“Il cimitero del mare” di Aslak Nore

Titolo: Il cimitero del mare
Autore: Aslak Nore 
Traduttore: Giovanna Paterniti 
Casa Editrice: Marsilio Editore 
Collana: Farfalle 
Data uscita: 4 Giugno 2024 
Pagine: 544 
Genere: Thriller/Saga familiare 

Rederhaugen distava dalla capitale un breve tragitto via mare. Sasha proseguì lungo il viale di aceri fino al piazzale per l’inversione. Il pallido riverbero del ghiaccio della notte tingeva di nuovo il paesaggio. Una folata di vento freddo le accarezzò il viso e s’insinuò nella giacca. Lei rabbrividì. 
Aveva vissuto lì tutta la vita, eppure le capitava ancora, e spesso, di sentirsi sopraffatta dalla devozione e dall’amore che quel luogo suscitava in lei. Era il suo mondo. La proprietà e la famiglia erano tutt’uno, un prolungamento di sé stessa: gli scogli lisci e arrotondati a ovest dove faceva il bagno da bambina, i pontili e le rimesse per le barche sulla punta meridionale, i prati perfettamente pianeggianti che d’estate erano di un verde smeraldo e a cui seguiva un fitto e frusciante bosco di conifere che terminava in uno strapiombo sul lato est, dove Vera aveva la sua baita da scrittrice. 

Il libro racconta la storia della dinastia dei Falk, piena di segreti e di odio, tra i due rami della famiglia: Oslo con Olav Falk e Bergen con Hans Falk. 
La storia inizia con la morte di Vera Lind, l’anziana matriarca della famiglia Falk. Vera Lind era una scrittrice, una donna molto intelligente, con tanti segreti. Con la sua morte, Vera porta con sé due segreti: il primo è legato alla sparizione del suo testamento, mentre il secondo, riguarda un manoscritto dal titolo “Il cimitero del mare”, che aveva scritto molti anni prima e non aveva mai visto la luce. “Il cimitero del mare” non era mai stato pubblicato, perchè era stato sequestrato dalla polizia. 
Il manoscritto raccontava il naufragio della DS Prinsesse Ragnhild, durante la Seconda Guerra Mondiale, che aveva causato la scomparsa del marito, Thor  “il Grande” Falk, di cui Vera era riuscita a salvarsi insieme al figlio, il piccolo Olav. 
Che cosa raccontava Vera nel manoscritto? 
Perchè la verità a volte viene considerata così scomoda? 
La nipote Alexandra Falk, soprannominata “Sasha”, dopo aver ritrovato in acqua il cadavere della nonna, inizia a farsi delle domande sulla Saga, la fondazione di famiglia. 

La nonna giaceva a faccia in giù nell’acqua, il suo corpo ondeggiava piano in superficie, come una boa, come un giocattolo in plastica gonfiabile, i vestiti erano zuppi e i colori originari apparivano più scuri. Un basso raggio di sole si posò su quel corpo facendo scintillare l’acqua. Era circondato da una miriade di meduse criniera di leone, vomito degli spiriti degli annegati, le chiamava la nonna. 
Sulla parte posteriore del gilè verde trapuntato era visibile lo stemma della Saga, un falco che sta per spiccare il volo, e sotto il motto di famiglia; a guardarlo così, attraverso l’irrequieta superficie dell’acqua, si aveva l’impressione che le ali aperte si muovessero. 

Sasha, dopo aver trovato la lettera della nonna, decide di indagare sugli avvenimenti del 1970 e sul manoscritto. Il padre Olav, un uomo di settantacinque anni, desidera seppellire tutti i segreti di Vera e della Saga, ma Sasha è determinata a scoprire la verità, anche se provocherà uno scandalo. 
Sasha inizia ad indagare su Vera, insieme al giornalista Johnn Berg, un uomo molto affascinante con un passato difficile. L’attenzione di John per la famiglia Falk non è casuale, non è spinto da un interesse professionale, ci sono altri motivi che lo spingono a scoprire la verità. 
E’ così che Sasha e Johnny Berg, scopriranno i segreti della famiglia Falk,  che potrebbero distruggere le fondamenta della Saga, di oltre mezzo secolo. 
Quali sono i segreti che nasconde la Saga, la potente fondazione dei Falk? 
Come si comporterà Sasha, sarà leale nei confronti della sua famiglia o rivelerà i segreti della Saga? 

