“Il secondo piano” di Ritanna Armeni

Titolo: Il secondo piano 
Autore: Ritanna Armeni 
Casa Editrice: Ponte Alle Grazie 
Collana: Scrittori 
Edizione: 6 
Data Uscita: 10 Gennaio 2023 
Pagine: 288 
Genere: Romanzo storico 
Acquista: https://www.amazon.it/secondo-piano-Ritanna-Armeni/dp/8833319539/ref=asc_df_8833319539/?tag=googshopit-21&linkCode=df0&hvadid=611016476320&hvpos=&hvnetw=g&hvrand=17165189435864744034&hvpone=&hvptwo=&hvqmt=&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008337&hvtargid=pla-1947074980031&psc=1&mcid=6fee87bf26ce31d29ee8aa1da7f05193

C’è un cerchio rosso minuscolo, quasi invisibile. Indica un convento e una chiesa. Nel convento abitavano sette suore. 
Qui comincia la nostra storia. 

Il libro è ambientato a Roma nel 1944, presso il Convento delle Francescane della Misericordia, situato in periferia di un quartiere romano in costruzione. 
Nel convento abitano sette suore, guidate dalla Madre superiora Madre Ignazia, di origini tedesche. Ognuna di loro ha delle mansioni da svolgere, come gestire i conti e il cibo, cucinare, coltivare un piccolo orto nel giardino del convento e aiutare coloro che ne hanno bisogno. 
Mentre nella città di Roma, accadono degli episodi inumani nei confronti degli ebrei, il Vaticano tratta in segreto la resa nazista, e il pontefice sceglie la diplomazia e la via della cautela. 
Una mattina, un gruppo di sette ebrei suona il campanello del convento, chiedendo ospitalità alle suore. 

Erano in sette. Fermi sul piccolo piazzale davanti al convento. Dopo aver suonato il campanello si erano allontanati di qualche metro e ora guardavano in alto verso le finestre. 
[…]
Quando il portone si aprì, il gruppo rimase fermo e compatto. Solo gli sguardi si spostarono alla soglia dove era incorniciata la novizia, immobile e silenziosa. 

Queste persone vivevano nel Ghetto, tra di loro c’erano uomini anziani, giovani e bambini, che sono riusciti a scappare prima dell’arrivo dei tedeschi. 

Alle otto del mattino oltre un migliaio di ebrei, catturati al Ghetto e rimasti chiusi per due giorni nel collegio militare di via della Lungara, furono stipati nei suoi diciotto vagoni. Non conoscevano la loro meta né quanto sarebbe durato il viaggio. Avevano solo sentito parlare di campi di lavoro. Il treno non partì subito. Gli ebrei catturati aspettarono al chiuso per oltre sei ore. 
I lamenti, le grida, i pianti dei bambini non arrivarono alla parte della stazione adibita al trasporto passeggeri né alle strade vicine. 

Suor Ignazia e le sue sorelle (Suor Elisabetta, Benedetta, Maria Rita, Emilia, Grazia e la novizia Suor Lina), accolgono nel proprio convento questo gruppo di ebrei, nascondendoli nel secondo piano. 
Il secondo piano diventa il rifugio di queste persone, che devono stare rigorosamente in silenzio, al buio, perché tutte le finestre erano state chiuse dalle suore, per non far vedere dall’esterno gli ospiti al suo interno. 
Ma un giorno, due tedeschi decidono di far visita alle suore per informarle che dopo Natale, avrebbero allestito un’infermieria dove avrebbero portato i soldati tedeschi in via di guarigione. 

Suor Ignazia e le sue sorelle hanno coraggio, e si ritrovano in una situazione molto delicata e sempre di più pericolosa, con l’infermieria tedesca situata al primo piano del convento e gli ebrei da nascondere al secondo piano. 
Ma con coraggio e seguendo la strada della carità, Suor Ignazia e le sue sorelle, dimostrano di avere un grande cuore, pronte a sfidare il nemico posto al primo piano. 
I tedeschi si trovano ad un passo dalla sconfitta, e attuano delle misure sempre più repressive nei confronti degli ebrei. 
La bellezza della città di Roma, lascia il posto a una città devastata dalla guerra e dalle bombe, una città povera, piena di fame e di paura, dove gli ebrei vengono deportati e uccidi con una violenza spietata, fuori controllo. 
Riusciranno Suor Ignazia e le sue sorelle a nascondere il gruppo di ebrei, fino alla fine della guerra? 

