
Titolo: Rosso Carminio
Autore: Massimiliano Cappelletti
Casa Editrice: Book a book
Collana: Narrativa
Data uscita: 27 Marzo 2025
Genere: Romanzo contemporaneo
Pagine: 239
[…] Montparnasse stava freneticamente cambiando pelle. Dove fino a qualche anno prima era ancora possibile ballare all’aria aperta, sorgevano ora edifici moderni alti fino a cinque piani. Così, locali da ballo en plain air all’epoca molto alla moda erano scomparsi per sempre. Al posto della Grande Chaumière, tanto per citarne uno, sorgeva ora una breve strada che, con ironia, ne ricordava il nome. Ma a catturare la mia attenzione non era certo la strafottenze dei nuovi palazzi; era piuttosto, il continuo viavai dell’omnibus a cavalli, dei tram che sferragliavano lungo Boulevard du Montparnasse, dei carri delle consegne, delle prime fragorose automobili; soprattutto erano i numerosi caffè e i bistrot come la Closerie de Lilas, La Coupole, Le Dôme, La Rotonde, Le Sélect, La Bonne Franquette, Le Boeuf sur le Toit che, come avrei scoperto più tardi, con la loro disponibilità ad accogliere nuove idee, mode e tendenze, avrebbero contribuito ad animare la vita artistica e culturale di Parigi.
Da tempo ormai Montparnasse non era più una maestosa arteria che si perdeva nel vuoto della campagna. Il verde dei prati e i numerosi alberi da frutto, soprattutto ciliegi, che gli studenti decantavano durante le loro scampagnate, erano un ricordo. Come, del resto, lo erano le numerose scuderie e i rimessaggi di carrozze che, con il progressivo fallimento delle imprese di trasporti si erano trasformati in locali abbandonati. Ma furono proprio quelle baracchette vuote e polverose ad attirare artisti più o meno talentosi, che le occuparono per farne degli atelier. Montparnasse si apprestava così a diventare il quartiere degli artisti, come se il nome stesso, Monte Parnaso, datogli per scherno da alcuni studenti, avesse presagito un destino di gloria. […] A quel tempo, anche se molti di loro non avevano ancora raggiunto la fama, potevi imbatterti in personaggi come Pablo Picasso, Tsuguharu Foujita, Möise Kisling, Nina Hamnett, Jacques Lipchitz, Blaise Cendrars, Henry Miller, Man Ray- che creò il suo primo studio fotografico presso l’Hôtel des Écoles al numero quindici di Rue Delambre-, Kiki, ovvero la regina di Montparnasse, e per ultimi Amedeo Modigliani e Jeanne Hébuterne.
Il libro è ambientato nel Novecento a Parigi, racconta la storia di Amedeo Modigliani, della sua musa Jeanne Habuterne e della cantante di cabaret Alice.
La storia viene raccontata attraverso lettere da Alice, che dopo aver vissuto per un periodo con la nonna, deve trasferirsi a Parigi dalla madre Nicole. E’ proprio a Parigi, che la vita di Alice cambierà completamente il suo destino. Alice inizia a visitare ogni angolo di Parigi, in particolare Montparnasse, conosciuto come il “quartiere degli artisti”.
Ma Nicole, non è una mamma come le altre, perchè critica continuamente la figlia che non aveva mai desiderato. Alice non ha mai ricevuto affetto dalla propria madre, anzi, si è convinta di essere brutta e sgraziata perché la madre, continuava a ripeterglielo.
Perfortuna, Alice può godersi il clima parigino, assaporando un buonissimo macaron in una pasticceria esclusiva. E’ così che conosce Colette, una donna con un aspetto stravagante che offre ad Alice un biglietto con il nome di uno scultore, che sta cercando una modella proprio come lei.
Alice non riesce a crederci: lei una modella?
<<Vallo a trovare: chissà che non ti porti fortuna!>> La fissai incuriosita.