Letteratura e spionaggio si avvalgono dell’arte della seduzione. S’inventa una realtà fittizia in grado di ingannare il nemico, o il lettore, coinvolgendolo al punto che non si rende più conto di essere ingannato. 

Lo scrittore Aslak Nore, pubblica in più di venti paesi il libro “Il cimitero del mare”, un romanzo avvincente e pieno di colpi di scena. Il lettore si ritroverà immerso nella storia, piena di intrighi familiari, di segreti che rischiano di distruggere la credibilità della fondazione Falk. 
I temi trattati sono le menzogne, gli affari controversi, i servizi segreti, l’eredità, la rivalità familiare, la Seconda Guerra Mondiale, i tradimenti, il potere, la verità e il grande amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, intrigante, in grado di catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine. 
La narrazione si sviluppa con diversi salti temporali, mischiando e intrecciando gli eventi del passato con quelli del presente, inserendo la suspence necessaria per tenere il lettore incollato alle pagine. 
I personaggi sono strutturati molto bene, ad iniziare dalla protagonista Sasha, una donna determinata, intelligente e coraggiosa, disposta a sfidare la sua famiglia per conoscere la verità. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere un libro avvincente, coinvolgente, con una trama intrigata, come i nodi di una ragnatela, difficili da sbrogliare… e anche il lettore parteciperà alle indagini indagini insieme a Sasha e Johnn Berg. 
Che cosa scopriranno? 
Fino a che punto sareste disposti ad indagare per scoprire la verità? 
Buona lettura 📚!!

“L’ottava vita (per Brilka) di Nino Haratischwili

Titolo: L’ottava vita (per Brilka) 
Autore: Nino Hatischwili 
Traduttore: Giovanna Agabio 
Casa Editrice: Marsilio 
Collana: Romanzi e racconti 
Data uscita: 11 Giugno 2020 
Pagine: 1200 
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.amazon.it/Lottava-vita-Brilka-Nino-Haratischwili/dp/8829705063/ref=sr_1_1?adgrpid=106149471487&hvadid=440840690626&hvdev=c&hvlocphy=1008534&hvnetw=g&hvqmt=e&hvrand=14742131519844621538&hvtargid=kwd-975403664527&hydadcr=7667_1725296&keywords=l%27+ottava+vita&qid=1704881948&sr=8-1

Devo queste righe a te, Brilka. 
Le devo a te perché tu meriti l’ottava vita. 
Perché si dice che il numero otto equivalga all’eternità, al fiume che ritorna.
Ti dono il mio otto. 
Ci lega un secolo. Un secolo rosso. 
Per sempre e otto. E’ il tuo turno, Brilka. 
Io ho adottato il tuo cuore. Il mio l’ho gettato via. 
Accetta il mio otto. 

Questo libro racconta la storia di una famiglia georgiana, la storia di un secolo che si intreccia con sette vite, creando una storia unica, tra passato, presente e futuro. 
Il libro racconta la storia della famiglia Jashi, una storia familiare, molto toccante e commuovente, che ricostruisce il periodo storico dal 1900 al 2007 della Georgia e dell’Unione Sovietica. 
Il libro viene raccontato da Niza, che decide di trascrivere la storia della famiglia Jashi per sua nipote Brilka. E’ la storia di Stasia, Christine, Kostia, Kitty, Elene, Daria e Niza, che raccontano la propria vita, i propri sogni, paure, tormenti e la guerra, attraverso Niza. 
La storia della famiglia Jashi, inizia con il fabbricante di cioccolato, che aveva scoperto una ricetta misteriosa sulla cioccolata calda. Con la sua aroma, con la sua bontà, la cioccolata calda era capace di inebriare qualsiasi persona, tanto da renderla schiava di questa gustosissima bevanda. 
Ma il fabbricante di cioccolato, aveva capito a sue spese, che questa ricetta della cioccolata calda, era una vera maledizione, che creava dipendenza, avidità e morte. 

