“Elettra” di Gian Carlo Fanori

Titolo: Elettra 
Autore: Gian Carlo Fanori
Casa Editrice: Giovane Holden Edizioni 
Collana: Battitore Libero 
Data uscita: 10 Aprile 2021 
Pagine: 200 
Genere: Romanzo contemporaneo

Ma non mi pesava; stavo facendo il lavoro dei miei sogni, con l’ulteriore soddisfazione di averlo ottenuto con le mie sole forze. Ed ero felice di farlo. 
Non potrebbe essere diversamente, mi dissi, pensando alla strada che avevo percorso per arrivare sino a lì. Una strada lunga e tutta in salita. A partire dal fatto che provenivo da una famiglia modesta, nonché da un minuscolo, anche se per me incantevole borgo ligure: San Rocco delle Fonti, un paesello popolato da meno di cinque mila anime situato nel comprensorio di Altea, la cui unica ricchezza era il mare. A San Rocco (che doveva il suo nome a un miracolo attribuito al Santo, il quale nel corso di un anno di feroce siccità pareva aver fatto sgorgare dal terreno decide di fonti di acqua purissima) le possibilità per un giovane di costruirsi un futuro erano pressoché inesistenti; specie per una visionaria come me, che da quando ero bambina desideravo diventare giornalista. 

La protagonista del libro si chiama Elettra Bonaccorsi, una ragazza molto bella e intelligente. Elettra è nata in un bellissimo borgo ligure, San Rocco delle Fonti, situato nel comprensorio di Altea. 
Sin da bambina, Elettra, aveva le idee chiare: sognava di diventare una giornalista. Infatti, ora che è una giovane donna, Elettra è determinata a diventare una giornalista e grazie alla sua ostinazione, determinazione e passione, viene assunta in una redazione locale ed inizia a scrivere per “Il giornale di Altea”. 
Ma ben presto, Elettra capisce che per essere una giornalista, non basta saper scrivere bene gli articoli o avere passione e serietà, perchè agli editori contano le conoscenze personali. Ed è così, che il posto di Elettra viene dato a una ragazza con meno capacità, ma che aveva delle conoscenze importanti, che avrebbero aiutato le sorti del giornale. 

Il posto disponibile mi fu sottratto da un’altra persona, che a detta dello stesso Magenes forniva al giornale un contributo di qualità inferiore al mio, ma che a differenza mia vantava relazioni influenti. 
“Dovrei tenerlo per me”, mi disse il capo quando mi chiamò per comunicarmi la decisione presa ai vertici del giornale, “e non sognarti di spifferare ciò che sto per dirti, negherei di averlo fatto: per il talento e la passione che hai, se potessi scegliere io chi assumere non avrei dubbi, Elettra, sceglierei te. Purtroppo, non sono nella condizione di farlo. Per tagliar corto: devo dare la precedenza a Fiorano.”

Elettra è triste per aver perso il lavoro ma continua a credere nel suo sogno, ed inizia a inviare il suo curriculum a tutte le redazioni.
Ogni volta che Elettra inviava il suo curriculum, continuava a ripetere a sé stessa: ” Non mollare mai, credi in te stessa. Tutte le strade che portano dove il cuore desidera sono lunghe.” 
E dopo aver inviato l’ennesimo curriculum, ed essersi presentata a molti colloqui, Elettra viene contattata da una redazione di Milano, che si occupa di moda dal nome “Stile & Società” per sostenere un colloquio conoscitivo e appurare le sue competenze. 
Elettra per seguire il suo sogno e la sua passione, dopo essere stata assunta da “Stile & Società”, decide di trasferirsi nella città di Milano. Non è facile per lei abbandonare gli affetti, come la dolce madre che ha dovuto crescerla da sola, a causa della morte prematura del padre. Ma Elettra vuole inseguire i suoi sogni e decide di trasferirsi a Milano per fare la giornalista. 
Elettra vuole dimostrare a tutti la sua bravura, si reca a lavoro con vestiti modesti, fin quando il suo direttore Luciano Schiavo, un uomo ambiguo, non inizia a “pretendere” dei vestiti più femminili. 
E’ così che Elettra si ritrova a cambiare il proprio look per inseguire il suo sogno…

