“Mille luci sulla Senna” di Nicolas Barreau

Titolo: Mille luci sulla Senna 
Autore: Nicolas Barreau 
Traduttore: Monica Pesetti 
Casa Editrice: Feltrinelli 
Collana: I narratori 
Data uscita: 18 Ottobre 2022 
Pagine: 224 
Genere: Romanzo rosa 
Acquista: https://www.amazon.it/Mille-sulla-Senna-Nicolas-Barreau-ebook/dp/B0BF9TXBZX/ref=sr_1_1?adgrpid=143965221042&dib=eyJ2IjoiMSJ9.I3jMr25JaOu_c5eH9r6g8if2KRO50kJQTDJq32v85nPGjHj071QN20LucGBJIEps.wCbKIimIUXUp_3yjYBqrcCdwBjpz98Dx5o8eeJcoWTQ&dib_tag=se&hvadid=628030383734&hvdev=c&hvlocphy=1008337&hvnetw=g&hvqmt=e&hvrand=13242905529829141302&hvtargid=kwd-1836657681299&hydadcr=7696_2250828&keywords=mille+luci+sulla+senna&qid=1716379379&sr=8-1

Zio Albert era morto. Il fratello maggiore di papà, che soffriva di Alzheimer e da molti anni viveva in una casa di riposo in Borgogna, aveva tagliato i ponti con la famiglia da tempo e ora si era addormentato serenamente senza neppure ricordarsi chi fossimo. Ma a quanto pareva,  prima che la malattia peggiorasse, aveva fatto testamento. Io ero l’unica parente che godeva delle sue simpatie, e il sentimento era reciproco. Ripenso spesso a un’estate che non dimenticherò mai, quando per una fortunata combinazione di eventi, avevo trascorso le vacanze con zio Albert sulla sua houseboat. 

La protagonista del libro si chiama Joséphine Beauregard, la traduttrice della casa editrice Éditions Lassalle. Joséphine è l’unica della famiglia a svolgere un lavoro modesto, a differenza di sua sorella Eugénie, un’importante cardiochirurga e di Pauline, che aveva seguito le orme del padre diventando avvocato. Joséphine era considerata la “pecora nera” della famiglia, non percepiva un reddito alto, non si era sposata, non aveva figli e non aveva un compagno all’altezza da poter presentare alla sua famiglia. 
In realtà Joséphine, frequentava da tre anni un uomo sposato, di nome Luc Clément, che aveva un posto importante al Ministére des Affaires étrangéres. 
In una triste giornata autunnale, Joséphine trova nella cassetta della posta due lettere che cambieranno completamente la sua vita. La prima lettera è dell’editore Robert Lassalle, con cui collabora come traduttrice da anni, la seconda lettera proviene da un notaio sconosciuto. 
In pochi minuti Joséphine scopre di aver perso il lavoro, oltre alla terribile notizia della morte di suo zio Albert, che le aveva lasciato l’unica cosa che aveva, una houseboat ormeggiata accanto al pont de la Concorde. Ed è così che Joséphine ripensa alla bellissima gita estiva con lo zio, e a malincuore, visto che non ha nessuna certezza lavorativa, decide di vendere la houseboat. 
Joséphine decide di andare a vedere per l’ultima volta la houseboat (la princesse de la Loire), per ricordare suo zio e per salutarla definitivamente, prima di venderla ufficialmente al primo compratore. 
Ma a bordo della houseboat, trova un uomo di nome Maxime Lafôret, un amico e inquilino dello zio. Maxime ha un regolare contratto d’affitto, oltre a non aver nessuna intenzione di lasciare la Princess de la Loire. Joséphine non sa come fare per liberarsi di quell’individuo, è l’inizio di una commedia degli equivoci in cui, tra ripetuti boicottaggi dei programmi della protagonista, succederà di tutto. 
Riuscirà Joséphine a vendere la houseboat? 
Riuscirà a vivere la sua storia con Luc alla luce del sole? 
Che cosa accadrà?

