa nasconde l’eredità? 

La scrittrice Alessia Gazzola con “Una piccola formalità”, ha creato una nuova protagonista di nome Rachele, che scoprirà i segreti della sua famiglia. Il lettore si ritroverà ad indagare insieme alla protagonista, rimanendo avvolto nel mistero e nella storia. 
I temi trattati sono i rapporti famigliari, i segreti, l’amore, i titoli nobiliari, l’amicizia, la passione, la delusione, il giornalismo, la moda, l’eredità e la speranza. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, fluido, arricchito da alcuni flashback che permettono di rendere la storia più movimentata e di conoscere il passato dei protagonisti. 
I protagonisti sono strutturati bene, grazie alla bravura della scrittrice Alessia Gazzola di descrivere nei minimi dettagli i sentimenti dei personaggi, inserendo anche il loro lato psicologico. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono una storia piena di mistero, ma anche d’amore e di strani rapporti famigliari. Consiglio questo libro a tutte/i coloro che conoscono lo stile unico della scrittrice, perché le sue protagoniste sono molto simpatiche e descritte bene. 
Il lettore imparerà a conoscere la protagonista Rachele, una ragazza dal cuore d’oro, molto coraggiosa e determinata, che vuole trovare un’amore che la travolga. 
Ringrazio la Casa Editrice Longanesi per avermi inviato la copia digitale del libro, è sempre un onore poter collaborare con una casa editrice seria e affidabile come la vostra. 
Buona lettura 📚!!