Sto solo dicendo che si tratta di un’occasione promozionale molto importante. E se per una volta rinunciassi al tuo abituale abbigliamento casual…” disse, facendomi vergognare all’istante dei jeans e delle scarpe da tennis che portavo, abbinati a un golf di media qualità.
Sgranai gli occhi, “Cosa vuol dire, dottor Schiavo: che giudica il mio modo di vestire inadeguato?”
“No, no. In generale non lo è. In questo caso, tuttavia credo che dovresti…”
“Tanto per essere concreti: come si aspetta che mi vesta, domani?”
“Questo non lo so, dovrai deciderlo tu. Dico solo che una mise più… Non vorrei dire sexy; quantomeno più femminile, ti valorizzerebbe parecchio. Sei una bella donna, e non capisco la ragione per cui ti ostini a portare abiti così modesti. Allo stesso tempo gioverebbe all’immagine del giornale. Stile & Società si occupa di bellezza, di moda; per noi la forma è fondamentale, no? E tutti si aspettano che lo dimostriamo anche nel modo di presentarci. 

Ma un giorno, il suo capo inizia a molestarla ed Elettra si sente sporca, si vergogna e non sa che cosa fare. Denunciarlo o tentare di dimenticare e ricominciare ancora una volta?

Io e Schiavo eravamo affiancati all’estremità di quello spazio esiguo. Alle nostre spalle distributori di bevande calde e fredde ronzavano a basso regime. Mentre stava parlando con uno dei cameraman, Schiavo prese ad accarezzarmi la schiena e la vita.
Poi più in giù.
Ebbi un sussulto come fossi stata colpita da una scarica elettrica.
Che sta facendo? Pensai arrossendo. […]
Mi sentivo paralizzata. Non sapevo che fare, se reagire o meno. Temevo che si accorgessero del suo comportamento, e mi vergognai. Meglio: avrei voluto sprofondare. 

Dopo la delusione sentimentale con Alessandro, Elettra non sa cosa fare e ha paura di non avere la forza necessaria per ricominciare. 
Ma Elettra è una donna forte, coraggiosa e determinata, che crede in sé stessa e nelle sue capacità, ed è per lei arrivato il momento di dimostrare a tutti il suo talento, imparando a dire “NO” al suo capo, anche a costo di perdere il lavoro.
Che cosa accadrà? 

Che fosse quella la spiegazione di tanti atteggiamenti della mia simpatica collega? La ragione per cui portava gonne più corte dei suoi tacchi? Che era stata confermata prima che il suo tirocinio naturale? 
Non ci avevo pensato

Sulle pagine di Equilibrio e Benessere avevo letto che non è la ricchezza materiale a generare la felicità, una volta soddisfatti i bisogni di base. 
Per catturare la felicità serve uno scopo a cui dedicarsi, la voglia di realizzare i propri sogni. 

Lo scrittore Gian Carlo Fanori con “Elettra”, racconta la storia di una giovane donna che vuole emanciparsi, analizzandola anche dal punto di vista psicologico per far comprendere al lettore le sue fragilità ed emozioni. Lo scrittore con questo libro, evidenzia le difficoltà che ha una donna di fare carriera, specie nel mondo giornalistico, dove oggi sono più importanti gli espedienti e gli indumenti a discapito dell’intelligenza e della padronanza linguistica. 
Gian Carlo Fanori con “Elettra”, vuole dimostrare a tutte le donna che c’è sempre un modo per ricominciare, che bisogna imparare a dire “NO”, anche a costo di perdere il posto di lavoro. 
Lo stile di scrittura  scorrevole, piacevole, profondo, riflessivo e psicologico, grazie alle ampie descrizioni inserite dallo scrittore, che permettono al lettore di entrare in empatia con Elettra. 
I temi trattati sono i sogni, l’emancipazione, le ambizioni personali, il giornalismo, l’amore, il tradimento, le molestie sessuali sul luogo di lavoro, l’insegnamento, la società, ma anche le difficoltà di ogni donna di farsi strada, di essere assunta in una redazione, dopo aver dovuto rispondere all’ennesima domanda: “Sei fidanzata?” “Hai figli?” 
Per ogni donna non è facile inserirsi nel mondo del lavoro, specialmente in alcuni settori, come il giornalismo, in cui oggi è sempre più evidente l’aspetto fisico di ogni giornalista a discapito della serietà, della bravura e delle doti linguistiche. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla scelta dello scrittore di analizzarli dal punto di vista psicologico. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un libro, che evidenzia le difficoltà delle donne di inserirsi nel mondo del lavoro. 
Consiglio questo libro anche a tutte quelle donne che hanno paura di ricominciare, perchè grazie a Gian Carlo Fanori e alla sua analisi realistica di Elettra, non avrete più paura e vi sentirete forti, proprio come la protagonista. 
Ringrazio lo scrittore Gian Carlo Fanori per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha toccato particolarmente perchè affronta una tematica a me vicina, ovvero la difficoltà di una donna di diventare una giornalista al giorno d’oggi, rimanendo reale e integra con sé stessa, senza dover dire “Si'”, o senza doversi svestire per ottenere un posto di lavoro. 
Buona lettura 📚📚!!

