“Le cose che ci salvano” di Lorenza Gentile

Titolo: Le cose che ci salvano 
Autore: Lorenza Gentile 
Casa Editrice: Feltrinelli 
Collana: Universale Economica 
Formato: Tascabile *
Data uscita: 21 Maggio 2024 
Pagine: 320 
Genere: Romanzo contemporaneo

Non possiamo evitare gli ostacoli, né pensare di non fallire mai, ma i nostri limiti sono la nostra ricchezza: ci dicono chi siamo e dove possiamo arrivare se troviamo il coraggio. Raccontano la nostra storia e ci aiutano a scrivere il seguito. 
Sbagliamo, a volte per proteggerci, altre per farci spazio, facciamo del male agli altri, spesso a noi stessi, non riusciamo a far andare il passato, manchiamo il presente, perdiamo la speranza nel futuro, ma sappiamo anche ascoltarci, tenderci la mano, credere in un progetto e, magari, provare a realizzarlo. In qualsiasi caso, esserci l’uno per l’altro. 
Queste, ora lo so, sono le cose che ci salvano.

La protagonista del libro si chiama Gea, una ragazza tuttofare di ventisette anni, che abita in un condominio sui Navigli di Milano. Gea ha avuto un’infanzia molto difficile, è cresciuta in un posto sperduto insieme alla sua famiglia. Suo padre, dopo una brutta delusione a lavoro, si era allontanato insieme alla sua famiglia, in un posto isolato, di nome “La Rocca”. 
La Rocca è sempre stato un rifugio per Gea e la sua famiglia… ma non si può vivere con la paura, il terrore di vivere. 

Il mondo là fuori, ti aspetta. E’ lì per te. Non puoi limitarti a guardarlo dalla finestra. Ogni minuto vissuto nel mondo sarà intenso e prezioso. Potrà essere doloroso, correrai dei pericoli; ma sarà solo la dimostrazione che sei viva. E lo scopo della vita è vivere, non avere paura.

Per questo motivo la protagonista, dopo la morte della madre, trova la forza e il coraggio di lasciare il padre e il fratello per provare a vivere per davvero.  E’ così che Gea, si arrangia come tuttofare nel condominio in cui abita. 
Gea crede nel riciclo e nel dare nuova vita alle cose che aggiusta e che distribuisce, insieme a pillole per lo spirito -poesie, origami. Gea pratica l’economia circolare di quartiere, un modo per riutilizzare e dar vita alle cose, all’interno del quartiere dove abita che non oltrepassa mai. 

Buttare è sprecare un’opportunità, spesso la migliore. A cosa possono mai servirmi un mix assortito di cavi connettori? […] 
Bè, è proprio questo il punto: tutto può tornare utile prima o poi. Se salvi una cosa, questa un giorno può salvare te. 

Gea è una ragazza diversa dalla sua età, a causa dell’infanzia difficile ha molte insicurezze e paure, ma non ha amici della sua età. Gea può contare sull’affetto e amicizia di Dalia, una signora di ottant’anni, ma anche dell’amicizia di un ragazzino di tredici anni, che sogna di diventare autista di corriera.

Ciò che accomuna i semi, a prescindere dalla tipologia, è che possiedono tutto il necessario al loro interno. Fin dal principio a vederli possono apparire senza peso, ma si piò star certi che dentro hanno un cuore in cui pulsa ogni cosa che può essergli utile in futuro. 
Le persone sono semi. Ognuna ha dentro di sé tutto ciò di cui avrà bisogno al momento opportuno, il suo vero destino ha già sedimentato nell’intimo. Non importa quanto tempo ci vuole: il momento della crescita, alla fine, arriva.

Ma un giorno Gea, vede la saracinesca alzata del “Nuovo Mondo”, una vecchia bottega di rigattiere, in cui era stata da bambina insieme alla nonna. Da allora Gea, ha sempre sognato di ritornare nel Nuovo Mondo, anche per rispettare una vecchia promessa… Ma la proprietaria del negozio Dorothy, non c’è più e il Nuovo Mondo è in pericolo, dato che è stato messo in vendita per assenza di eredi, cancellando per sempre l’unico ricordo felice dell’infanzia di Gea. 
All’interno del Nuovo Mondo, ci sono ancora molti oggetti antichi, ogni oggetto ha una sua storia e Gea, grazie ad alcune nuove amicizie, cercherà di salvare questo piccolo negozietto di quartiere. 
Grazie al Nuovo Mondo, Gea ha la possibilità di mettersi in gioco. di stringere nuove amicizie come con Adelaide, una ragazza madre che si è appena trasferita, insieme alla figlia Aria nel condominio di Gea, per ritrovare la propria libertà e indipendenza, dopo la fine di una relazione tossica, ma anche con Priscilla, un avvocato che sta cercando di modificare il suo lussuoso appartamento per cancellare ogni ricordo del suo ex. 