Nicolas Barreau in realtà è uno pseudonimo, il libro è stato scritto da una scrittrice di nome Daniela Thiele, che dopo diciotto anni di anonimato, rivela la propria identità al Salone del Libro di Torino, per presentare il suo ultimo libro “L’amica della sposa”. 
Nicolas Barreau dopo aver ottenuto il successo internazionale con “Gli ingredienti segreti dell’amore” (2011), pubblica “Mille luci sulla Senna”, facendo vivere al lettore una bellissima storia a Parigi. La scrittrice accompagna i lettori nel cuore della città dell’amore, tra le piazze, le vie illuminate dalle mille luci di Natale, creando un’atmosfera magica e unica. 

Lo studio legale Bauregard era all’inizio del viale, lontano dai piccoli cafes, dalle pâtisseries, e dalle boutiques de mode che proliferavano intorno all’antica chiesa di Saint-Germain-des-Prés e che in quel periodo dell’anno esercitavano una forza magnetica sulle frotte di turisti. Nel tratto in cui mi trovavo in quel momento, gli eleganti palazzi ospitavano negozi di arredamento show-room di cucine, ambulatori medici e, appunto, cabinets d’avocats. 

I temi trattati sono le passioni, le lingue, le case editrici, i rapporti familiari, il Natale, il matrimonio, la morte, l’eredità, il tradimento e l’amore, quello vero e potente, che rompe tutti gli schemi. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, ricco di sorprese e colpi di scena, in grado di coinvolgere e entusiasmare il lettore. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle numerose descrizioni inserite dalla scrittrice. 
Consiglio questo libro a tute/i coloro che vogliono ritrovarsi a Parigi, tra le boulangerie, avvolti dal profumo dei croissant appena sfornati e dalle bellezza della Torre Eiffel, ma anche dalle bellissime luci natalizie che invadono la città. Consiglio questo libro anche a chi desidera leggere un libro leggero, romantico e pieno di colpi di scena. 

E’ tempo di avventura, dell’amore e di tutto ciò che vorremmo ricordare per sempre. 

Buona lettura 📚📚!!

“Senza più esitare” di Lucilla Ferretti

Titolo: Senza più esitare. Un’ipocondriaca a Parigi
Autore: Lucilla Ferretti
Editore: Independently published
Data uscita: 28 Dicembre 2020
Pagine: 232
Genere: Romanzo autobiografico
Acquista: https://www.amazon.it/Senza-più-esitare-Unipocondriaca-Parigi/dp/B08RJ8GGPN

Appoggiai la schiena al parapetto offrendo ai miei occhi la vista della Grenelle e rimasi così, in contemplazione, per diversi minuti. Di nuovo mi assalì un profondo senso di gratitudine. Ringraziai il mio coraggio, la volontà di intraprendere quell’esperienza da sola; mi congratulai per aver saputo scegliere quel luogo e capii che ognuno di noi ha già dentro di sé la cura per i propri problemi. Basta solo seguirla per trovare la pace. 

Il libro racconta l’esperienza dell’autrice Lucilla Ferretti, raccontando in modo diretto e ironico l’ipocondria e gli attacchi di panico. Il suo primo attacco di panico lo aveva avuto a diciotto anni, pensando si trattasse di un fenomeno raro e che non si sarebbe più presentato.
Da allora, Lucilla iniziò ad avere attacchi di panico in diverse forme e occasioni. 
Lucilla oltre a soffrire di attacchi di panico è ipocondriaca, si preoccupa di contrarre qualsiasi tipo di malattia. All’età di ventinove anni, Lucilla decide di lasciare la propria città, la propria famiglia e tutti i suoi cari e il proprio lavoro, per trasferirsi a Parigi.

Ogni parte di loro ha lasciato un segno della donna che sono oggi. Con grande dolore quindi, quell’estate, appresi che per me era finita. Ero stata in fondo troppo fortunata ed era venuto il momento di mettere un punto. Guarire e ritrovarmi; anzi volevo innamorarmi perdutamente di me stessa e concedermi un anno in cui mi sarei data il tempo per superare i miei limiti, le gabbie. Scelsi allora l’unica città in cui mi ero sempre sentita a casa, la città in cui avevo sognato di vivere per un po’ da quando ero bambina. 
Puntai il dito su Parigi.

