“Mulieres Salernitanae. Storie di donne e di cura” di Federica Garofalo

Titolo: Mulieres Salernitanae. Storie di donne e di cura.
Autrice: Federica Garofalo
Editore: Robin
Collana: Le giraffe
Data uscita: 28 ottobre 2020
Pagine: 264
Genere: Romanzo storico
Acquista: https://www.amazon.it/Mulieres-Salernitanae-Storie-donne-cura/dp/8872747279/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=1MOB4UFGNVVTI&keywords=mulieres+salernitanae&qid=1677674001&sprefix=mulieres+salernitanae%2Caps%2C87&sr=8-1#customerReviews

Purtroppo la donna non è consapevole del potere che dentro di sé, e agisce costretta dalla passione o dal dovere: se lo fosse, farebbe come l’agricoltore, che dissoda e ara il terreno prima di gettarvi il seme, e sceglie soltanto il seme migliore perché la vita che vi nascerà sia più perfetta ancora.

Il libro è ambientato a Salerno, tra il 1084 e 1422 e ha come protagoniste sei donne. Sono sei donne medico della Scuola Salernitana, che tramandano di generazione in generazione, il sapere da maestra ad allieva. 
Le protagoniste che incontriamo durante la lettura sono: Trotta di Guglielmo de Ruggiero, Rebecca di Luca Guerna, Sabella di Matteo Castellomata, Mercuriade, Venturella Consinata e Costanza Calenda. 
In ogni capitolo, l’autrice Federica Garofalo, si concentra a raccontare la vita di una di loro, attraverso l’uso di dialoghi, che evidenziano la tenacia e le fragilità, della donna. 
L’inizio del libro racconta “il Giardino delle Esperiadi”, in cui una donna dialoga con il pontefice (papa Gregorio), che nonostante la sua autorità deve obbedire alla sua medica. 
Il fulcro centrale di ogni storia, è l’autorità vista come un sentimento fortemente ostile, come se fosse quasi un “veleno”, che si verifica con qualsiasi legame, anche quelli più profondi, di sangue.
L’autrice Federica Garofalo, con “Mulieres Salernitanae. Storie di donne e di cura”, dimostra di avere la padronanza storica adeguata per narrare questo periodo storico, mischiandola con alcuni dettagli, per rendere più piacevole la lettura. 
Il tema trattato è il sapere medico, tramandato da maestra ad allieva, conservato per secoli. 
Lo stile di scrittura è aulico, l’autrice utilizza parole ed espressioni ricercate, cercando di rispettare il periodo storico narrato. 
La struttura e la scelta, di raccontare solo una piccola parte della vita delle protagoniste, non mi è piaciuta, perché non permette al lettore di “affezionarsi” alla storia e di sapere il proseguimento della vicenda. 
Ritengo che questo libro sia adatto solo a chi è appassionato del Medioevo, o a un lettore che presenta una padronanza linguistica elevata. 
Una storia che fa conoscere la cura e la medicina, quando ancora era solo un mestiere da donne.
Vi ho fatto venire voglia di fare un viaggio nella Scuola medica di Salerno? 
Ringrazio l’autrice, Federica Garofalo per avermi inviato il suo libro e per avermi fatto conoscere la storia di queste donne.
Buona lettura 📚!!