La scrittrice e giornalista Ritanna Armeni dopo il successo del libro “Una donna può tutto”, pubblica “Il secondo piano”, che racconta una storia di coraggio, di carità, ambientata in un periodo storico molto difficile, con protagoniste sette suore che nascondono al secondo piano del convento un gruppo di ebrei, mentre nel primo piano si trovano i tedeschi. 
I temi trattati sono la guerra, l’amore, l’amicizia, la forza, la fame, la paura, la violenza, la Chiesa, il coraggio, le donne e la carità. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, imprevedibile, pieno di pathos ed emozionante, arricchito da alcuni racconti sull’occupazione nazista a Roma e da alcune pagine di diario delle protagoniste. In queste pagine di diario, le suore raccontano i loro sentimenti, dalla paura, all’angoscia, al senso di inquietudine e di smarrimento, che cercano di allontanare per aiutare e dare la forza agli ebrei situati al secondo piano. 
I personaggi sono strutturati molto bene, grazie allo stile narrativo utilizzato dalla scrittrice, che permette al lettore di emozionarsi insieme a loro. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono leggere una storia di donne coraggiose, che in nome della carità e dell’amore decidono di nascondere gli ebrei dai tedeschi. 
Ringrazio la casa editrice Ponte Alle Grazie per avermi inviato la copia cartacea del libro, che mi ha permesso di leggere una storia emozionante, ricca di riflessioni e che racconta un periodo storico in una veste nuova, dove il coraggio, la carità e l’amore diventano i protagonisti indiscussi della storia, insieme alle suore. 
Buona lettura 📚📚!!

“La strada di Clara” di Diana Rosie

Titolo: La strada di Clara 
Autore: Diana Rosie
Traduttore: Francesca Toticchi 
Casa Editrice: Editrice Nord 
Collana: Narrativa Nord 
Data uscita: 14 Febbraio 2023 
Pagine: 348 
Genere: Romanzo contemporaneo 
Acquista: https://www.ibs.it/strada-di-clara-libro-diana-rosie/e/9788842934592?lgw_code=1122-B9788842934592&gad_source=1&gclid=Cj0KCQiA2KitBhCIARIsAPPMEhKU5_0nzjHJljiI1nRpQPQ0CXRCbmauz7bwROTptvMbGIUD3wsbnOoaAvLHEALw_wcB

La madre le mise il braccialetto al polso, facendolo girare due volte mentre ripeteva quelle parole misteriose. Quando ebbe finito, guardò la figlia negli occhi. 
<<E’ un cerchio d’amore, attraverso il quale resteremo sempre legati: io, tu, il papà e tuo fratello.>> Si girarono entrambe verso il bambino. <<Ovunque andrete, qualsiasi cosa farete, la vostra mamma e il vostro papà saranno sempre con voi. Anche quando non staremo al vostro fianco.>> La mamma parlava con voce commossa. 
<<E, se io non potrò, dovrai essere tu a prenderti cura di tuo fratello.>>