Una persona mi ha fatto male davvero, in passato. Voleva che gli appartenessi, mi faceva sentire un’immagine senza contorno. I contorni li disegnava lui per me. All’inizio mi piaceva, mi dava sicurezza. Finalmente mi sentivo qualcuno. Ma poi quei contorni hanno cominciato a starmi stretti, perchè mi imponevano di essere solo quello che decideva lui. 
Volevo andare oltre, ridipingerli con i miei colori. Volevo essere anche altro, di più. Ma non mi era permesso. Ero stretta fra le linee che erano state disegnate per me. […] 
Ho scelto il colore, ho scelto di sentirmi leggera, ho scelto di esser tutti i personaggi che voglio, di cambiare contorni ogni giorno, se lo desidero. Non voglio più permettere a nessuno di ingabbiarmi, definirmi, possedermi. Io e Aria siamo sole ora. Ma siamo libere e siamo insieme. 

Per la prima volta Gea, si mette in gioco per salvare il Nuovo Mondo, perchè tutto ciò che salviamo finisce a sua volta per salvare noi, magari dandoci il coraggio di ritagliare il nostro spazio nel mondo. 
Riuscirà Gea a salvare il Nuovo Mondo? 
Riuscirà Gea a vivere senza paura?

La scrittrice Lorenza Gentile dopo il successo di “Le piccole libertà” (Feltrinelli, 2021), pubblica “Le cose che ci salvano”, mostrando al lettore un modo diverso di vivere, proprio come la protagonista della storia. 
I temi trattati sono le fragilità, le paure, il riscatto, l’infanzia, l’amicizia, l’amore, le relazioni tossiche, i rapporti con i genitori, il consumismo, l’economia circolare di quartiere e le cose, tutti gli oggetti “vecchi”, che hanno una storia e che grazie alla protagonista, tornano a vivere. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, emozionante, profondo, ricco di positività e di spunti di riflessione per il lettore. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni inserite dalla scrittrice che permettono di entrare in empatia con Gea e gli altri personaggi. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro emozionante, in grado di toccare il cuore e l’anima di ogni lettore. Consiglio questo libro anche a tutte/i coloro che hanno un blocco del lettore, la penna della scrittrice vi trasporterà nel mondo di Gea, alla riscoperta di sé e della bontà delle persone. 
Buona lettura 📚📚!!

“Tutto il bello che ci aspetta” di Lorenza Gentile

Titolo: Tutto il bello che ci aspetta 
Autore: Lorenza Gentile 
Casa Editrice: Feltrinelli 
Collana: I narratori 
Data uscita: 4 Giugno 2024 
Pagine: 320 

Mi manca il fiato. Qual è stato il mio ultimo giorno felice? Lo so, non ho alcun dubbio. L’ho saputo per tutto questo tempo. Ho cercato di dimenticarlo ostinandomi in questa direzione, ma una parte di me è rimasta lì. 
Quando qualcosa non va fai un movimento contrario, ho letto da qualche parte. E quando sei sommerso dalle cose che non vanno, quando ti sembra di non avere più scampo, che cosa puoi fare per salvarti?
Tutt’a un tratto lo so. So cosa devo fare.
Anzi, cosa voglio fare. 
Sì, amici della notte. Solo un salto nel vuoto può salvarmi, una pazzia: tornare alle cose com’erano prima. […] 
Tornare al posto in cui sono cresciuta, alle persone che erano con me, alla felicità che mi sono lasciata dietro. Lì sono rimasti impigliati i miei sogni, le mie aspirazioni, i frammenti di me stessa che non riesco a rimettere insieme. 

