“Nelle tue mani, nella sua pelle” di Marco Bocci

Titolo: Nelle tue mani, nella sua pelle 
Autore: Marco Bocci
Casa Editrice: Salani Editore 
Collana: Le Stanze 
Edizione: 2 
Data uscita: 28 Gennaio 2025 
Pagine: 256 
Genere: Thriller 

Mi hanno sempre detto che mi lasciavo suggestionare dalla fantasia, che non vedevo la realtà per quella che era. E di solito erano gli uomini a dirlo, per impormi il loro punto di vista. Ma anche le donne mi puntavano spesso il dito contro, lo so, ne sono certa, l’ho sempre saputo. Non rientravo negli schemi, questa la mia colpa.
Divoravo la vita senza mezze misure.
Le mie reazioni erano eccessive e negli anni mi sono sentita dire di tutto, “sei psicopatica”, “sei bipolare”, “sei dipendente affettiva”, “hai manie di persecuzione”.
Abbiamo tutti bisogno di attenzioni, tutti vogliamo sentirci accolti, apprezzati, desiderati oltre ogni limite, anche se pochi lo ammetterebbero; con me però l’asticella si alzava rispetto alla norma, e chi veniva amato da me veniva travolto dall’amore, sommerso di premure e di passione. 
Dopo di me c’era il nulla, chi provava il mio amore non trovava altro amore al di fuori del mio.

La protagonista del libro si chiama Laura, una donna di quarant’anni, che ha alle spalle un passato turbolento e la narrazione si concentra sulla sua “doppia” vita. 
Laura dopo essere stata in terapia con Anna, è riuscita a riemergere e a chiudere la relazione tossica e morbosa con Manolo. La loro relazione si basava dalla gelosia alla droga, di ogni tipo, e tanto, tantissimo sesso provocatorio, per colmare ogni problema e fragilità. 

Manolo riusciva a darmi tutto: quello che chiedevo, quello di cui avevo bisogno senza chiedere, quello che voleva la mia anima e quello che chiedeva il mio corpo.

Ma un giorno di sette anni fa, Laura e Manolo avevano deciso di andare al cinema per guardare il film “Natural Born Killers”, ma quella sera accadde una tragedia che modificò completamente la loro vita. 
Dopo aver fatto sesso nel bagno del cinema, uno sconosciuto era entrato “accidentalmente” nella stanza, e avendo osservato un secondo di troppo “la sua” Laura, Manolo che provava da sempre una gelosia ossessiva, lo aveva ammazzato brutalmente.
Laura è riuscita a “chiudere” con il passato e ad essere felice, insieme a Francesco e al loro bellissimo figlio di nome Manuel. Francesco è un uomo di quarantacinque anni, originario di Cortona, che desidera diventare uno scrittore, anche se per ora dedica tutto il suo tempo a correggere e leggere i libri degli altri. 
Laura non ha mai riferito a Francesco il suo passato turbolento, pieno di inquietudine, vergogna, tossicodipendenza ed eccessi; ma soprattutto, non ha raccontato la storia con Manolo, il suo ex ragazzo che dopo aver ucciso uno sconosciuto era stato arrestato.
Francesco è l’uomo ideale per Laura, è molto attento, romantico, affidabile e la fa sentire protetta e al sicuro. 

Mi piaceva osservare la gente, avevo scoperto, fantasticare sulla vita e le abitudini dei passeggeri. Una licenza che però mi concedevo solamente il venerdì, quando quella solita mezza dozzina di libri che mi portavo sempre appresso veniva sostituita da sette rose rosse: una per ogni anno che avevano passato insieme. 
Una rosa ogni venerdì del primo anno, due rose ogni venerdì del secondo, e così via fino a sette. Sette anni, sette rose. 
Le aspettava ogni volta come una bambina, non la vedeva mai come una routine, non sapeva abituarcisi, sorrideva commossa e imbarazzata come se ogni volta fosse stata la prima. 
Non si aspettava mai nulla Laura, tutto quello che le arrivava dalla vita e dalla nostra storia riusciva a viverlo con un’ingenuità e una gratitudine quasi commuoventi. […]
Si lasciava sorprendere come una bambina che vede la neve per la prima volta. Senza vizi di forma, senza pregiudizi.

