“Tutto non benissimo” di Pierpaolo Spollon

Titolo: Tutto non benissimo 
Autore: Pierpaolo Spollon 
Curatore: Matteo Monforte 
Casa Editrice: Ribalta edizioni 
Collana: Finzione scenica
Data uscita: 30 Aprile 2024 
Pagine: 160 
Genere: Narrativa contemporanea 

Ricordo quella volta che chiesi a mia nonna come avesse fatto a rimanere sposata col nonno per tutta una vita, e lei, quasi sentendosi in difetto, mi rispose: <<Bè, vedi… noi veniamo da una generazione dove le cose rotte ancora si aggiustano, non si buttano via per comprarne nuove.>>
Ecco. Magari io appartengo a una generazione che invece non ha voglia di aggiustare le cose rotte. Semplicemente non ci riesce, perchè non ha tempo, perchè corre.
Scappa.

Il libro è ambientato nella bellissima città di Genova, che si affaccia sul mare ed è caratterizzata dai carruggi, in cui si respira l’aria vivace di un tempo e il profumo della focaccia calda appena sfornata. 
Il protagonista del libro è l’attore protagonista di una serie televisiva, che non riesce ad affrontare le emozioni. Una sua collega, gli suggerisce di leggere un libro dedicato alle emozioni dell’autore Gobbin “Quel che provo a dir non so”. 
Mentre si trova nella libreria nel centro di Genova, vede la sua ex ragazza di dieci anni fa, di nome Martina. 
Che cosa ci fa Martina a Genova??
Dopo la fine della loro relazione, il ragazzo non aveva più avuto sue notizie, anche perchè lui si era comportato molto male e le aveva spezzato il cuore. 
Il ragazzo decide di seguirla fuori dalla libreria, ma ha paura ad affrontare le proprie emozioni e mentre cerca la forza e il coraggio di parlarle… Martina sparisce nei vicoli, come se fosse un’apparizione. Ma il ragazzo trova la pochette di Martina e da questo momento, ritrovare la ragazza diventa una vera ossessione. 
Come mai il destino ha deciso di fargli incontrare Martina?
L’incontro con la ragazza, sarà un’opportunità per cercare di guardarsi dentro, per analizzare i propri sentimenti e affrontare le proprie emozioni. 
Vi siete mai chiesti chi ha inventato la parola “emozioni”?
Riuscirà il protagonista a trovare Martina? 
Riuscirà il protagonista ad affrontare le proprie emozioni?

Il termine “emozione”, infatti è stato usato per la prima volta nel 1830 circa dal filosofo Thomas Brown. Prima di allora, si parlava di “accidenti dell’animo” o “sentimenti morali”.

 

Nella profondità di ciascuno dei nostri lobi temporali, si trova una struttura a forma di lacrima chiamata “amigdala”, che è il centro del comando delle nostre emozioni e serve a innescare in noi tutte quelle cose che portano al pianto, al riso, allo stupore, all’abbattimento eccetera.

L’attore noto al grande pubblico televisivo Pierpaolo Spollon, esordisce con “Tutto non benissimo”, un romanzo divertente per chi affronta la vita con superficialità, senza curarsi delle proprie emozioni… ma un giorno, tutto cambia e bisogna fare i conti con noi stessi. 
I temi trattati sono le emozioni, il destino, l’amicizia, il tradimento, il mondo dello spettacolo e il successo, la vita, la superficialità e l’amore. 
Lo stile di scrittura è scorrevole, piacevole, divertente e riflessivo, grazie all’autoironia l’autore riesce a far arrivare al lettore molti messaggi importanti, come la superficialità e le emozioni. 
I personaggi sono strutturati bene, grazie alle ampie descrizioni dell’autore che permettono al lettore di entrare in empatia con il protagonista. 
Consiglio questo libro a tutte/i coloro che hanno bisogno di leggere un libro divertente, ma che contiene dei messaggi importanti e riflessivi. 
Questo libro vi porterà tra le strade di Genova, vi sembrerà di essere in Corso Italia insieme al protagonista mentre fa colazione con il cappuccino e la focaccia, ma anche al Porto Antico e nella bellissima Boccadasse. 
Sono sicura che una volta che avrete terminato il libro di Pierpaolo  Spollon, non avrete più paura di affrontare le vostre insicurezze e avrete voglia di visitare la città di Genova. 

Raggiungo la spiaggetta di Boccadasse, percorrendo in discesa la mattonata che conduce al piccolo borgo caratteristico. E’ la famosa creuza de mä così meravigliosamente cantata nel capolavoro di De Andrè, la mulattiera in mattoni rossi che porta giù al mare, dalla città. 

Buona lettura 📚📚!!