
Titolo: Splendi più che puoi
Autore: Sara Rattaro
Casa Editrice: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Edizione: 2
Data uscita: 31 Marzo 2016
Pagine: 222
Genere: Romanzo contemporaneo/Narrativa di genere
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Fu lì la prima volta. Quella di cui ogni donna potrebbe parlare in eterno perché, anche se il livido passa, la ferita è destinata a rimanere.
Lo fece con il bastone dell’ombrellone da spiaggia che avevo scelto proprio io. Sulle gambe e sulla testa.
Senza spiegazione e senza motivo.Perché spiegazioni e motivi non esistono. Mai.
La protagonista del libro si chiama Emma, una donna che si innamora perdutamente di Tommaso. L’amore che prova per lui, è molto forte, tanto da farla allontanare dai suoi genitori, che non approvavano questo legame per la differenza d’età.
Emma lascia gli studi all’università, e trova un lavoro, vivendo insieme a Tommaso per dieci anni.
La loro relazione sembrava perfetta, ma l’amore è un sentimento che cambia all’improvviso.
E così è stato per Emma e Tommaso, che dopo dieci anni decidono di lasciarsi. Emma si ritrova da sola, senza forze e durante una cena con amici, incontra un ragazzo di nome Marco.
Marco è un collezionista d’arte, che rivolge molte attenzioni a Emma, persuadendola con le sue parole e il suo sguardo affascinante.
Emma si consola con Marco, sperando di far ingelosire il suo ex; ma alla fine rimane affascinata dai gesti insistenti di Marco. I fiori, le attenzioni, i piccoli gesti del ragazzo, fanno innamorare Emma, tanto da decidere di sposare Marco, dopo sei mesi.
Ma come si può conoscere veramente una persona?
Ben presto, Emma capisce di aver commesso uno sbaglio a sposarsi… ma ormai è troppo tardi per tornare indietro, e si ritrova a dover fare i conti con i continui sbalzi d’umore di suo marito.
Durante il viaggio di nozze, il padre di Marco muore all’improvviso; da quel momento mostra il suo vero carattere aggressivo ad Emma, oltre a una gelosia ossessiva, maniacale.
Emma giustifica il suo comportamento ossessivo, ma in realtà cosa conosce veramente di lui?
Rimasi ghiacciata. Avrei voluto alzare la voce, dirgli che mi stava offendendo e che non lo potevo accettare, ma qualcosa mi fermò, forse l’istinto. Fu così da subito.
Io ho sempre cercato di evitare lo scontro. Anche prima che tutto precipitasse, prima che fosse tutto chiaro, ma soprattutto prima di avere la peggio.
Era come se l’avessi intuito, senza esserne consapevole.
Marco sopprime ogni libertà di Emma, vietando le trasferte di lavoro, tanto da farla licenziare.
Ed è così, che un giorno, arrivano i primi calci, pugni, ed Emma non sa come comportarsi.
Nel mentre, Emma scopre di essere incinta e adesso, deve pensare a come proteggere sua figlia.
Sua figlia Martina, è la luce dei suoi occhi, ed è grazie a lei, che trova il coraggio e la forza di affrontare la vita. Emma trova il coraggio di affrontare la verità e di dire “basta” agli atteggiamenti violenti del marito.
Si chiama femminicidio, e significa che ti uccidono perché sei donna. Non so se è il nome più corretto e nemmeno se un nome fosse davvero necessario per identificare un fenomeno che esiste da sempre. Quello che so è che, come tutte le cose che un nome lo possiedono, esiste, ha delle origini, una cultura, delle motivazioni, troppe vittime ma quasi mai una vera giustizia.
La scrittrice Sara Rattaro con “Splendi più che puoi”, racconta una storia vera di una sua amica, ma è anche la storia di molte donne, che ogni giorno si ritrovano vittime di violenze. Ma non inizia subito con le botte, ma con “piccoli gesti”, con una parola cattiva, ma anche con una lite che si trasforma in violenza fisica e mentale.
La violenza che è costretta a subire una donna, porta con sé delle conseguenze evidenti, come la bassa autostima e la vergogna.
La vergogna è il peggiore dei sentimenti quando sei in pubblico. Finché rimanevo chiusa tra quattro mura sembrava più facile da sopportare, ma fuori c’erano gli sguardi che sanno chi sei e che sfuggono quando sei tu a cercarli.
Dietro c’ero io, terrorizzata e con una bambina piccola da portare in salvo. Sono poche le parole che servono per spiegare questa situazione e può pronunciarle solo chi c’è passato.
Ma ogni donna, deve trovare la forza, il coraggio di dire “BASTA”, perché ha bisogno di ricevere una carezza sul volto, e non un pugno, non un offesa. Una donna va amata ogni giorno, e non è di proprietà di nessuno, perché la donna appartiene solo a sé stessa.
Il lettore si ritroverà a leggere una storia molto emozionante e riflessiva, perché ogni giorno purtroppo, accadono episodi di violenza sulle donne.
I temi trattati sono la violenza sulle donne, sia fisica che psicologica, i rapporti famigliari e a come reagisce la società, di fronte alla violenza.
Lo stile di scrittura è scorrevole, emozionante, delicato, profondo e autentico, grazie alla bravura della scrittrice Sara Rattaro, di riuscire a raccontare una storia vera, molto toccante, riuscendo a toccare il cuore e l’anima del lettore.
I personaggi sono strutturati bene, in grado di far emozionare, arrabbiare, ma anche sperare il lettore.
La storia viene raccontata attraverso alcuni salti temporali, che permettono al lettore di appassionarsi sempre di più della trama.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia forte, in grado di toccare il cuore e l’anima di ogni lettore, che si sentirà vittima della violenza, proprio come la protagonista.
Ma alla fine, il lettore insieme a Emma, riuscirà ad uscire dal buio, dall’oscurità perché ogni donna deve ricordarsi di splendere e di volersi bene.
Ringrazio la scrittrice Sara Rattaro, per aver raccontato questa storia vera, che sarà d’aiuto a molte donne vittime di violenza, ma anche per cercare di metterle in guardia.
Mi auguro che questo libro, venga letto non solo da donne, ma anche dagli uomini, per capire che la donna non è come un trofeo, un oggetto da possedere, ma è una persona libera e come tale, va rispettata ogni singolo giorno.
Buona lettura 📚📚!!