Qualcosa di troppo buono può portare con sé qualcosa di molto cattivo. Non ho ancora visto qualcuno che abbia gustato questa cioccolata e che non ne abbia voluto ancora, e sì: che non l’abbia bramata avidamente. 
Ma l’avidità combinata al piacere può essere fatale. 

La ricetta della cioccolata calda, si tramandava di generazione in generazione nella famiglia Jashi, che costituisce la base di ogni storia raccontata nel libro. 
In ogni pagina, il lettore imparerà a conoscere le passioni di Stasia, i sacrifici che ha dovuto compiere per affrontare la guerra, ma anche i suoi sentimenti e la forza travolgente dell’amore. 
Oltre alla stravaganza di Stasia, il lettore conoscerà anche sua sorella Christine, molto determinata e di una bellezza disarmante, che la porterà a compiere delle scelte difficili e dolorose. 
Christine ha sempre avuto un buonissimo rapporto con il nipote Kostia, che aveva deciso di seguire le orme del padre Simon Jashi, e di entrare nella marina per difendere la propria terra. 

E’ così che il lettore si ritroverà a conoscere la vita di ogni personaggio da Stasia a Brilka, che si intrecciano tra di loro, uniti da una ricetta segreta, dalla guerra, dall’amore e dai segreti. 
Che cosa accadrà alla famiglia Jashi? 

La scrittrice, drammaturga e regista teatrale Nino Haratishwili con “L’ottava vita (per Brilka), ha ottenuto un successo internazionale, raccontando in modo sublime e accattivante un secolo di storia dell’Unione Sovietica e della Georgia. 
Ma ha raccontato anche la storia di una famiglia georgiana, che deve affrontare molti ostacoli, la paura e la distruzione della guerra, ma anche l’amore incondizionato e travolgente che può cambiare completamente la vita di Stasia, Christine, Kostia, Kitty, Elene, Daria, Niza e della famiglia Eristavi. 
I temi trattati sono la storia della Georgia e dell’Unione Sovietica dal Novecento al 2007, raccontando la storia della famiglia Jashi a partire con la nascita nel 900 di Stasia, in cui vi era lo zar, riuscendo a raccontare un secolo di storia. Nel libro vengono trattati anche molti altri temi importanti come la guerra, i traditori, le torture, le amicizie, la passione per la danza e la musica, i sogni, la maternità, l’omosessualità e l’amore. 
Lo stile di scrittura è sublime, magistrale, commuovente e impeccabile, che permettono al lettore di leggere il libro in modo scorrevole, nonostante sia un libro di 1200 pagine. 
Un piccolo consiglio che mi permetto di fornirvi, è di non lasciarvi spaventare dal numero delle pagine e di immergervi completamente nella storia di ogni personaggio, perché ognuno di loro è in grado di insegnare e far riflettere il lettore. 
I personaggi sono strutturati in maniera impeccabile, sublime e riuscendo a coinvolgere il lettore pagina dopo pagina.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che amano le saghe familiari, ma anche a chi desidera conoscere un secolo di storia dell’Unione Sovietica e della Georgia, il tutto è accompagnato dal mistero che avvolge la ricetta della cioccolata calda nella narrazione. 
A voi piacciono le saghe familiari? 
Avete mai letto un libro di questa scrittrice? 
Fatemelo sapere nei commenti, 
Buona lettura 📚📚!!