
Titolo: Tutta la vita che resta
Autore: Roberta Recchia
Casa Editrice: Rizzoli
Collana: Scala Italiani
Data uscita: 5 Marzo 2024
Pagine: 400
Genere: Romanzo contemporaneo
Già poco dopo le undici, la casa al mare degli Ansaldo era silenziosa. Dai bar e i ristoranti degli stabilimenti lungo la spiaggia arrivavano la musica, gli scoppi di risa sguaiate, di tanto in tanto squilli di campanelli di biciclette.
Stelvio, in attesa di addormentarsi, si lasciava cullare dal respiro discreto di Marisa che, stesa al suo fianco, era caduta quasi subito in un sonno profondo.
L’ultimo giorno della vita di prima era finito.
“Tutta la vita che resta” racconta la storia di una famiglia, che dopo una vicenda tragica e dolorosa, ritrova la strada nella forza dei legami.
La storia inizia a Roma negli anni Cinquanta, con Marisa Ansaldo e Stelvio Ansaldo che si innamorano a poco a poco nella bottega del sor Ettore, il padre di Marisa.
Prima di conoscere Stelvio, Marisa si era fidata di Francesco, un ragazzo a cui aveva concesso il suo cuore e la sua virtù. Francesco, lavorava come cameriere presso un hotel in Svizzera, ben presto Marisa capì di essere stata un’ingenua a fidarsi di un ragazzo come Francesco.
Poco dopo, Marisa scopre di essere incinta e i suoi genitori la convincono a fidanzarsi con Stelvio Ansaldo, un ragazzino che il sor Ettore aveva deciso di assumere nella sua bottega. Stelvio è un bravo ragazzo, sincero, discreto, affettuoso e riesce a conquistare il cuore di Marisa in poco tempo.
Il loro amore è unico, forte, molto simile all’amore raccontato nei film in bianco e nero.
Ma un evento imprevedibile e traumatico, rovina la quiete e l’amore nella famiglia Ansaldo.
Come ogni estate, la famiglia Ansaldo si reca in vacanza sul litorale laziale, dove la loro bellissima figlia di sedici anni di nome Betta, viene violentata brutalmente e uccisa.
La complicità, l’unione e la forza della famiglia Ansaldo vengono distrutti, Marisa e Stelvio sono in pena per la loro figlia persa per sempre.
Nessuno sa, però, che insieme a Betta quella sera sulla spiaggia, c’era anche sua cugina Miriam.
Miriam è una ragazza timida e introversa, appartiene alla famiglia Bassevi, molto potente e in vista. I Bassevi fanno in modo di nascondere e “isolare” la figlia dalle notizie mediatiche sulla morte della cugina Betta. Ma anche Miriam quella notte era stata violentata, e si ritrova a dover affrontare il lutto della cugina e la violenza da sola.
Il segreto di quella notte con il passare del tempo, è insostenibile come un macigno e Miriam, ricorre alla droga per dimenticare. Miriam è al limite, il dolore che prova è troppo forte e una sera, incontra Leo, un ragazzo di borgata, che porta un raggio di luce nella vita oscura di Miriam.
Miriam e Leo si innamorano, uniti dal dolore e da un passato burrascoso, che rischia di travolgerli.
Sullo sfondo, il lettore assisterà alle indagini della morte di Betta, con notizie piene di pregiudizi e omissioni, che mostrano Betta come una ragazza facile.
La morte di una ragazza, il dolore di Miriam e di Marisa, dimostrano al lettore la forza e la cura dei legami familiari.
La scrittrice Roberta Recchia esordisce con “Tutta la vita che resta”, un romanzo potente, dentro cui si cade senza ritorno. Il lettore si ritroverà imprigionato nella storia, una storia dolorosa, traumatica e allo stesso tempo dolce e coraggiosa, dove la forza dei legami è più forte della violenza e del lutto.
I temi trattati sono la violenza sessuale, la morte, la droga, la società, i pregiudizi, l’adolescenza, l’omosessualità , l’amore e la forza dei legami familiari.
Lo stile di scrittura è scorrevole, semplice, emozionante e doloroso, ogni parola arriva nel cuore del lettore.
I protagonisti sono strutturati bene, incrociandosi tra di loro in modo naturale, spontaneo, permettendo il corretto funzionamento della narrazione.
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che desiderano leggere un romanzo emozionante, commuovente, che mette in luce la debolezza, la fragilità dell’animo umano e la forza dei legami.
Buona lettura 📚📚!!