“Che casino noi donne” di Elly Bennet

Titolo: Che casino noi donne 
Autore: Elly Bennet 
Casa Editrice: Accornero Edizioni 
Data uscita: 4 Novembre 2022 
Pagine: 192 
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.amazon.it/Che-casino-donne-Elly-Bennet/dp/B0BH89LBK1

In realtà credo che dovremmo imparare tutte ad accettarci così come siamo, imparare ad amare prima noi stesse: questa è la cosa che conta davvero e #chissenefrega se siamo donne a pera o a mela!
[…] 
Sia chiaro, non perché voglio conquistare qualcuno, né tantomeno perché me lo dicono ma perché voglio vedermi bella io, con i miei criteri di bellezza, non certo quelli degli altri e se sono in pace con me stessa e mi amo allora sarò in pace con tutti, cosa che capita, però, molto raramente, perché non mi vedo mai come vorrei, forse perché sono troppo critica con me stessa ma in fondo, sotto sotto, in qualche modo io mi amo anche così per come sono, l’eterna rompicoglioni che non si accontenta mai. 

La protagonista del libro è Celeste, una ragazza di trent’anni, laureata in ingegneria spaziale. Celeste ha un buon lavoro, ma il suo capo continua a negargli la promozione, preferendo i suoi colleghi uomini. 
E’ così che Celeste si ritrova a percepire uno stipendio più basso, a lavorare più di tutti, oltre che a rimediare agli errori causati dal suo collega incompetente, che gli ha soffiato la promozione. 
Celeste non è fidanzata, non è sposata e non desidera avere figli, ma ha al proprio fianco il suo compagno di vita, il suo dolce e buffo cagnolino, Sharky. 
A Sharky non interessa se Celeste ha la cellulite, se mangia troppo, se non si trucca, se è sempre arrabbiata; perché Sharky la ama per come è, con tutti i suoi pregi e difetti. E Celeste, desidera avere al proprio fianco un uomo che l’accetti per come è, con il suo carattere diretto e le sue fragilità. 
Celeste ha costruito una vera e proprio “armatura”, per non rimanere delusa e per nascondere i propri sentimenti, dall’ennesimo caso umano. 
Celeste è una vera esperta nell’incontrare uomini strani, bizzarri e che la lasciano con le solite scuse banali. 
In questo libro, la protagonista Celeste, racconta la sua vita; soprattutto la sua vita sentimentale e lavorativa, facendo emergere le difficoltà che deve affrontare una donna. 
Chissà se Celeste riuscirà a trovare il lavoro dei suoi sogni? 
Riuscirà Celeste a trovare un proprio posto nel mondo?

La scrittrice Elly Bennet, dopo aver pubblicato nel 2016 “Questa vita non è la mia”, pubblica nel 2022 “Che casino noi donne”, un romanzo che evidenzia la figura della donna, con tutti i suoi pregi e difetti. 
Nel libro si affrontano molti temi importanti come i diritti delle donne, i canoni di bellezza della società, la bellezza, l’amicizia, le difficoltà per una donna di fare carriera, la figura della donna (a livello sociale e lavorativo), la differenza tra maschio e femmina, l’amore e il legame profondo ed indissolubile con i cani. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, divertente e contemporaneamente riflessivo, riuscendo a toccare tanti punti importanti, senza appesantire la storia. 
La protagonista è strutturata bene, grazie alle ampie descrizioni dirette e spontanee, inserite dalla scrittrice. 
Consiglio questo libro a tute/i coloro che hanno bisogno di recuperare la propria autostima, ma anche a tutte coloro che si sentono imperfette, sbagliate, alla continua ricerca dell’approvazione degli altri; grazie a questo libro, capiranno di essere perfette come sono, senza preoccuparsi di indossare un vestito troppo corto che evidenzia la nostra cellulite e tutti i nostri difetti. 
Perché ogni donna è perfetta, unica e come tale va amata con tutte le sue fragilità, insicurezze e difetti. 
Ringrazio la scrittrice Elly Bennet, per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di riflettere molto sulla società e sulla donna. 
Buona lettura 📚📚!!