Ma una mattina, Laura trova l’I-pad di Francesco e per puro caso, legge qualche pagina della bozza del suo romanzo, la cui protagonista sembra descrivere proprio lei, la Laura burrascosa del passato, quella di cui in teoria, il suo compagno non dovrebbe sapere niente. 
Come è possibile?
Possibile che l’abbia spiata?
Che abbia violato i suoi segreti?
O questa è soltanto una di quelle fantasie di cui tutti l’hanno sempre accusata?
“Sei egocentica, sei paranoica, hai manie di persecuzione…” ; ma questa volta Laura è sicura di non essere lei il problema. 
E mentre se lo chiede, in un venerdì in cui ogni singolo evento sembra prendere una piega inattesa e straniante, il destino ha in serbo per lei un’altra sorpresa: Manolo è uscito dal carcere, ed è di nuovo libero. 

<<Manolo, Laura. Manolo è uscito.>> 
Non parlai più. Avevo passato anni a chiudere quegli scatoloni ed erano bastate due parole a paralizzarmi. Il cuore cominciò a battere così forte che lo sentivo nelle orecchie, il mio corpo implodeva. […]
Cominciai a vederlo davanti ai miei occhi, anzi a immaginarlo, libero, finalmente libero e solo, bello come un tempo e folle più di prima, e sentii una strana sensazione di gelosia esplodermi nelle viscere. 
Mi ritrovai catapultata dentro la nostra storia come se non fosse mai finita, come se fosse ancora presente, e cominciai a urlare.

Manolo dopo sette anni di carcere, è pronto a riprendersi la “sua” Laura e organizza un piano per riconquistarla. Ma Manolo non sa che la “vecchia” Laura non esiste più, al suo posto c’è una donna più forte, che è riuscita a disintossicarsi da lui e da tutte le dipendenze. 
Riuscirà Laura a scoprire come ha fatto Francesco, a conoscere la storia nei minimi dettagli? 
Che cosa accadrà? 

Quando lo incontrai per la prima volta c’era una voce lontana, dentro di me, che mi metteva in guardia perchè le mie barriere si stavano abbattendo e i miei punti certi stavano crollando. Quella voce non sapevo da dove venisse, ma era una voce sincera, affidabile, una voce che mi intimava: ferma, piano, aspetta, torna a casa e prendi fiato.
Una voce che sapevo di dover ascoltare, ma il mio corpo non era più governabile.

Marco Bocci, l’attore di teatro, cinema e televisione, nel 2019 ha esordito come regista e sceneggiatore del film “A Tor Bella Monaca non piove mai”, tratto dal suo primo romanzo, a cui è seguito nel 2022 “La caccia”. 
Marco Bocci con “Nelle tue mani, nella sua pelle”, scala le classifiche e conquista qualsiasi lettore. 
“Nelle tue mani, nella sua pelle” è un vero e proprio viaggio nella psiche dei tre personaggi, Laura, Manolo e Francesco, che si raccontano in prima persona, capitolo dopo capitolo. 
Il lettore resterà intrappolato nella narrazione, ricca di mistero, suspence, inquietudine che aumenta pagina dopo pagina, fino ad arrivare all’apice. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, emozionante, a tratti angosciante, ricco di monologhi introspettivi che permettono al lettore di affezionarsi ai tre personaggi. 
I temi trattati sono l’animo umano in ogni sfaccettatura, la sindrome dell’abbandono, la droga, le relazioni tossiche, la psicologia e la chimica delle relazioni e i modi in cui le persone si seducono, si usano e manipolano la realtà. 

Abbandonata. Mi sentivo abbandonata, la stessa sensazione che avevo provata ogni giorno della mia vita. 
Sindrome dell’abbandono la chiamavano. […]
Una sindrome che aveva caratterizzato la mia esistenza e ogni mia scelta fin da bambina, per poi enfatizzarsi nella crescita. Mi faceva sentire vulnerabile e persa se una persona accanto a me veniva a mancare o desiderava non frequentarmi più. 
Un’ansia perenne, mi aveva spiegato la psicologa, che stava alla base di un rapporto e che non mi permetteva di creare rapporti di fiducia col prossimo. 

I personaggi sono strutturati bene grazie alle ampie descrizioni psicologiche, che permettono al lettore di “entrare” nella loro mente. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano esplorare ogni lato dell’animo umano, ma anche a chi desidera leggere un thriller incentrato sulla chimica della seduzione e delle relazioni. 
Ritengo che questo libro stato scritto bene, tramite uno sguardo critico e diretto, riesce ad esplorare l’animo umano nella sua complessità. 
Buona lettura 📚📚!!

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