Avete mai pensato al significato della parola “felicità”? La felicità viene associata a un insieme di emozioni, che ci producono soddisfazione e benessere. 
La protagonista del libro, una ragazza di trentaquattro anni di nome Selene, vive a Milano e sta affrontando un periodo difficile a causa delle poche entrare del suo ristorante. Mentre Selene riflette sui suoi fallimenti, ascolta un programma serale alla radio e si ritrova a pensare all’ultima volta che è stata veramente felice. Quando ha smesso di essere felice? 
Selene decide di allontanarsi da Milano, dai suoi problemi e dal ristorante, per ritornare nel luogo in cui era cresciuta: la Puglia. 
Dopo un lungo e faticoso viaggio, Selene arriva in Puglia e sente di essere tornata a casa, nel paesino bianco che l’aveva resa veramente felice. Selene era cresciuta in un ashram (comunità spirituale induista), circondata dall’affetto degli amici e della sua famiglia. 
Chi vive negli ashram ha uno stile di vita semplice, basato sulla cooperazione e condivisione: si lavora insieme, si aiuta chi ha bisogno, si agisce con compassione e senso etico, con spazi riservati alla Meditazione e alla Yoga. 
Per lei, la Puglia rappresenterà il luogo in cui ritrovare sé stessa, la felicità perduta e gli affetti come gli amici e l’anziana tata di famiglia Flora. Flora è una donna anziana, un punto di riferimento per la protagonista, grazie a lei Flora scopre nuovamente i profumi e i sapori culinari pugliesi. 
Tra le radici della sua terra, Selene imparerà a godersi la vita nel bene e nel male. Perchè anche i fallimenti, le delusioni fanno parte della vita e bisogna imparare a viverli con serenità, scoprendo la parte interiore di noi stessi. 
Riuscirà Selene a ritrovare sé stessa?
Riuscirà Selene a godere di tutto il bello che l’aspetta?

Ma cosa vuol dire fallire? E’ il concetto di fallimento a essere fuorviante. Viviamo nell’epoca della ricerca ossessiva della realizzazione, intesa come risultato tangibile, come numero. Viviamo per diventare un numero. Il fallimento è concepibile solo come un incidente di percorso verso il successo. 
Ma il fallimento è parte della vita, esiste e basta. Quando la rosa perde i petali non pensa certo “sto fallendo”, così come il bruco diventa farfalla non si gode il trionfo. Semplicemente si adeguano al proprio destino.
Il problema sta nell’idea che si possa sbagliare. Che le nostre, chiamiamole deviazioni, siano degli errori o che si stia perdendo tempo, che ci sia fretta di arrivare da qualche parte. 
Bisogna amare le nostre deviazioni, invece.
Ci rendono noi.

La scrittrice Lorenza Gentile dopo aver pubblicato molti romanzi di successo, pubblica “Tutto il bello che ci aspetta”, attraverso il percorso interiore di Selene, il lettore comprenderà le traiettorie della vita, la difficoltà di affrontare gli errori e le scelte intraprese. Il lettore si ritroverà a riflettere sul reale significato della parola “fallimento”. La vita ci pone quotidianamente a delle scelte, decisioni che possono essere sbagliate e bisogna avere il coraggio di rialzarsi. Bisogna imparare a vedere lo sbaglio, il fallimento come un nuovo inizio, una possibilità per arrivare a inseguire i propri sogni. 

Flora ha ragione, quando tutto intorno a te pare grigio e smorto, se guardi bene c’è sempre qualcosa magari di piccolo, che invece brilla, e non bisogna permettere che passi inosservato.

I temi trattati sono l’ashrama, la famiglia, il ristorante, i debiti, le amicizie e gli affetti, la Yoga, la felicità e il fallimento. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, emozionante e riflessivo, grazie alle abilità della scrittrice di catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine. 
I personaggi sono strutturati bene, ad iniziare dalla protagonista Selene, una donna che ha paura di aver sbagliato tutto dalla vita e viene descritta dalla scrittrice in modo realistico, ma anche gli altri personaggi “secondari” della storia sono molto importanti come Flora, Guido, Marco, Dante e Oronzo. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano fare un viaggio interiore tra le emozioni, gli affetti e i ricordi, immerso nelle bellissime coste pugliesi. 

Ti svelo un segreto: l’inattività, che non produce nulla, rappresenta una forma intensa e preziosa di vita. E’ alla base della felicità. 

Buona lettura 📚📚!!