“Il lenzuolo” di Paolo Dal Canto

Titolo: Il lenzuolo
Autore: Paolo Dal Canto
Editore: Mondo Nuovo
Collana: Nuova Babele
Data uscita: 27 Gennaio 2023
Pagine: 226 
Genere: Romanzo per adulti
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-“Cosa c’è dentro la mia valigia? aveva chiesto una volta a suor Angela.
-C’è un lenzuolo, un lenzuolo magico, magico come i tappeti delle fiabe. Un girono ci potrai volare sopra, e il mondo, tutto il mondo sarà ai tuoi piedi. “

Non è il loro. Merda. Un pugno nello stomaco, la lama è ancora macchiata di sangue, lo lancia, di scatto, quasi scottasse, lo lancia contro il muro, una scheggia di intonaco si stacca e finisce a terra, mentre il coltello rimbalza contro la credenza. Merda. Si prende la testa fra le mani e si mette a piangere. Crolla sul letto, quel letto, quel letto maledetto. Dovrebbe bruciarlo, dovrebbe bruciare tutto, la casa, il letto, le lenzuola, tutto, e invece, lì, steso su quel letto, la testa fra le mani, piano piano si addormenta.

Il libro inizia con un capitolo molto forte, che mette a dura prova il lettore, soprattutto se non è abituato ad uno stile diretto, senza veli e pieno di terrore e dolore. 
La protagonista si chiama Anna, si ritrova a essere stuprata da un uomo, che abusa di lei in tutti i modi possibili. In ogni scena emerge la sofferenza, la rabbia, la frustrazione, il disgusto ma anche la nausea, perché la protagonista, oltre a essere stuprata viene torturata, ritrovandosi legata, distesa su un lenzuolo sporco di alcool, sangue🩸 , urina e sperma. Da questo momento, il lenzuolo diventerà il simbolo della storia, assumendo dei caratteri magici. 
Quando il marito di Anna, torna a casa, cerca di starle vicino, ma ben presto si rende conto che il dolore che ha subito sua moglie, ormai li ha divisi per sempre. 
Quando una persona ha un trauma, dimentica ciò che l’ha provocato, e si chiama “dolore post-traumatico”. Ed è questo che è capitato alla protagonista, il dolore era così forte da non riuscire a sopportarlo, e la sua mente ha cercato di evitare l’atto che la costringeva a ricordare l’evento traumatico. 
Anna dà alla luce un bambino, che abbandonerà ai piedi di un altare, avvolto nel lenzuolo. Lo troverà una suora, che da quel momento si prenderà cura del piccolo chiamandolo Raffaele. 
Il legame tra la suora e Raffaele, diventa ogni giorno più forte, varcando i limiti della sacralità. Il lenzuolo diventerà la loro bandiera, proprio come se fossero dei pirati, che gli permetterà di diventare una coppia insolita. 
Cosa nasconde quel lenzuolo? 
Lo scrittore Paolo Dal Canto con “il lenzuolo”, rompe tutti gli equilibri, tutti gli schemi, raccontando una storia al limite della normalità, anche se riflettendoci bene, quasi ogni giorno, una donna subisce uno stupro. 
I temi trattati sono la violenza, la tortura, il dolore, ma anche alcuni temi legati alla Chiesa, come il rapporto tra suore, che assume un carattere distintivo proprio come una violenza. 
Lo stile di scrittura è particolare, molto forte e ritengo che questo libro non sia adatto ai lettori sensibili, o a chiunque non abbia un po’ di dimestichezza con il genere. Dal Canto scrive in modo chiaro, descrivendo ogni scena, anche la più raccappricciante, nei minimi dettagli. 
I personaggi sono strutturati bene, l’autore descrive molto bene il loro dolore, la rabbia, ma anche l’orrore, il terrore che provano. 
Il lettore si ritroverà in una storia fuori dagli schemi, una storia forte, cruda e piena di eventi tragici, ma il lenzuolo sarà sempre presente, diventando il simbolo e il protagonista di tutta la storia. 
Ringrazio lo scrittore Paolo Dal Canto, per avermi inviato il suo libro che mi ha fatto provare paura, terrore fino alla fine del libro!!
Buona lettura 📚📚!!