Lucilla aveva scelto Parigi, perché era la città dei suoi sogni fin da quando era bambina. Decide di mettersi alla prova, parte per Parigi nella speranza di riuscire a superare le sue paure e di ritrovare sé stessa. Trova lavoro in un piccolo paesino Vaux-Sur-Seine, come ragazza alla pari per la famiglia Gerard. Appena arrivò a casa dei Gerard, trovò Laura, una ragazza molto dolce, anche lei italiana di Padova, che fino a quel momento era stata la ragazza alla pari della famiglia. 
Laura si rivela una figura molto importante per Lucilla, le spiega come comportarsi con i due bambini (Camille e Florian), ma anche con i loro genitori e le mansioni, che avrebbe dovuto svolgere. 

Lucilla durante la settimana, impara ad essere una buona domestica, mentre il weekend visita ogni luogo incantato di Parigi. 
Passeggia tra le strade di Parigi, tra gli arrondisement parigini e visita ogni museo, assaporando ogni momento e sensazione, tra un pain au chocolat e un delizioso croissant. 

Tutto mi affascinava, partendo dalle persone che incontravo per strada: famigliole cinesi, negozianti, uomini dall’aspetto ambiguo, ragazze sole, turisti prevalentemente cinesi. Avevo la cartina in mano e camminavo beatamente sentendomi tra la “mia gente”, pensando a quanto stessi bene. 
Camminai senza fretta prendendomi tutto il tempo di cui avevo bisogno e facevo soste per bere caffè disgustosi, dei quali non mi curavo. 

Giorno dopo giorno, Lucilla impara a conoscersi e a lasciarsi andare. Decide di salire sul treno, anche se soffriva di attacchi di panico.

Ormai il treno si stava avvicinando e in uno scatto d’istinto un guizzo di vita, all’aprirsi delle porte saltai dentro tremante come una foglia. Ricordo che mi agitavo in maniera così vistosa che le persone nel vagone presero a osservarmi con sguardo indagatore e minaccioso. Cercai come una furia qualcuno a cui rivolgermi nei pochi attimi che mancavano alla chiusura delle porte. 
Non avevo più vergogna. 

A poco a poco Lucilla supera le sue paure, i suoi “limiti”, ed inizia a non avere più attacchi di panico e a godersi il suo viaggio, senza aver paura di contrarre una terribile malattia. 
Il lettore si ritroverà a percorrere gli arrondisement parigini insieme a Lucilla, tra lunghe passeggiate e deliziose boulangerie. 

Iniziai a pensare che fosse una gran figata passare il tempo con Lucilla. Mi chiesi per quale motivo avevo trascurato così tanto quella fantastica amica che stavo scoprendo e presi ad amarmi intensamente, a proteggere selvaggiamente la mia felice solitudine. 

La scrittrice Lucilla Ferretti con “Senza più esitare. Un’ipocondriaca a Parigi”, fa viaggiare e scoprire le vie parigine, ma riesce anche a scaldare il cuore del lettore. 
Ogni pagina è ricca di riflessioni, spunti che faranno riflettere il lettore, in modo da combattere ogni paura, ogni debolezza. 

I temi trattati sono l’ipocondria, gli attacchi di panico, la paura, il coraggio e riuscire a mettersi in gioco, affrontando di petto e con coraggio ogni ostacolo, senza avere paura. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, vero e a tratti ironico, riuscendo a coinvolgere e divertire il lettore nelle sue vicende e in alcune disavventure paradossali. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che vogliono imparare ad amarsi, a sconfiggere le proprie paure, ma anche a chi ha bisogno di vivere in modo intenso la vita parigina. 
Ringrazio la scrittrice Lucilla Ferretti, per avermi inviato la copia cartacea del suo libro, che mi ha permesso di capire meglio le sensazioni che prova chi soffre di ipocondria e attacchi di panico. 
Al termine del libro, mi è venuta voglia di prenotare un biglietto aereo per Parigi, seguendo i consigli di Lucilla su alcuni ostelli affidabili e squisite boulangerie!! 
Avete mai sofferto di attacchi di panico o ipocondria? 
Che cosa avete fatto per risolverli? 
Di cosa avete paura?
Quale città scegliereste per sconfiggere le vostre paure? 
Fatemelo sapere nei commenti!!
Buona lettura 📚📚!!