Il libro è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e mostra un’Italia distrutta, straziata dalla guerra. I protagonisti del libro sono due fratelli: Clara e Filippo. 
Il loro papà era stato ucciso da alcuni fascisti, e la loro mamma aveva preparato un braccialetto rosso per i suoi figli. Questo braccialetto, rappresenta il legame tra la loro mamma, il papà, Clara e Filippo. Dopo la morte del padre, decidono di trasferirsi dalla campagna, e dopo un lungo e stancante viaggio, arrivano in città. L’appartamento è situato in un palazzo desolato, dove si trova un materasso per terra e molta puzza. Dato che è sera, Clara e Filippo sono molto provati dal viaggio e la loro mamma, li invita a riposarsi, mentre lei doveva incontrare una signora per aggiustare alcuni vestiti. 
La mattina seguente, Clara si sveglia per prima e scopre che la loro mamma non è ancora rientrata a casa. Clara decide di lasciare nel letto il suo fratellino, per andare a cercare la loro mamma. Fuori dal portone del palazzo, Clara è confusa, non conosce nessuna strada e ha due possibilità per ritrovare la sua mamma: andare a destra o a sinistra. 
Incuriosita dalla presenza di una fioraia, decide di andare a destra, dove incontra in un panificio una signora vestita in modo elegante, con un vestito verde che risalta il suo incarnato. 
Questa signora, decide di aiutare Clara a ritrovare la propria madre, ed insieme tornano nell’appartamento… ma non c’è nessuno, nemmeno il suo fratellino Filippo. 
Mentre Clara era scesa per cercare la sua mamma, il suo fratellino Filippo soprannominato da tutti “Pippo” o “passerotto chiacchierone”, perché parlava e poneva domande continuamente, si era svegliato e non trovando Clara e la mamma, aveva deciso di uscire di casa per cercarle. Ma a differenza di Clara, decide di girare a sinistra e si ritrova in una piazza piena di gente. Filippo ha paura, è spaventato e confuso, ma non si arrende e si arrampica su una cassetta di legno per cercare di distinguere le persone dall’alto. Ma vicino alla cassetta di legno, c’era un neonato (Gino) e la sua mamma Dora.
Dora è una donna molto dolce, gentile e sposata con Mario e vedendo questo bambino così spaventato ed indifeso, decide di aiutarlo a ritrovare la propria madre. 
Ed è così che Clara e Filippo si sono separati, seppure senza volere, il destino ha giocato un brutto scherzo, ma sono stati “fortunati” perché hanno incontrato due donne dolci e generose, pronte ad accoglierli in casa loro. 
La signora con il vestito verde è una benestante, sposata con il signor Salvadori in una bella casa e vivono insieme alla loro domestica Filomena. Il personaggio di Filomena conquisterà il cuore di tutti i lettori, con la sua cucina, con il suo carattere e la sua bontà, riuscirà a far sentire la giovane Clara parte integrante di quella famiglia. 
Il signor Salvadori ha un incarico prestigioso nel comune, oltre a essere un fedelissimo del regime fascista e del Duce. Dopo un’iniziale differenza del signore, la signora riesce a convincerlo ad accogliere questa bambina. Clara viene iscritta in una scuola fascista, dove incontra delle coetanee cattive che la insultano quotidianamente. 
Mentre Clara viene educata sul modello del Duce, suo fratello Filippo è stato accolto nella casa di Dora e Mario, delle persone umili, con un grande cuore. Dora e Mario hanno delle idee politiche completamente diverse da quelle del signor Salvadori, sono comunisti e antifascisti. 
Filippo crescerà con queste idee, aiutando Dora e Mario a collaborare segretamente con i partigiani. A Clara non manca niente, ha cibo a sufficienza e vestiti dignitosi, ma continua a pensare alla promessa che aveva fatto a sua mamma. A Clara manca molto il suo fratellino e spera di riuscire a incontrarlo. 
Chissà se Clara e Filippo riusciranno a ritrovarsi?? 
Chissà che cosa imparerà Clara? 
Può un legame di sangue andare oltre alle convinzioni politiche? 

La scrittrice Diana Rosie con “La strada di Clara”, racconta la storia di una famiglia divisa dalla guerra e dal destino. Racconta la storia di un fratello e di una sorella che si separano, che si perdono nel giro di pochi minuti… lei viene adottata da una famiglia fascista, mentre lui viene adottato da una famiglia di partigiani. 
E cosa accadrà?? 
I temi trattati sono l’amore, le amicizie, l’invidia, i favori, la generosità, il fascismo, l’educazione fascista, il primo amore, la guerra e i pregiudizi sugli ebrei, ma anche su tutti coloro che venivano etichettati come “diversi”: 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, serrato, toccante, profondo e coinvolgente, in grado di far emozionare il lettore fino alla fine della storia. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alla scelta narrativa della scrittrice di alternare i capitoli per permettere a Clara e Filippo di raccontarsi. All’interno della storia, il lettore incontrerà tanti personaggi molto importanti, la domestica Filomena, ma anche un bibliotecario ebreo di nome Leone che insegnerà la storia alla giovane Clara. 
Il lettore si ritroverà a leggere un libro con una storia originale, profonda e commuovente, una storia di una famiglia separata dalla guerra e dal destino. 
Consiglio questo libro a tutte/ i coloro che vogliono leggere un libro coinvolgente, pieno di sentimenti e toccante, in grado di catturare il cuore di ogni lettore, dall’inizio alla fine della storia!!
Buona lettura 📚📚!!