<<E’ di uno scultore>> mi spiego. <<Ho posato per lui qualche volte. So che sta cercando una modella. Una con la faccia pulita. […] Digli che ti manda la tua amica Colette>>
[…] Come se il mio aspetto fosse una sciagura a cui non si poteva porre rimedio. Ed era proprio così che mi vedevo attraverso gli occhi di mia madre. Eppure, più la scansavo, più l’idea di posare mi tentava; non ero certo venuta a Parigi per vendere fiori, né tantomeno per andare a servizio! Per una come me, che veniva dal nulla, fare la modella poteva veramente rappresentare l’unica possibilità di riscatto. Così pur non senza provare un certo disagio, presi coraggio e mi recai presso l’indirizzo stampato nel biglietto.
E’ così che diventa la modella, posando di nascosto dalla madre. Ma un giorno, mentre Alice stava posando per lo scultore, era entrata la madre facendo una scenata e urlandole i peggiori insulti.
Fu in quell’occasione che Alice, capisce di dover abbandonare la propria madre per essere se stessa.
Prima o poi arrivi a un punto in cui non puoi spingerti oltre. Così, non sei più disposta a tollerare che altri, compresi tua madre, distruggano la tua vita. Ma devi prenderne coscienze, entrare in contatto con la tua sofferenza, con tutta la rabbia che hai in corpo, che non hai mai saputo, o voluto, liberare. Solo allora, dopo aver pianto la tua ultima lacrima, puoi alzarti in piedi, raccogliere le poche forze che ti sono rimaste e farti coraggio, perchè sei sola e non puoi contare che su te stessa.
Maman aveva oltrepassato il limite. Capivo che era una donna distrutta, ma non per questo ero disposta a giustificarla, né tantomeno a sopportarne la crudeltà. Una volta per tutte mi era chiaro che, se avessi voluto diventare me stessa, avrei dovuto separarmi da maman e dal fallimento della sua vita.
Per puro caso Alice incontrerà Charlotte, una donna che forse per pietà o per senso di colpa, deciderà di ospitarla e prendersene cura. Sarà proprio Charlotte, a dare lezioni di canto ad Alice e a proporla in vari locali di cabaret.
Nonostante il canto, Alice posa per ogni artista, entrando a far parte di quel mondo, che tanto aveva sognato e venerato da quando aveva visitato per la prima volta Montparnasse.
Alice diventa amica di Jeanne Hébuterne, un’aspirante pittrice, figlia di uno scortese contabile. Una sera, Alice e Jeanne erano andate in un locale e si erano imbattute nel giovane pittore italiano: Amedeo Modigliani. Alice e Jeanne si innamorarono entrambe di Amedeo, rimanendo intrappolate con lo sguardo, un secondo di troppo, nelle iridi del giovane pittore.
Jeanne inizierà ad uscire con Amedeo, soprannominato da tutti “Dedo”, ignorando i sentimenti di Alice. Infatti, Alice nasconderà i sentimenti che prova per il pittore, dedicandosi completamente alla sua carriera di cantante in un night club.
All’interno della narrazione, oltre a ripercorrere la vita di Modigliani e delle giovani ragazze, sono descritte le sedute di psicoanalisi di Alice e del dottor Carter. Il lettore si ritroverà tra situazioni sentimentali, relazioni tossiche e arte, alla scoperta di Amedeo Modigliani, un genio incompreso e tormentato con uno spirito bohèmien.
Lo scrittore e psicoanalista Massimiliano Cappelletti, esordisce con “Rosso carminio”, un romanzo incentrato sulla figura di Amedeo Modigliani, messo a nudo con tutte le sue fragilità. Il lettore conoscerà un nuovo volto di Amedeo, un vero artista ma anche un genio incompreso.
I temi trattati sono l’amicizia, le fragilità, la psicoanalisi, le dipendenze, i tradimenti, le maschere, le relazioni tossiche, l’amore e l’arte che si intrecciano tra loro.
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, la narrazione avviene attraverso Alice, che tra lettere, dialoghi e sedute di psicoanalisi, racconta la sua vita e quella del giovane pittore italiano e della sua musa.
I personaggi sono strutturati bene, soprattutto Alice che con le sedute di psicoanalisi, descrive i suoi sentimenti e tormenti interiori.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano ritrovarsi a vivere nella bellissima Ville Lumiere del Novecento, alla scoperta del grande pittore italiano Amedeo Modigliani.
Ringrazio lo scrittore Massimiliano Cappelletti per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di conoscere il volto fragile di Modigliani, ma anche di visitare i bistrot parigini.
Buona lettura 📚📚!!